Roma Legends vs Liberi Nantes: una partita oltre il gioco

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20151011_122528Il match che si è giocato domenica pomeriggio nel campo XXV Aprile nel quartiere di Pietralata, periferia sud-est di Roma è lontano da quello che una partita di calcio può normalmente riservare. Si sa, il calcio è uno di quegli sport che tiene alto il livello di adrenalina degli spettatori fino all’ultimo minuto di gioco: il rigore inaspettato, l’assist perfetto che si tramuta in goal, il boato dei tifosi, la gioia e la delusione che fa tornare a casa con l’amaro in bocca.

Quella di domenica invece, è stata una partita “fuori dal comune”  fin dall’inizio: Roma Legends versus Liberi Nantes. I primi sono le vecchie glorie dell’ A.S. Roma: Nela, Giannini, Candela, Cappioli, Chierico, Balzaretti, Marazzina. I secondi provengono dalle zone più remote dell’Africa e sono rifugiati e richiedenti asilo politico che vivono a Roma in centri di accoglienza in attesa dei documenti necessari per cominciare una vita normale. Nel mezzo vi è un’associazione chiamata Liberi Nantes che riesce a mettere in contatto due realtà così diverse e allo stesso tempo così vicine perché accomunate da una passione: il calcio.

L’iniziativa fa parte della campagna #OltreIlGioco #IOCISONO,  promossa da Sisal MatchpointAS RomaRoma Cares e Pierluigi Pardo ed è volta a raccogliere fondi che Liberi Nantes utilizzerà per il recupero del campo XXV Aprile, già sede della Polisportiva “Albarossa”  dal 1968.  Liberi Nantes, Associazione Sportiva Dilettantistica in Italia riconosciuta dall’UNHCR, nasce nel 2007 in questo quartiere popolare di Roma tanto raccontato da Pasolini nei suoi testi. Liberi Nantes Football Club è l’unica squadra interamente composta da rifugiati politici a giocare nella Lega Nazionale Dilettanti della Provincia di Roma per ben 8 anni consecutivi e <<a non perdere quasi mai>>.  Nel tempo, Liberi Nantes diventa una realtà conosciuta dai centri di accoglienza romani e da altre associazioni per i corsi di lingua italiana, escursioni in montagna,  tutte attività che danno l’opportunità ai migranti di integrarsi nella società anche con occasioni al di fuori dello sport.

<< Quello di oggi è un evento importante sotto molteplici aspetti: uno è quello prettamente sportivo e ludico ed è legato al fatto che una selezione di ex giocatori della Roma sia venuta ad incontrare i nostri ragazzi – afferma Alberto Urbinati, Vicepresidente dell’associazione–  Per noi è come se “il cielo avesse toccato terra”: infatti, siamo qui su un campo di terra e stiamo giocando con i campioni del passato e questo per noi è un fatto straordinario. C’è poi l’aspetto più pratico e riguardante il recupero delle strutture del campo, un lavoro svolto volontariamente dai ragazzi. Siamo riusciti a tirarli fuori dai centri di accoglienza dandogli la possibilità di impegnare il loro tempo. Qui hanno recuperato le loro capacità, il loro “saper fare” e la fiducia in se stessi. Per il futuro continuiamo ad investire su questo spazio, a migliorarlo, è uno spazio che ha ancora tanti problemi >>.

L’atmosfera che si respira tra gli spalti è di festa e i ragazzi che nel pomeriggio disputeranno la partita sono orgogliosi ed emozionati. Per molti di loro, il calcio è un’occasione di riscatto, una via di fuga da una situazione di stasi che li vede nei centri di accoglienza per la maggior parte del loro tempo. Molti di loro non superano i venti anni di età e sono in Italia già da qualche anno: come Mohammed ed Ibrahim qui dal 2014, felici di giocare contro la Roma Legends e con il sogno del cassetto di giocare in una grande squadra italiana, o come Patrick sicuro di portare a casa la vittoria perché <<non puoi scendere in campo senza pensare di vincere la partita>>.

A prescindere dal risultato, che per i più curiosi è di 3-3, la partita di domenica ha dimostrato che l’accoglienza e l’integrazione può essere veicolata con diversi strumenti, tra cui lo sport ed il gioco. Un’iniziativa che può servire anche a veicolare una cultura dell’accoglienza in uno tra i quartieri romani con maggiori problematiche a livello sociale.

Per chi volesse contribuire alla campagna, di seguito il link tramite il quale fare le donazioni e conoscere i progetti di Liberi Nantes.

di Valentina Verdini

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