Amarcord: Ambrosi-Deflorio, che Crotone!

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L’affermazione del Crotone ad alti livelli ha una storia relativamente recente, con la prima esperienza in serie B nel 2000-2001 e l’approdo in serie A a metà degli anni 2010. Proprio il primo “grande” Crotone porta due firme indelebili che rispondono ai nomi di Andrea Deflorio ed Alessandro Ambrosi, molto più di una coppia gol, molto più di due semplici cannonieri.

Nel campionato di C1 1998-99 il Crotone si piazza poco oltre la metà classifica in una stagione che ai calabresi serve come apprendistato per tentare in futuro l’assalto alle prime posizioni. Il protagonista dell’anno è il centravanti Alessandro Ambrosi, classe 1971, nativo di Fiuggi in provincia di Roma, autore di 19 reti che gli valgono il titolo di capocannoniere del torneo, nonché la chiamata del Monza in serie B. Per sostituire il suo bomber, il Crotone sceglie Andrea Deflorio, nato a Noicattaro (Bari) nel 1970 e reduce da tre stagioni alla Battipagliese dove non ha segnato tantissimo. I due attaccanti non si incrociano, dunque, e non sanno ancora che saranno protagonisti assieme proprio con la maglia rossoblu dei crotonesi. La serie C1 1999-2000 comincia e a Crotone iniziano fin da subito a credere che possa essere una stagione magica: la squadra allenata da Antonello Cuccureddu gioca bene e vince, è solida in difesa e devastante in attacco dove Deflorio, a differenza degli anni precedenti, segna a raffica e in tutti i modi. Il centravanti fa gol e i calabresi vincono, anzi, stravincono e a fine stagione si portano a casa il primo posto in classifica e la prima storica promozione in serie B, grazie anche (forse soprattutto) ai 28 gol di Deflorio, capocannoniere del campionato ed autore di un record di reti a tutt’oggi imbattuto.

E Ambrosi? Ambrosi si comporta bene al Monza dove realizza 12 reti e contribuisce alla salvezza dei lombardi. Il Crotone, a questo punto, ci prova e convince l’attaccante laziale a tornare in Calabria dove farà coppia con Deflorio per quello che potrebbe essere uno dei reparti offensivi più forti della cadetteria, alla faccia della neopromossa ed esordiente assoluta. Ambrosi-Deflorio, a Crotone sognano ad occhi aperti, anche perché nella città calabra i due hanno realizzato quasi 50 gol in due anni seppur da separati. Ecco, semmai l’interrogativo è proprio questo: due goleador simili non potrebbero pestarsi i piedi? L’avvio di stagione, però, fa ricredere gli scettici: dopo l’iniziale ko di Cagliari, infatti, il Crotone già alla seconda giornata batte 2-1 il Ravenna e vanno in gol sia Ambrosi che Deflorio. La squadra, però, non gira, perde 3 gare consecutive e sembra sbilanciata perché se è vero che l’attacco è ben fornito, gli altri reparti appaiono deboli e di palloni giocabili anche le due punte ne vedono pochi. A pagare per tutti è l’allenatore e Cuccureddu viene rimpiazzato in panchina da Giuseppe Papadopulo che sin da subito si accorge che quella coppia di attaccanti è sì ottima, ma forse servirebbe più equilibrio. Ambrosi segna nell’1-1 dei calabresi a Venezia, Deflorio nel 2-0 inflitto al forte Piacenza alla settima giornata, nella partita che forse è la svolta del campionato dei rossoblu.

Una settimana più tardi, il 29 ottobre 2000, il Crotone stravince a Pistoia: 4-0, vanno in rete il tornante Fialdini, Deflorio e Ambrosi con una doppietta. Le due punte si ritrovano alla meraviglia, scambi, tocchi di fino, sguardi che fanno capire come si intendano ed integrino bene. Oltretutto, la squadra si è scrollata di dosso gli impacci iniziali ed ora marcia alla grande, vincendo due partite consecutive contro Monza ed Ancona (l’1-0 ai marchigiani lo firma Ambrosi su rigore) che portano i rossoblu a quota 17 punti, appena 2 in meno della zona promozione. Il 17 dicembre il Crotone espugna Salerno, decide un gol di Deflorio nel primo tempo e la formazione di Papadopulo si mantiene costantemente nella parte sinistra della classifica. Il pubblico è entusiasta, dopo decenni di anonimato finalmente il piccolo stadio Scida ribolle di passione per una squadra che sta ben figurando al suo esordio in serie B; e poi c’è quella coppia di attaccanti che fa parlare tutti, perché Ambrosi e Deflorio segnano, perché anche gli approfondimenti nazionali si interessano a quei due attaccanti così simili e così diversi: entrambi centravanti, uno (Ambrosi) coi capelli lunghi fino alle spalle ed un elastico sulla fronte per tenerli, l’altro alto e magro, il volto quasi emaciato, il pizzetto alla D’Artagnan, entrambi col senso del gol che fa sognare una tifoseria intera.

Una doppietta di Deflorio permette al Crotone di vincere a Pescara il 14 gennaio 2001, quando Ambrosi si sta già accordando con il Catania che è in C1 e spende tanti soldi per avere il bomber. A Crotone lo ritengono ormai un lusso, del resto la serie A è irraggiungibile e per arrivare a metà classifica un centravanti come Deflorio basta e avanza, anzi, senza Ambrosi può avere più spazi e più possibilità di incidere in zona gol. Ambrosi lascia Crotone nella delusione generale, dopo 5 gol in campionato, e a Catania ne realizzerà 10 in 16 presenze, non riuscendo però a portare i siciliani in serie B. Deflorio chiuderà un’ottima stagione a Crotone con ben 16 reti all’attivo, quarto posto nella classifica marcatori alle spalle di Caccia, Grabbi e Flachi, stesso bottino di Maccarone e Di Napoli. L’anno dopo il suo rendimento calerà e il Crotone finirà in serie C nonostante le sue 10 reti e la successiva cessione alla Lucchese dove le cose andranno molto male (3 gol appena in 22 presenze). Deflorio giocherà ancora con le maglie di Teramo, Reggiana, Taranto, Monopoli, Potenza e Noicattaro (la squadra della sua città) dove deluderà molto le attese. Alessandro Ambrosi, invece, giocherà ancora con Ancona, Pisa, Juve Stabia, Taranto, Cosenza, Viterbese, Monterotondo e Lupa Frascati, lasciando buoni ricordi soprattutto in Toscana dove sfiora la promozione in B nel 2003 con la finale play-off persa contro l’AlbinoLeffe.

Nel campionato 2006-2007 Ambrosi e Deflorio si ritrovano insieme a Taranto: colori rossoblu, tanta voglia di riscatto da parte del club pugliese ed il romantico pensiero di ripetere sullo Jonio quanto fatto a Crotone. I tarantini arriveranno quinti e perderanno la semifinale playoff contro l’Avellino, i due attaccanti realizzeranno 8 reti ciascuno, tutt’altro bottino rispetto al passato, anche se l’età (oltre 35 anni per entrambi) non poteva far pretendere molto di più. Il 19 novembre 2006 il Taranto batte 2-1 il Martina, segnano sia Ambrosi che Deflorio, l’unica gara in cui vanno in rete entrambi, l’ultimo respiro simultaneo di quella coppia che, anche se per poco, ha fatto grande il Crotone. Il primo grande Crotone, nato, in fondo, con loro.

di Marco Milan

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