Petraeus e la fine dello scandalo agli alti vertici della CIA

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PetraeusIl generale si dichiara colpevole della fuoriuscita di informazioni riservate.

Giunge a una conclusione l’indagine sul generale David Petraeus, direttore della CIA da aprile 2011, fino alle sue dimissioni nel novembre 2012. Il pluridecorato generale era stato coinvolto in uno scandalo per la sua relazione extraconiugale con la sua biografa Paula Broadwell. Scandalo che ha portato l’attenzione dell’ FBI sulla condivisione e sulla detenzione da parte del generale e dell’amante di documenti riservati.

La relazione era venuta alla luce a causa dell’attività di stalking  e di minaccia che Broadwell aveva compiuto su un’amica di famiglia di Petraeus. Le indagini si sono poi concentrate sulla natura e sul grado di intimità della relazione tra i due e sul rischio che il generale potesse aver rivelato informazioni confidenziali alla donna, dato che contemporaneamente Paula Broadwell stava scrivendo una sua biografia.

Secondo l’accusa, nell’agosto del 2011 Petraeus avrebbe fornito alla donna dei quaderni contenenti informazioni riservate circa il suon precedente incarico come Comandante dell’International Special Assistance Forces in Afghanistan. Tra gli appunti sarebbero stati presenti le identità di agenti sotto copertura,  strategie di guerra, informazioni di attività di spionaggio e intelligence, trascrizioni di riunioni degli alti vertici, nonché degli incontri di Petraeus con lo stesso Presidente Obama.

Questi “black books”, come sono stati chiamati dalla stampa americana, sono rimasti nelle mani della Broadwell per parecchi giorni, come fonti per la biografia, anche se nessun materiale riservato è stato inserito nel libro. La donna avrebbe poi restituito i quaderni a Petraeus, che non aveva l’autorizzazione a possedere del materiale così riservato.

Proprio di questa effrazione il generale si dichiarerà colpevole, in modo da evitare un processo molto imbarazzante. La dichiarazione di colpevolezza eliminerà il rischio della massima pena di un anno in prigione e di una multa di 100.000$. Gli avvocati di Petraeus e l’accusa si sono accordati per evitare una sentenza di custodia e sul pagamento di 40.000$ di multa, oltre che su un periodo di libertà vigilata di due anni. Il governo federale ha deciso di non perseguire l’uomo per la falsa testimonianza resa agli agenti dell’FBI circa la possessione di questi materiali sensibili durante le indagini.

Il generale ha firmato l’accordo di colpevolezza e una dichiarazione dei fatti il 23 febbraio scorso, atto che è stato divulgato al pubblico solo nei giorni scorsi. In un discorso di Marzo 2013, il generale aveva dichiarato: “Per favore concedetemi di iniziare ripetendo quanto io rimpianga le mie azioni e di scusarmi per le circostanze che mi hanno portato a dare le mie dimissioni dalla CIA e che hanno causato così tanta pena alla mia famiglia, ai miei amici e a chi mi supportava. È stato chiaramente un episodio molto difficile per noi, ma forse la mia esperienza sarà istruttiva per altri che scivolano o cadono, come è successo a me.”

(di Francesca Parlati)

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