Digital divide, ampio il gap del Mezzogiorno. Lo confermano i dati Istat

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ISTATGiunto alla sua settima edizione il report dell’Istat “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, ci fornisce attraverso i dati una fotografia a tutto tondo della penisola italiana prendendo in considerazione diversi ambiti: sociali, demografici, economici e ambientali ponendo un confronto sia tra le diverse realtà regionali sia all’interno del più ampio contesto europeo.

Vediamo da vicino i dati del report che fanno riferimento a Internet e banda larga.

Nel 2014 utilizza Internet il 57,3% della popolazione italiana di 6 anni e più e il  6,9% si connette quotidianamente. Quasi la totalità dei 15-24enni si connette a Internet e più della metà lo fa tutti i giorni. Sul tema emerge una diversità di utilizzo tra le diverse zone del Paese: nelle regioni del Centro-Nord, nel 2014, il 60,9% delle persone di almeno 6 anni afferma di aver utilizzato Internet negli ultimi 12 mesi. Percentuali più basse si evidenziano nelle regioni del Mezzogiorno dove la quota degli utenti di Internet è del 50,5%.

Se “la qualità dei mezzi tecnici con cui ci si connette a Internet rappresenta uno degli indicatori chiave individuati dall’Unione europea per misurare il digital divide” sul fronte della connessione a Internet tramite la banda larga poco più di sei famiglie su dieci si connettono (62,7%). Anche su questo versante emergono differenze territoriali: nelle regioni del Centro-Nord il 65,4% delle famiglie dispone di una connessione a banda larga mentre nelle regioni del Mezzogiorno la quota delle famiglie che dispone di un accesso ad una connessione veloce è del 57%.

Ulteriori differenze si riscontrano al momento dell’osservazione dei fattori di tipo generazionale: tra le famiglie costituite da sole persone di 65 anni e più appena il 15,6% dispone di una connessione a banda larga, mentre tra le famiglie con almeno un minorenne la quota sale all’87,2%.

Inoltre si registra un ritardo dell’Italia all’interno del confronto europeo, nel 2013, la percentuale di famiglie italiane che dispone di un accesso a Internet mediante banda larga è inferiore alla media europea, la quale si attesta al 76%.

Se i dati sull’utilizzo di Internet delle famiglie italiane mostrano il ritardo rispetto al contesto europeo, si registra una situazione meno critica per quel che riguarda le imprese. Infatti nel 2013 il 93,1% delle imprese italiane con almeno 10 addetti si connette a Internet tramite la banda larga, un valore che da un lato si attesta al di sopra della media Ue (90%) dall’altro si pone in ritardo rispetto alle eccellenze europee come Finlandia, Francia e Danimarca, che si attestano su valori pari o superiori al 97%. Si conferma anche in questo caso una situazione piuttosto differenziata in ambito territoriale. Infatti a fronte di alcuni importanti miglioramenti nella quota dell’indicatore in alcune regioni del Mezzogiorno il distacco dalle regioni più performanti del Nord è di circa 4 punti percentuali.

(di Tiziano Aceti)

 

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