SERIE A. Vittoria pesantissima della Juve a Genova, crollo Milan

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Ventottesima giornata quasi conclusa, aspettando i posticipi del lunedì di Roma- Udinese e Torino-Napoli. Certo è che a prendersi la copertina della giornata è l’incapacità della Juventus di perdere o almeno di pareggiare. Questa squadra non conosce limiti, un po’ come nel “suo piccolo” non li sta conoscendo il Parma giunto al sedicesimo risultato utile di fila o il Livorno che in fondo cerca di farsi strada verso la permanenza in Serie A.

Genoa – Juventus 0-1 (Pirlo)

Spietata. Non perdere quando ti annullano un gol regolare e subisci un calcio di rigore ha un significato chiaro. Più o meno quello che da qualche settimana tutti sanno: lo scudetto 2013-2014 è in cascina già da un po’ e non tanto per i 17 punti sulla Roma (arrivati grazia alle mani di Buffon su Calaio e alla magia da applausi di Pirlo su punizione), che potrebbero diventare anche 11 visto che i giallorossi hanno due partite in meno, ma per quella naturalezza, affascinante o frustrante (dipende dai punti di vista), con la quale la squadra di Conte non sa perdere. La magia di Pirlo arriva dopo un gol annullato per un fuorigioco che non c’è a Osvaldo nel primo tempo, ma soprattutto dopo un secondo tempo passato a guardar giocare il Genoa. Più chiaro di così?

Milan – Parma 2-4 (Rig Cassano, Cassano, Rami, Rig Balotelli, Amauri, Biabiany)

Alla deriva. La scialuppa di salvataggio messa in mare con l’arrivo di Clarence Seedorf, ha fatto presto la fine de nave madre gestita da Massimiliano Allegri. Il Milan è una squadra alla deriva, il 4-2 casalingo inflittogli dal Parma è l’ultima dimostrazione di quanto la crisi tecnica della squadra si profonda: con ogni probabilità,dopo 15 anni dall’ultima volta il club più titolato al mondo non rappresenterà l’Italia in Europa. Una sconfitta per la famiglia Berlusconi ma ancora di più per Adriano Galliani, rimasto attaccato a un progetto che forse ormai da tempo non è più il suo. Le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva non possono più funzionare da parafulmine, dall’estate 2012 sono trascorse tre sessioni di mercato per poter mettere meno a una rosa evidentemente non all’altezza.

Sognatori. Ormai il Parma sta diventando sempre più certezza di questo campionato, il trionfo a San Siro è il sedicesimo risultato utile consecutivo e la classifica, aspettando il recupero di Parma, dice sesto posto. Mattatore di giornata quel Antonio Cassano, che sornione (ma pur sempre troppo poco rispettoso nei riguardi del Milan, non in campo, ma con le parole post gara) sta seriamente cominciando a inserire in Prandelli il tarlo del dubbio. Doppietta da ex in una partita che ha avuto quasi lo stesso svolgimento della partita d’andata. Subita la rimonta la squadra di Donadoni, da vera grande, non si è scomposta e ha ristabilito le distanze con un euro gol di tacco di Amauri: il sogno Europa League può diventare a pieno merito realtà.

Cagliari – Lazio 0-2 (Lulic, Keita)

L’importanza del segno 2. C’era una volta la Lazio che non sapeva vincere fuori casa. Poi il ritorno di Edy Reja e quel mal di trasferta che si è trasformato nelle ultime settimane in problemi casalinghi. Rialzarsi dopo il tonfo nel deserto di pubblico e di gioco visto contro l’Atalanta era un obbligo e grazie agli uomini di cui la Lazio ha più bisogno l’insidiosa trasferta di Cagliari ha portata tre punti lasciando la corsa per l’Europa League aperta. Fondamentali, dicevamo, i gol di Ketia, che con la sua freschezza e intraprendenza dovrà essere l’arma laziale in questo finale di stagione, e di Lulic.

Fiorentina – Chievo 3-1 (Cuadrado, Matri, Paloschi, Gomez)

A lezione di tedesco. Ritorna al successo la squadra di Montella e farlo nella settimana che porta a una sfida molto vicina a quella della vita è un messaggio importante. Ancora di più è stato farlo con un gol nel finale di Mario Gomez, con la speranza che la iattura che ha colpito gli avanti viola sia giunta alla conclusione. Nota di merito va di diritto al grande gol di Cuadrado e a un Chievo che comunque non molla mai.

Le altre. Vittoria che vale doppio quella centrata dal Sassuolo capace di rimontare la rete di Bergessio con quelle di Zazza, Missiroli e Sansone. Il ritorno di Di Francesco sta dando i frutti sperati, mentre per il Catania la salvezza diventa sempre più complicata visto l’ultimo posto in solitaria. Vittoria d’oro anche quella del Livorno che si è imposto per 2-1 contro il Bologna, che terminasse oggi il campionato sarebbe clamorosamente in serie B. Di Benassi e Paulinho (11 gol in stagione) le reti amaranto, che ora sono un punto fuori dalla zona retrocessione. Inutile il rigore allo scadere di Hristodoulopoulos. Bella vittoria anche dell’Atalanta che in casa ha sconfitto per 3 a 0 la Samp reduce da un ottimo periodo. Carmona, Bonaventura e Denis lanciano i neroazzurri al nono posto. Sorride anche Mazzarri visto che la sua Inter nell’anticipo di sabato sera si è imposta per 2 a 0 sul difficilissimo campo di Verona, vittoria meritata grazie alle reti di Palacio e Jonathan.

Cristiano Checchi 

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