A Londra prende il via il progetto “SE” contro la povertá

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di Marta Castellani

Morire di fame e` solo una delle conseguenze dell’estrema poverta in cui vivono ad oggi circa 870 milioni di persone in tutto il mondo. Quasi un miliardo di persone, tante quanti cittadini dell’Europa, degli Stati Uniti e del Canada messi insieme, come stimato dal rapporto presentato in occasione del lancio della campagna umanitaria dal titolo IF, che si è tenuto il 23 gennaio presso la Somerset House di Londra.
Una coalizione di circa 100 organizzazioni umanitarie, tra cui spiccano grandi nomi quali Oxfam, Unicef, Save the Children e The Global Poverty Project, ha unito le forze realizzando un progetto ambiazioso, chiamato “Enough Food for Everyone, IF” (tradotto, “Abbastanza Cibo per Tutti, SE”. Le associazioni hanno deciso di lanciare questa iniziativa proprio a Londra e nel 2013 poiche anno in cui I Leaders mondiali del G8 si riuniranno nel Regno Unito.

Il tema dell’eradicamento della povertà è già presente nell’agenda del Summit, ma la campagna IF chiede che i politici si impegnino a mantenere fede alla promessa fatta di destinare parte delle entrate nazionali ad aiuti umanitari. Ambasciatori della campagna e volontari hanno quindi portato la loro petizione al Numero 10 di Dowing Street dove Nick Clegg e Ed Mileband hanno dichiarato che il Regno Unito destinerà lo 0,7% delle sue entrate nazionali alla campagna IF per l’abbattimento del debito dei Paesi del terzo mondo.

Tante sono le cause per cui nel mondo milioni di persone muoiono ancora oggi di fame. L’impatto della crisi economica internazionale ha fatto si che anche in Paesi non in via di sviluppo vi siano casi di famiglie costrette a vivere in estrema povertà. L’innalzamento del prezzo del cibo, come già denunciato dalla FAO nei mesi scorsi, ha dimostrato che anche nutrirsi in maniera idonea, consumando pasti almeno tre volte al giorno, e diventato un lusso anche per molte famiglie europee.

Tutto ciò, non deriva dalla mancanza di materie prime, di cui, al contrario, la nostra terra è ricca. Bensì, fame e malnutrizione sono causate da un errato utilizzo di esse. L’Africa stessa è ricca di terre che possono offrire autosostentamento a tutta la popolazione del continente se adeguatamente coltivate. Sfortunatamente, lo sfruttamento di queste terre non conosce sosta. Si stima che ogni settimana un pezzo di terra grande quanto una metropoli europea è sottratto ad un agricoltore da compagnie internazionali o multinazionali, che hanno iniziato a convertire intere coltivazioni alla produzione di biocarburanti piuttosto che di cibo, portando sia il costo del petrolio che del cibo stesso a prezzi esorbitanti.

Alla Somerset House sono stati tanti i personaggi famosi che hanno prestato la loro esperienza e la loro notorietà alla cause. Tra questi Bill Gates, Desmond Tutu, One Direction, Rita Ora, Bill Nighy e molti altri. In un video messaggio, che potete trovare anche su Youtube all’Indirizzo http://enoughfoodif.org/get-involved/share-campaign, Bill Gates ha detto: “Quest’anno I Leaders mondiali si riuniranno nel Regno Unito. Loro possono cambiare il futuro di milioni di persone che vivono giorno dopo giorno lottando con la fame. Ma tutto ciò sarà possibile solo SE lavoriamo insieme. Ecco perché faccio parte di questa campagna: per fare in modo che ognuno abbia il cibo necessario almeno a sopravvivere”.

Ognuno può sottoscrivere la petizione all’indirizzo www.enoughfoodif.org e far parte del progetto. Inoltre sul sito troverete indicazioni su come gestire meglio il vostro rapporto col cibo, imparando a risparmiare e a fare scelte consapevoli. Piccolo gesti che possono avere un impatto molto grande sulla vita di altre persone.

Foto di Marta Castellani

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