Formula 1, Ungheria: Hamilton batte Rosberg e vola in testa al campionato

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Lewis Hamilton torna in testa al campionato del mondo dopo l’autoritaria supremazia nel gran premio d’Ungheria, nonostante partisse dal secondo posto rispetto a Nico Rosberg che aveva la pole position ma che come al solito si è sciolto al sole di fronte alla potenza di un Hamilton lanciato verso il quarto titolo mondiale della carriera, il terzo consecutivo.

immagini.quotidiano.netDOMINIO – Imprendibile Lewis Hamilton: 48 vittorie in appena 9 anni di carriera, gliene mancano solamente 3 per affiancare Alain Prost al secondo posto della graduatoria di tutti i tempi dietro a Michael Schumacher, quinto successo nel gran premio ungherese (record assoluto) e soprattutto leadership del campionato riconquistata. Per l’inglese 6 punti di vantaggio su Rosberg: pensando che dopo quattro gare dall’inizio della stagione ne aveva 43 di ritardo, tutto riporta alla convinzione che il numero 44 della Mercedes sia lanciatissimo verso il tris iridato. In Ungheria ha fatto ciò che ha voluto, è andato subito in testa e poi ha giocato con Rosberg come il gatto col topo, illudendolo di potersi far avvicinare e riallungando subito dopo. Qualità tecniche e morale alle stelle, Hamilton appare oggi irraggiungibile.

DEJA VU’ – Il 2016 appare per Nico Rosberg molto simile al già vissuto 2014: inizio strabiliante per il tedesco (quest’anno 4 vittorie nei primi 4 gran premi) e rimonta implacabile di Lewis Hamilton. Due anni fa il britannico lo infilò con autorevolezza inchiodandolo alla resa in autunno, stavolta nulla è ancora scritto ma molte scene lasciano credere che per Rosberg la vita sarà ancora durissima per strappare al compagno di squadra il titolo. Nonostante il rinnovo fino al 2020 con la Mercedes e nonostante la pole position del sabato (26 in carriera come Mika Hakkinen), infatti, il tedesco si è inchinato alla potenza e alla superiorità di un Hamilton al momento imbattibile in ogni condizione.

LOTTA ACERRIMA – Il podio a Budapest lo ha completato Daniel Ricciardo, bravissimo con la sua Red Bull a star davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel fino alla fine di un gran premio lungo e duro in cui la scuderia di Maranello ha combattuto con gli austriaci contro ogni pronostico. Ma alla fine ha vinto, seppur di poco, la Red Bull, con Ricciardo contro Vettel e con Verstappen contro Raikkonen nella lotta per la quinta posizione, vinta dal piccolo olandese contro il veterano finlandese che è stato però autore, assieme al box della Ferrari, di un capolavoro tattico considerando la partenza dalla 14.ma piazza dello schieramento. Eccellente il lavoro di Raikkonen, ma in generale la Ferrari ha lottato e sfiorato il podio rispetto ad una Red Bull data da tutti come favorita in Ungheria per strappare la leadership alla Mercedes.

BENTORNATO – Ricompare fra i primi anche Fernando Alonso che ha chiuso al settimo posto tutto il fine settimana ungherese, occpuando tale posizione dal venerdì alla domenica in gara. Favorito dalla conformazione del circuito e supportato da una McLaren Honda finalmente in grado di battagliare coi primi dieci, lo spagnolo ha evitato contatti e si è messo buono buono a conservare una posizione buona per il morale e per la crescita di una monoposto in costante ripresa ma ancora lontana dall’obiettivo per cui è stata costruita. Classe 1981, Alonso sa di avere ancora poche possibilità per non chiudere la carriera con i soli due titoli mondiali conquistati nel 2005 e nel 2006 ai tempi della Renault, ma il tempo passa e le migliorie della McLaren sono troppo lente.

DELUSIONE – La Williams è la grande nota negativa della prima parte del 2016: poco veloce nonostante i motori Mercedes, mai competitiva nè in qualifica e nè in gara, una vettura poco guidabile e spesso battuta anche da Force India e Toro Rosso, a Budapest anche dalla McLaren. A risentirne sono anche i due piloti, un veterano come Felipe Massa e un talento come Valtteri Bottas, condizionati e portati a commettere troppi errori in una stagione grigia per una delle scuderie più blasonate della Formula 1.

RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Rosberg (Mercedes); 3. Ricciardo (Red Bull); 4. Vettel (Ferrari); 5. Verstappen (Red Bull); 6. Raikkonen (Ferrari); 7. Alonso (McLaren); 8. Sainz (Toro Rosso); 9. Bottas (Williams); 10. Hulkenberg (Force India).

CLASSIFICA: 1. Hamilton 192; 2. Rosberg 186; 3. Ricciardo 115.

di Marco Milan

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