SBK. Doppietta Sykes a Magny-Cours e mondiale praticamente finito

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Che il mondiale SuperBike 2013 sia giunto al termine con una gara di anticipo? Poche sorprese sembrano esserci infatti per l’ultimo appuntamento di Jerez de la Frontera in programma per domenica 20 ottobre.

Il titolo iridato SuperBike 2013 dopo Magny-Cours, GranPremio di Francia, e dopo la doppietta della Kawasaki di Tom Sykes in Gara1 e Gara 2, sembra conoscere già il suo titolare. Tom Sykes appunto, con 37 punti di vantaggio su Eugene Laverty e 38 su Sylvain Guintoli, sembra aver chiuso il discorso mondiale con due gare strepitose, senza alcun rivale e senza mai rischiare o lottare per la prima posizione. Dopo la SuperPole, il pilota inglese ha saputo gestire entrambe le corse da vero leader, rimanendo sempre davanti a tutti e senza mai mettere in pericolo il primato in classifica. Soltanto in Gara 1 Guintoli ha tentato di seguire la Kawasaki ma in vano, mentre in Gara 2 il pilota inglese ha condotto una gara in solitudine verso la prima posizione al traguardo. Scorre veloce il tempo nel mondo delle corse che vedeva solo un anno fa Sykes perdere il mondiale (per mezzo punto) dietro il campione del mondo Max Biaggi proprio a Magny-Cours, mentre da ieri al pilota inglese basta chiudere la gara successiva nelle prime sette posizioni per aggiudicarsi matematicamente il titolo. È giusto dare il merito però anche alla Kawasaki, che durante tutto l’anno non ha mai mostrato segnali di cedimento nè sul piano tecnico nè tanto meno sul piano umano, perché quest’anno la verdona è sempre stata la moto da battere seguita a ruota soltanto dall’Aprilia, ma anche l’affidabilità di questa moto è da  sottolineare e la bravura dei tecnici Kawasaki.

Il mondiale non è ancora finito, manca ancora una manche, ma i giochi sembrano al contrario ormai chiusi, c’è spazio soltanto per i numeri due quindi per lo scontro interno Aprilia tra Laverty e Guintoli. Molti potrebbero essere i rimpianti in casa Aprilia, che ha sempre portato in pista una moto competitiva per la vittoria, ma dopo l’addio di Biaggi, i due piloti sono apparsi troppo inconsistenti: Guintoli dopo uno sprint iniziale che lo ha portato ad essere primo in classifica ha cominciato a gestire le gare pensando ai piazzamenti e ai punti trovandosi infine secondo; Laverty, pilota giovane, veloce e talentuoso, si è svegliato soltanto nelle ultime gare di campionato. Sparirà invece dal paddock della SuperBike 2014 la BMW anche essa con molti rimpianti pensando alle potenzialità di piloti come Davies e soprattutto Marco Melandri (che ovviamente troveranno un’altra sella), che dopo metà campionato nonostante buoni piazzamenti, hanno vistosamente rallentato il passo. Totalmente colpevole e totalmente assente la Ducati che, ricordiamolo campione del mondo 2011 con Carlos Checa, dovrà rivoluzionare del tutto il suo team per auspicare di nuovo agli antichi splendori. Tornando alla cronaca di Magny-Cours, Gara 1 ancora inesorabilmente interrotta dalla bandiera rossa al diciannovesimo giro (per la caduta di Mark Aitchinson su Kawasaki), vede il pilota di casa Guintoli sul podio dietro ad un inarrestabile Sykes e davanti al compagno di squadra Laverty che chiude appunto terzo in solitudine davanti ad un ottimo Giugliano (migliore tra gli italiani) e Melandri quinto, seguito da un sorprendente Michele Pirro alla sua prima in SuperBike sulla Ducati Panigale. Gara 2 vede solo un avvicendamento di posizioni sul podio tra i due compagni di squadra Aprilia, quindi con Laverty secondo e Guintoli terzo preceduti entrambi ancora una volta da Tom Sykes.

di Andrea Lorenzini

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