Roma, i Miti Greci sul palco dell’Auditorium

0 0
Read Time2 Minute, 16 Second

verticaleSembra assurda un’affermazione del genere, ma ogni volta ci si stupisce sempre più di quante cose Roma abbia da offrire. Se è vero che Milano ha la Scala, Roma però nel suo Auditorium Parco della Musica, ha una gran varietà di spettacoli da offrire: dal Festival del Cinema, al Jazz Film Festival, dalle lezioni di storia a grandiosi spettacoli di pianisti come Alexandros Kapelis.

E proprio dello spettacolo di quest’ultimo, tenutosi Venerdì scorso 30 Ottobre, vogliamo parlare. Per certi versi la sua esibizione si può definire strana, in quanto difficilmente la musica greca si sente suonare in maniera classica. Il suo spettacolo I Miti Greci è stata una piacevole sorpresa.

Per chi non conoscesse Alexandros Kapelis, il pianista è di origina greco-peruviana. Ha avuto la fortuna di vivere sia nell’uno che nell’altro Paese, potendo così assorbire la cultura di entrambi. Ma non solo, a soli 20 anni si è trasferito a New York, dove la stessa IPS (International Press Service) lo ha definito come “uno dei più promettenti giovani musicisti classici di ogni nazionalità in attività a New York al momento.”

E non è difficile da credere alle parole della IPS – soprattutto dopo aver ascoltato il suo concerto – dato che fra i suoi mentori può annoverare anche la grande pianista Martha Argerich.

La sua tournée I Miti Greci è stata portata in giro per tuta l’Italia in virtù forse anche del fatto che si è trasferito a Venezia dal 2014 (per nostra fortuna le teste non solo escono dall’Italia, ma ogni tanto entrano anche): Roma, Milano, Firenze, Palermo, Vicenza e ovviamente Venezia.

Durante l’esibizione di venerdì, Alexandros Kapelis ha fatto sognare il pubblico – sebbene fosse un po’ scarso e non propriamente caldo rispetto alla maestria del pianista – durante le circa 2 ore di esibizione. Da programma, doveva durare leggermente meno, ma per fortuna del pubblico si è esibito in ben due bis.

Chiudendo appena gli occhi, durante tutti i pezzi, si aveva veramente la sensazione di viaggiare indietro nel tempo in un’epoca in cui i miti greci esistevano.

Le opere suonate sono state: “Didone Abbandonata” di Muzio Clementi, “Le Otto Danze delle Isole Greche” di Yannis Kostantinidis, “Danzatrici di Delphi” e “L’Isola Gioiosa” di Claude Debussy, “L’Entretien des Muses” di Jean-Philippe Rameau, “Per una piccola conchiglia bianca” di Manos Hatzidakis, “Orfeo” di Franz Liszt, ed infine da “Da Etudes-Tableausx, op.33” di Sergej Rachmaninoff.

Particolarmente bella l’esibizione della seconda opera, in quanto la reminiscenza della musica tradizionale greca si sentiva forte e chiara, sebbene tutte siano state magnifiche e soprattutto sentite.

Se il pianista dovesse capitare nella vostra città, vi invito calorosamente ad andare ad ascoltarlo.

(di Arianna Catti De Gasperi)

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleppy
Sleppy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *