Giubileo, chiude la Porta Santa con la firma del documento “Misericordia et Misera”

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Il Giubileo è appena terminato ma Papa Francesco non smette di sorprendere: presentata in conferenza stampa la lettera apostolica “Misericordia et Misera”.

Domenica 20 novembre. Tra i rintocchi delle campane che hanno animato piazza San Pietro, Papa Francesco ha chiuso i battenti dell’ultima Porta Santa.

Veduta di piazza San Pietro dal Braccio di carlo Magno
Veduta di piazza San Pietro dal Braccio di Carlo Magno

Circa 70 mila i pellegrini che hanno partecipato alla celebrazione finale di questo Giubileo Straordinario della Misericordia creando una sorta di moderno quadro dipinto con la tecnica del “puntinato”: così appariva la piazza dall’alto del braccio di Carlo Magno. Un Giubileo che, tra critiche e segnali forti, è stato specchio di un periodo storico e di una società in continuo mutamento.

Ma Bergoglio non chiude, apre! E la “rivoluzione culturale” messa in atto con il Giubileo Straordinario della Misericordia continua. Così, anche se l’Anno Santo si è appena concluso, Francesco ci lascia un’importante eredità. Il messaggio del Papa, infatti, vive nella bolla di indizione “Misericordia vultus e nella lettera apostolica “Misericordia et Misera”, firmata domenica 20 novembre sul sagrato di piazza San Pietro al termine della celebrazione. Con queste parole Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, ha dato il via alla conferenza stampa di lunedì 21 nella quale è stato presentato il documento ufficiale.

Mons. Fisichella e il documento "Misericordia et Misera"
Mons. Fisichella e il documento “Misericordia et Misera”

 “La Misericordia non può essere una parentesi nella vita della Chiesa, ma costituisce la sua stessa esistenza, che rende manifesta e tangibile la verità profonda del Vangelo”, così si apre la lettera apostolica. Inoltre, Papa Francesco delinea il percorso della vita futura della Chiesa perché possa essere strumento di Misericordia senza escludere nessuno. Quindi, non soltanto celebrarla ma viverla attraverso il suo lato “sociale”: “bisogna superare la teoria e praticare la Misericordia nella vita quotidiana”, sottolinea Fisichella.

Inoltre, questo Giubileo ha avuto carattere universale, come più volte è stato ribadito, a testimoniare che l’amore di Dio non ha confini. Da qui la proposta della Santa Sede di istituire la Giornata Mondiale dei poveri. E ancora, nel progetto di Bergoglio rientra anche il fatto che i Missionari della Misericordia vengono confermati nel loro prezioso servizio in tutto il mondo. Ancora, novità assoluta che sta facendo parlare i media di tutto il mondo, è la concessione a tutti i sacerdoti della facoltà di assolvere “quanti hanno procurato il peccato d’aborto”.

E a quanti si aspettavano che questo Giubileo potesse costituire una fonte di guadagno, Fisichella ha replicato: “No ad ogni forma di strumentalizzazione. A questo appuntamento straordinario hanno partecipato più di 21 milioni pellegrini provenienti da circa 156 paesi di tutto il mondo. “Non si dimentichi” – ha aggiunto – “che questo Giubileo ha viaggiato anche in internet! Il sito realizzato in sette lingue ha ricevuto oltre sei milioni di visite.

(di Anna Piscopo)

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