MotoGP, Qatar. Vince Lorenzo, bene la Ducati di Dovizioso

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Il primo Gran Premio di MotoGP di questa stagione, disputato in Qatar, non è stato affatto scevro di sorprese, anche se ad onor del vero non sono mancate neanche le conferme.

podium-motogp-qatar-2016-jpgIl circuito di Losail accoglie la prima del Motomondiale con un bel po’ di emozioni accumulate, il finale turbolento del 2015 ha lasciato qualche strascico, soprattutto tra i piloti, ma una volta in pista quelli che contano sono i fatti; Lorenzo lascia poco spazio alle chiacchiere – anche con un’eloquente quanto indisponente esultanza (un gesto di bocca chiusa) – e va comunque a vincere la prima gara, merito anche di una illuminata scelta di mescola per i pneumatici, il rischio di utilizzare gomme morbide ha evidentemente favorito lo spagnolo che si è mosso controcorrente rispetto ai due avversari giurati che avevano scelto la mescola dura al posteriore.
L’avvio stagione di Marquez non delude con il gradino più basso del podio e una gara tutto sommato convincente, la Honda HRC sembra non essere del tutto in grado di mantenere il ritmo della scuderia Yamaha ma il pilota spagnolo sembra essere in grado di spremerne ogni qualità; buona gara anche quella di Valentino Rossi, fresco di rinnovo biennale con la Yamaha, il 37enne pilota detentore di nove titoli mondiali disputa una buona gara, penalizzato dalla scelta di una gomma dura che lo rilega al 4° posto, colpa anche di una scelta discutibile a metà gara con un allentamento di ritmo durante l’inseguimento a Marquez, molto probabilmente dovuto alla fase di usura dei pneumatici che hanno tolto feeling al pilota di Tavullia, del resto – ma questo vale per tutti – i nuovi pneumatici Michelin devono ancora essere capiti appieno.

Merita un paragrafo a parte la corsa delle Ducati, con il secondo posto conquistato da Dovizioso e una probabile doppietta sprecata a causa di un eccesso di foga da parte di Iannone, che va giù al sesto giro, dopo un tentativo di sorpasso troppo esuberante finito con un cordolo e una caduta, fortunatamente senza conseguenze.
La Rossa a due ruote va veramente forte, quest’anno sembrerebbe poi che l’andatura non sia solamente stratosferica in rettilineo a confermare un motore che è sempre stato pauroso, ma sembra che i tecnici Ducati siano finalmente riusciti a imbrigliare la belva a tutto favore dei piloti che, malgrado la caduta di cui sopra, regalano davvero una soddisfazione – dolce amara – alla Scuderia che ora può e deve dimostrare che non è soltanto il tracciato del Qatar ad essere favorevole alle Ducati, quanto piuttosto, che la Ducati è pronta a battersi con le grandi Jap.

Tra gli altri “grandi”, Pedrosa delude un po’ arrivando forse distratto a questo inizio di stagione e ottenendo un quinto posto insipido, Dani è ancora alla ricerca di sé stesso?
Un plauso invece deve essere tributato a Viñales Barbera, rispettivamente sesta e nona posizione in chiusura, il primo come talento più promettente della MotoGP, con ancora molto da dimostrare ma con tanto talento da affinare; Barbera invece si toglie la soddisfazione di andare a punti nella prima gara, cosa che l’anno scorso era avvenuta soltanto ad ottobre, e anche quella di aver portato in zona punti la Ducati GP15, perché un po’ di orgoglio italiano non guasta mai.

La prossima gara il 3 aprile sul circuito argentino Termas de Rio Hondo, con chi sarà a caccia di conferme e chi invece dovrà sgretolare certezze altrui.

(di Francesco Galati)

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