Tutti contro Marco, anche la Innocenzi attacca Travaglio

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di Fabio Grandinetti

Non accennano a placarsi le polemiche interne a La7. Col passare delle ore i partecipanti alla rissa mediatica aumentano e i duelli tra i volti noti della rete continuano a colpi di tweet, post su facebook, editoriali e conduzioni tv.

Gli animi avevano cominciato a surriscaldarsi a partire dalla ormai nota questione Travaglio vs Grasso: le accuse del giornalista, la telefonata del Presidente del Senato, la proposta di un faccia a faccia, l’inserimento di Corrado Formigli, il rifiuto di Travaglio del confronto con Grasso negli studi di Piazzapulita. A tutto ciò ha fatto seguito una serie di sottili insulti tra Formigli e Travaglio che ha ben presto trasformato una querelle professionale in qualcosa di più “personale”.

Sulla questione è subito intervenuto Gad Lerner, che dal suo account twitter ha commentato così il rifiuto del faccia a faccia al di fuori di Servizio Pubblico: «Travaglio e Santoro coniano il loro Comandamento: “Non avrai altra televisione all’infuori di me”. Vezzi da star in una rete senza censura». A dire la sua è stato anche Luca Telese, conduttore di In Onda, che ha twittato: «Quindi, dopo tutto il polverone, la sintesi è: Travaglio si sottrae al duello con Grasso. E meno male che non vedeva l’ora».

In pochi giorni, dall’affaire Grasso ad oggi, altri personaggi sono rimasti vittima del “metodo Travaglio”: dal ministro Severino al saggio Violante, fino ad Emma Bonino, indicata come possibile futuro Presidente della Repubblica.

È a questo punto che Travaglio ha inaugurato il nuovo capitolo del dibattito targato La7 dalle pagine de il Fatto Quotidiano dello scorso 6 aprile. L’editoriale intitolato «Quirinale, si fa presto a dire Bonino» è un breve quanto sentenzioso dossier sui quasi 40 anni di esperienza politica della donna piemontese. Tra gli «errori politici» evidenziati dal vicedirettore spiccano gli episodi di infatuazione berlusconiana di cui la Bonino si sarebbe macchiata in passato.

A commentare l’editoriale di sabato è intervenuta dal proprio profilo facebook Giulia Innocenzi, compagna di Travaglio nella squadra di Servizio Pubblico: «Marco Travaglio dedica oggi il suo editoriale a Emma Bonino per ricordare quelli che lui definisce i suoi “errori politici” soprattutto a chi la vorrebbe Presidente della Repubblica. Scusate, ma se questo è il metodo di giudizio, davanti a chi ha dedicato la sua vita a battaglie civili e politiche vincerà sempre un esterno, chi è alla prima esperienza politica, magari perché non ha mai avuto il coraggio di metterci la faccia. Se non muovi un dito sei sicuro di non sbagliare. Ma io preferisco chi sbaglia (ammesso che quelli citati siano errori) perché coraggiosamente combatte per ciò in cui crede. Ma non so se l’Italia merita un Presidente come la Bonino».

In realtà, il metodo di giudizio di cui parla la Innocenzi è quello già ampiamente utilizzato in passato, quel metodo di giudizio che, visti i precedenti con l’odiato “B.”, potrebbe portare fortuna alla Bonino, quel metodo di giudizio comunque destinato a provocare ancora nuove polemiche.

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