Giornate FAI di Primavera, per scoprire la bellezza dell’Italia

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Dal 24 al 25 marzo in tutte le Regioni porte aperte sui tesori culturali del nostro Paese

Si è detto che la bellezza salverà il mondo. E, aggiungiamo noi, il mondo è pieno di bellezza.
Basta voltare lo sguardo per scorgere la perfetta armonia del mondo animale e vegetale che scorre sotto i nostri occhi durante una passeggiata tra i ritagli di ossigeno che sono le aree verdi delle città.
Basta alzare lo sguardo e accorgersi che al di là delle luci artificiali c’è una volta celeste che aspetta solo di essere esplorata o semplicemente ammirata. Basta, poi, indirizzare lo sguardo su altri tipi di volte, magari a stella, tanto comuni nel Salento.

L’ammirazione di cui parliamo in questo caso è quella per le strutture architettoniche, frutto dell’ingegno umano. Siamo quindi di fronte a una bellezza che riguarda la natura dell’uomo quando raggiunge la pienezza del suo essere e dà vita a opere culturali e artistiche dallo splendore immortale. Sono realtà in grado di suscitare la meraviglia per ciò che l’uomo può creare, magari usando materie prime povere, benché nutrite del suo ricco talento.

Ricordare che il nostro Paese abbonda di tesori culturali e naturali non è mai abbastanza, tanto che il FAI, il Fondo Ambiente Italiano, da ormai 26 anni ha scelto il primo fine settimana di primavera come momento in cui fermare il tempo per dedicarlo a visitare castelli, parchi, chiese, terme e molto altro. Insomma, tutta la bellezza del nostro patrimonio storico-artistico, oltre che di quello paesaggistico, potrà essere oggetto del nostro sguardo se per un attimo scegliamo di accogliere l’invito del Fondo Ambiente Italiano, che quest’anno è coinciso con il weekend dal 24 al 25 marzo.

È stata una due giorni per abbassare il rumore di fondo di una quotidianità a volte eccessivamente invasiva e premere invece il pulsante “pausa” per immergersi in realtà che appartengono alla nostra storia, ma di cui spesso ci dimentichiamo o vi passiamo oltre, distratti.

Nel fine settimana appena trascorso sono state aperte le porte di posti a volte inaccessibili in altri periodi dell’anno per permettere di visitarli e, quindi, di viverli, renderli attuali.

Ogni Regione italiana ha avuto un programma ricco di appuntamenti, che può essere consultato nel dettaglio a questo indirizzo: https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/. Si è trattato di itinerari alla scoperta delle ricchezze culturali disseminate lungo tutto lo Stivale, tra luoghi aperti e aperture dedicate. Qualche esempio? Il Castello Aragonese di Matera, il Parco Villa Gregoriana di Tivoli, il Museo e Archivio Storico del Teatro San Carlo di Napoli. La lista potrebbe continuare perché la scelta è stata davvero molto ampia, trattandosi di 1000 siti aperti al pubblico.

(di Laura Guadalupi)

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