Con #ioleggoperchè la Pirelli inaugura due nuove biblioteche aziendali

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Main sponsor dell’iniziativa lanciata dall’Associazione Italiana Editori, l’azienda milanese è prima in Italia per la promozione della lettura nel contesto lavorativo

Si chiama #ioleggoperchè l’iniziativa nazionale organizzata dall’Associazione Italiana Editori per promuovere l’importanza della lettura. Dopo il successo raggiunto nel 2015, la campagna 2016 ha l’obiettivo di raccogliere in nove giorni testi per le biblioteche scolastiche: dal 22 al 30 ottobre, infatti, è possibile recarsi nelle librerie aderenti per acquistare libri da donare agli istituiti scolastici primari e secondari di primo e secondo livello (scuole medie e superiori). A ciò si aggiunge, inoltre, il contributo degli editori che, scegliendo di aderire all’iniziativa, raddoppieranno i libri acquistati dagli italiani mettendo a disposizione degli istituti un numero pari di volumi.

Ma diffondere la coscienza della lettura tra i giovani non è il solo obiettivo di #ioleggoperchè 2016. L’iniziativa, infatti, nasce con l’intento di promuovere la cultura del libro anche in quei luoghi solitamente estranei per natura e funzione alla pratica della lettura. Nelle aziende e nelle fabbriche, per esempio, dove la quotidianità lavorativa allontana la consapevolezza dell’importanza di leggere. Tale finalità si esprime con l’invito agli imprenditori di dotare le proprie aziende di biblioteche, grazie alla collaborazione con Confindustria-Gruppo tematico Cultura. Lo scopo è creare un circuito virtuoso, in cui il libro possa accompagnare le persone dal tempo delle scuole (con le biblioteche scolastiche) fino a quello del lavoro (con le biblioteche aziendali).

Fonte immagine: ioleggoperchè.it
Fonte immagine: ioleggoperchè.it

Un esempio positivo, da questo punto di vista, arriva da Pirelli che proprio lo scorso 17 ottobre ha inaugurato due nuove biblioteche aziendali nell’Headquarters di Milano Bicocca e nello stabilimento di Bollate (comune milanese), che affiancano quella già esistente all’interno del Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese. Pirelli è main sponsor di #ioleggoperchè ed ha fatto proprio il messaggio diffuso dall’iniziativa, creando dei veri e propri spazi dedicati esclusivamente all’esercizio della lettura, funzionanti come delle vere e proprie biblioteche, con tanto di bibliotecaria, spazi per la consultazione, meccanismi di prestito-restituzione. «Importanti luoghi di aggregazione, di cultura e di innovazione, le biblioteche aziendali nascono quale stimolo per i dipendenti a leggere, informarsi, raccogliere idee e confrontarsi», così l’azienda ha commentato l’impegno per la diffusione della lettura all’interno dei propri spazi: non a caso, con tre biblioteche attive, la Pirelli detiene il primato italiano tra le realtà lavorative.

Gli scaffali dello stabilimento di Milano Bicocca sono già colmi di 3 mila volumi: gran parte di questi sono stati acquistati dalla stessa azienda, 700 messi a disposizione dalla rappresentanza sindacale (Rsu), alcuni forniti in omaggio dagli editori aderenti a #ioleggoperchè e molti regalati da dipendenti e dirigenti Pirelli. Un lavoro di gruppo, dunque, replicato anche al momento della scelta dei titoli da inserire in catalogo: sono stati proprio i lavoratori dell’azienda ad aver selezionato i primi mille volumi immancabili, grazie anche al coinvolgimento della community di lettori di Milano Bicocca e di Bollate.

Fonte immagine: ioleggoperchè.it
Fonte immagine: ioleggoperchè.it

L’obiettivo è raggiungere nella nuova biblioteca quota 10 mila libri anche se, facendo un totale delle tre sedi bibliotecarie, i dipendenti Pirelli possono già contare su 110mila volumi, 220 riviste, 14 quotidiani, 4.500 film e documentari in Dvd, 4mila Cd musicali e 400 audiolibri.

Con la nuova inaugurazione Pirelli ha accolto pienamente il messaggio di #ioleggoperchè che, attraverso il sito web e le attività social, sprona gli altri soggetti inseriti nel target dell’iniziativa a registrarsi e ad aderire alla campagna: dalla scuole, alle librerie, dalle biblioteche alle aziende, affinché la potenza della parola e della lettura possa accompagnare passo passo l’uomo, attraverso le sue fasi di crescita. Soltanto in questo modo il libro, reale o virtuale che sia, potrà uscire dalla penombra scolastica, didascalica e accademica tipica dell’immaginario comune più sbagliato, per diventare uno strumento di sostegno e supporto per vivere meglio la vita di tutti i giorni.

Fonte immagine: il libraio.it

(di Giulia Cara)

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