Calcio. Ferrero deve lasciare la carica di Presidente della Sampdoria. “Mi faccio Presidente onorario”
Massimo Ferrero non è più il presidente della Sampdoria, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, infatti, in data 4 aprile, la Federcalcio ha comunicato la decadenza dell’incarico al diretto interessato e per competenza alla Lega serie A.
L’attuale patron dei blucerchiati ha, infatti, patteggiato una pena di un anno e 10 mesi per il crac della compagnia aerea Livingston, fallita nel 2010 e appartenente all’epoca dei fatti, alla Fg Holding dello stesso Ferrero. Questo caso giudiziario, visto l’articolo 22 bis delle Noif (Norme organizzative interne federali), incide anche nella sfera sportiva. “Non possono assumere la carica di dirigente di società o di associazione, e se già in carica decadono, coloro che siano stati o vengono condannati con sentenza passata in giudicato a pene detentive superiori a un anno” recita l’articolo. In attesa che sulla vicenda venga fatta piena luce, la società a stretto giro ha diramato un comunicato sul proprio sito ufficiale: “Con riferimento alla comunicazione della FIGC secondo la quale la sentenza della vicenda di Livingston del 2009 avrebbe determinato la decadenza, ai fini solo esclusivamente sportivi, dalla carica di presidente del sign. Massimo Ferrero, U.C. Sampdoria conferma che si tratta di decisione ingiusta e non corretta, difettando il presupposto di una sentenza di condanna. Nel massimo rispetto del ruolo degli organi istituzionali della Federazione, U.C. Sampdoria e il suo Presidente proporranno ogni iniziativa a tutela dei rispettivi interessi, diritti e ragioni. In ogni caso, la decisione della FIGC non incide in alcun misura sul regolare andamento e sulla prosecuzione delle attività societarie e sportive di U.C. Sampdoria, anzi la rafforza, essendo del tutto fantasiose e prive di ogni fondamento le illazioni concernenti presunte ipotesi riguardanti l’assetto societario di U.C. Sampdoria”.
In merito Telenord.it riporta alcune dichiarazioni di Massimo Ferrero “Mi faccio presidente onorario. Nel frattempo sono amministratore delegato e comunque posso andare ovunque: sono molto sereno”. La società blucerchiata sta comunque preparando il ricorso alla decadenza, partendo dal principio che il patteggiamento non è una condanna quindi la norma non dovrebbe essere applicabile. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Massimo Ferrero rimane comunque proprietario, l’art 22 bis, infatti, non interviene sui legami azionari tra un soggetto e una squadra di calcio ma disciplina la compatibilità degli incarichi dirigenziali.
di Claudio Serratore