Roma, 4 delibere di iniziativa popolare per un nuovo modello di città

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di Elena Angiargiu

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Acqua, scuola, finanza e patrimonio. Sono i temi di “deLiberiamo Roma”, campagna cittadina che attraverso quattro proposte di delibera di iniziativa popolare promosse da associazioni, comitati, spazi sociali e cittadini si propone di costruire un modello alternativo di città. Dopo l’occupazione simbolica di Palazzo Nardini, stabile in pieno centro storico abbandonato da trent’anni e la raccolta firme iniziata il 25 aprile, Festa della Liberazione, la campagna cittadina si avvia alla conclusione con la consegna delle firme raccolte nei banchetti allestititi in varie zone della Capitale.

La campagna – Depositate in Campidoglio il 22 aprile, le quattro delibere toccano temi cruciali “per liberare Roma dalla crisi”, aprendo nelle intenzioni dei promotori a “una prospettiva politica alternativa a quella del Salva Roma, dell’austerità e della privatizzazione”. Un’iniziativa che nasce dal basso, sulla scia della mobilitazione per l’emergenza casa, con una partecipazione più ampia della società civile e la promozione di azioni informative, di sensibilizzazione e di mobilitazione. Sostenuta dal gruppo Sel in Campidoglio, la campagna è promossa da un’ampia coalizione sociale di cui fanno parte: CRAP – Coordinamento Romano Acqua Pubblica, rete Patrimonio Comune, Comitato art. 33 Roma e Forum per una nuova finanza pubblica e sociale – Roma.

Le delibereDeLiberiamo l’acqua è l’iniziativa che mira alla ripubblicizzazione di Acea Ato 2 Spa, azienda che gestisce il servizio idrico nella Provincia di Roma Acea, in difesa del referendum del 2011, che ha visto la partecipazione di 27 milioni di cittadini che hanno votato per la gestione pubblica dell’acqua, tra i quali oltre un milione di romani che hanno espresso la volontà di privatizzare i servizi pubblici essenziali. La delibera, sulla scorta dell’assunto “L’acqua è un bene comune” promuove una gestione che consenta di uscire dalla logica privatistica e aprirsi alla partecipazione delle comunità locali.

DeLiberiamo il patrimonio punta a valorizzare il patrimonio comune inteso come “bene di tutti”. Edifici sfitti e invenduti, ex aree militari, vecchi cinema e teatri, terre incolte, casali ed ex fabbriche, secondo i promotori, rappresentano un’opportunità per la rigenerazione  urbana e la valorizzazione sociale del patrimonio immobiliare pubblico e privato, contro svendite e le speculazioni edilizie nel territorio di Roma. La delibera individua metodi di partecipazione e trasparenza per affidare gli stabili inutilizzati alle associazioni, alla cittadinanza attiva e ai comitati di quartiere, creando servizi, case, cultura, spazi di lavoro e verde nei quartieri della Capitale.

DeLiberiamo la scuola è la delibera promossa in difesa della scuola pubblica. I promotori rivendicano un diritto allo studio fondato su pluralismo, laicità e gratuita. Nel testo depositato in Campidoglio viene richiesta l’eliminazione di ogni finanziamento presente e futuro alle Scuole dell’infanzia private e la destinazione alle Scuole comunali dei finanziamenti necessari a garantire l’accoglienza di tutti e tutte gli/le aventi diritto e la fornitura di tutti i servizi pubblici connessi.

DeLiberiamo la finanza si pone un duplice obiettivo: nuovo governo della città e  spazio alla finanza pubblica. La delibera mira  a contrastare il Patto di Stabilità interno, abolendone i vincoli, a vantaggio di investimenti finalizzati alla realizzazione dei servizi essenziali alla comunità riconducibili alle categorie dei beni comuni e del welfare locale. In merito alla riappropriazione della ricchezza sociale, propone la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, a partire dalla trasformazione in ente di diritto pubblico, dell’originale funzione sociale dell’Istituto, che gestisce 242 miliardi di euro di risparmio postale, quale ente finanziatore a tassi agevolati degli investimenti degli Enti Locali.

Quattro proposte per nuove opportunità di economia sociale territoriale con l’appello alla cittadinanza a sostenere le delibere d’iniziativa popolare attraverso una raccolta firme organizzata con banchetti giornalieri e banchetti fissi fino al prossimo 21 luglio.

Fonte immagine: http://www.deliberiamoroma.org/la-campagna/chi-siamo

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