Formula 1, Russia: Hamilton e Bottas in festa, beffa atroce per le Ferrari

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Si conferma un feudo della Mercedes il circuito della Russia che incorona Lewis Hamilton e Valtteri Bottas che con una doppietta inaspettata interrompono la serie di successi della Ferrari e piazzano il colpo decisivo in ottica mondiale.

COLPO DI SCENA – Eppure sembrava che anche a Sochi le Ferrari avessero qualcosa in più, con la pole position di Charles Leclerc (quarta di fila, sesta stagionale) e il dominio nella prima parte di gara grazie alla velocità e al ritmo impresso da Vettel e dal monegasco. Poi la sosta, il sorpasso di Leclerc e la rottura meccanica di Sebastian Vettel che in un colpo solo ha rovinato la corsa del tedesco e del compagno di squadra, con il regime di Virtual Safety Car, l’ingresso ai box di Hamilton che tornava in pista davanti a tutti sfruttando anche il lavoro di Bottas, bravo a tenere a bada l’arrembante Leclerc, costretto a star dietro al finlandese e ad accontentarsi del terzo posto finale.

BEFFA – Una delusione infinita per la Ferrari che senza inconvenienti avrebbe probabilmente vinto con facilità il quarto gran premio consecutivo. Invece è Hamilton a far festa con l’82.ma vittoria della carriera (-9 dal record assoluto di Michael Schumacher), la quarta in Russia (dove in 6 edizioni ha trionfato solo la Mercedes), quella forse più bella dell’anno che interrompe la serie della Ferrari e lancia il pilota inglese verso il sesto titolo iridato con adesso 73 lunghezze di vantaggio su Bottas e ben 107 su Leclerc.

CONFERME – Nonostante la sconfitta, però, la Ferrari ha anche di che sorridere: in una pista notoriamente nemica, infatti, la vettura italiana si è dimostrata più che competitiva, ha conquistato la pole position (era dal 2004 con Schumacher che un pilota ferrarista non ne otteneva 4 di fila) ed era vicina ad un’altra doppietta. Il divario con la Mercedes sembra limato, anche se i problemi di affidabilità ed i probabili aggiornamenti della scuderia tedesca in vista del 2020 sono campanelli d’allarme che a Maranello devono per forza risuonare.

IMPRESA – Dalla Russia, oltre alla Mercedes, esce rinforzato Alexander Albon che parte dalla pit-lane e si ritrova quinto con una Red Bull affidabile, ad una sola posizione dal quarto posto di Max Verstappen che pure dalla griglia era scattato nono dopo la penalità di 5 posizioni avuta per la sostituzione di varie componenti della monoposto. L’impressione è che con una prestazione così solida il thailandese abbia messo un bel macigno sulla propria conferma per la prossima stagione. Punti importanti anche per la McLaren (sesto Sainz, ottavo Norris) che ha annunciato il ritorno ai motori Mercedes a partire dal 2021, e fiducia per la Haas col nono posto di Magnussen dopo il ritiro al primo giro di Grosjean per un contatto con Ricciardo.

RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Bottas (Mercedes); 3. Leclerc (Ferrari); 4. Verstappen (Red Bull); 5. Albon (Red Bull); 6. Sainz (McLaren); 7. Perez (Racing Point); 8. Norris (McLaren); 9. Magnussen (Haas); 10. Hulkenberg (Renault).

CLASSIFICA: 1. Hamilton 322; 2. Bottas 249; 3. Leclerc 215.

di Marco Milan

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