Tempo di bilanci: boom del turismo in Italia

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turismoLa stagione estiva giunge al termine, lasciando il posto ai bilanci di fine estate. Complice il bel tempo, l’Italia ha registrato un aumento della presenza turistica e, dunque, la ripresa di un mercato che finora stentava a sopravvivere alle difficoltà della crisi economica.

In particolare, le spiagge italiane hanno ospitato un numero di bagnanti aumentato del venti per cento rispetto alla passata stagione e, per quanto riguarda le partenze, 30 milioni di italiani sono andati in vacanza, quasi nove punti percentuali in più rispetto all’anno passato. I dati diffusi dalla Cna Balneatori e da Federalberghi, dunque, lasciano ben sperare, soprattutto se si considera il ruolo assunto dal Sud Italia in questa ondata positiva. Le spiagge del meridione, infatti, hanno registrato il maggior numero di presenze. In testa alla classifica c’è la Sicilia: un italiano su cinque ha scelto il mare siculo per trascorre giorni di relax. La Sardegna e la Puglia seguono lo stesso andamento, rispettivamente con il diciannove e il tredici per cento di presenze in più. Un dato interessante da segnalare è il forte contributo proveniente dai bed&breakfast, strutture caratteristiche e solitamente molto curate, predilette dai turisti che scelgono un soggiorno confortevole a un prezzo vantaggioso. L’Associazione nazionale dei B&b ha accolto piacevolmente questa tendenza positiva, come ha sottolineato il presidente Marco Piscopo al Corriere della Sera.

Se i dati relativi alle località balneari sono più che confortanti, non sono da meno quelli provenienti dalle città d’arte e dai luoghi di montagna. Roma spicca tra le mete artistiche, con un aumento di cinque punti percentuali; Cortina, invece, è tra le località settentrionali più apprezzate e, anche nel caso del nord Italia, è necessario specificare la preferenza accordata ai b&b. Certamente, la tendenza positiva dell’estate 2015 non elimina i problemi strutturali insiti nel mercato turistico e alberghiero italiano. Infrastrutture inadeguate, dai prezzi talvolta eccessivi, rischiano di scoraggiare i turisti, come ha sottolineato Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia.

E se i mesi centrali per il turismo estivo sono ormai giunti al termine, i dati diffusi da Cna Balneatori e da Federalberghi lasciano ben sperare anche per le vacanze settembrine. In particolare, la crescita del turismo in questo mese, certamente più accessibile e conveniente per le tariffe, potrebbe toccare il 15 % in Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana. Secondo Federalberghi saranno più di quattro milioni gli italiani in vacanza a settembre, decisi ad approfittare dei prezzi più accessibili per non rinunciare a un periodo di relax. Come ha indicato Bernabò Bocca, presidente della Federazione, i cambiamenti culturali ed economici hanno influito sulle consuetudini vacanziere degli italiani, orientati verso soggiorni più brevi e distribuiti lungo l’intero arco annuale. Agosto resta senza alcun dubbio il mese prediletto ma, come sottolineato dalla Coldiretti, le buone condizioni climatiche e l’abbassamento del prezzo di listino favoriscono le partenze anche nel mese di settembre.

Ultima nota positiva: l’aumento del turismo in Italia coincide con il successo dei viaggi all’insegna dell’ecologia. Secondo Legambiente e Vivitalia, infatti, Il 54% dei turisti presta attenzione all’ambiente nella pianificazione di un viaggio e il 50% si dichiara disponibile a pagare tra il 10 e il 20% in più pur di fare vacanze sostenibili.

Ecco dunque spiegato l’aumento dei ciclo- turisti, dei viaggiatori a piedi e degli appassionati di Nordic Walking.

(di Giulia Cara)

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