Ciampino, vendere Ambi.en.te? L’Usb lancia la battaglia contro la privatizzazione della società

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di Valentina Verdini

L’appello diffuso dall’Unione sindacale di base di Roma e Lazio contro la vendita della società Ambi.en.te da parte della Giunta del comune di Ciampino, guidata dal sindaco Pd, Simone Lupi, è indirizzato non solo ai lavoratori dell’azienda ma anche ai cittadini e alla politica. La società denominata Ambiente, Energia e Territorio S.p.A. rischia infatti la privatizzazione, nonostante gli ottimi risultati in termini di raccolta differenziata (pari al 65%) e di utili dichiarati nel 2011.

Ambi.en.te nasce dalla scissione del ramo d’azienda dedicato alla gestione dei servizi di igiene ambientale dell’Asp S.p.a. L’Azienda Servizi Pubblici Spa, costituita in seguito alla trasformazione dell’Azienda Farmaceutica Municipalizzata in Azienda Speciale Pluriservizi ed alla successiva trasformazione di quest’ultima in società per azioni a totale capitale pubblico,  si occupa della gestione unitaria ed integrata della quasi totalità dei servizi di pubblica utilità nel Comune di Ciampino: pulizia e sorveglianza dei plessi scolastici, l’assistenza agli alunni disabili, trasporto scolastico, gestione degli asili nido comunali, servizio di refezione scolastica.

Ambi.en.te opera nei comuni di Ciampino, Monte Porzio Catone, Ariccia, Zagarolo, Castel Gandolfo, Cave, Palestrina, Castel San Pietro e Gallicano, garantendo ottimi servizi di igiene urbana. Grazie a tale attività, il comune di Ciampino, ha ricevuto il premio “Comuni Ricicloni 2011” del Centro per il miglior risultato nella raccolta differenziata del legno di non provenienza industriale.

Le statistiche riguardanti l’andamento dei servizi di igiene urbana sono sorprendenti: da novembre 2007 a febbraio 2010 si registra un incremento della raccolta differenziata pari al 51% toccando il 64,7% su tutto il territorio nell’ultimo anno considerato.

A fronte di questi risultati positivi legati anche all’efficienza del servizio offerto ai cittadini, l’Unione sindacale di base non comprende la necessità di vendere l’azienda, dal momento che “la stessa parte politica del sindaco Lupi si era schierata contro la vendita dell’Acea da parte del Comune di Roma”. L’Usb inoltre, esprime tutta la sua preoccupazione circa il futuro dei 270 dipendenti di Ambi.en.te e dei precari che in questi anni hanno garantito la realizzazione del servizio porta a porta.

Le istituzioni politiche quindi, dovranno dare risposte a tali interrogativi e nelle prossime settimane Mediapolitika si attiverà per contattare la Giunta del sindaco di Ciampino, Simone Lupi.  

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