Formula 1, Canada: Hamilton batte Vettel e avvicina Rosberg in classifica

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Lewis Hamilton è tornato. Dopo la vittoria di Montecarlo, l’inglese trionfa anche in Canada. Pole position al sabato, strategia perfetta e dominio in gara, il campione del mondo in carica, insomma, torna prepotentemente in lotta per il titolo mondiale, complice anche il quinto posto di Nico Rosberg, sempre leader della classifica ma col vantaggio ridotto a soli 9 punti.

TATTICA DECISIVA – Hamilton vince a Montreal grazie ad una strategia ottimale, nonostante una partenza pessima che ha permesso a Vettel di schizzare via come un razzo e prendersi la prima posizione. Poi ecco le soste ed ecco il solito pastrocchio della Ferrari che, tanto per cambiare, sceglie testa quando è ovvio che uscirà croce: il box di Maranello fa rientrare Vettel prima di tutti adottando il piano delle due soste, mentre Hamilton sceglie l’unica fermata, si issa al comando della gara e porta a casa un successo che lo avvicina a Rosberg in classifica, oltre a regalargli la quinta vittoria sul circuito canadese, la 45.ma della carriera.

SCRICCHIOLII – Inizia a balbettare Nico Rosberg dopo le quattro vittorie iniziali. Il tedesco della Mercedes cozza contro Hamilton al primo giro, poi inizia una rimonta che lo porta al quinto posto e a sfiorare il quarto con un tentativo di sorpasso all’ultima tornata sulla Red Bull di un Verstappen monumentale che nonostante le gomme usurate e la minor velocità della monoposto austriaca rispetto alla Mercedes, resiste a Rosberg e lo manda pure lungo. La classifica premia ancora il tedesco, ma i punti di vantaggio su Hamilton si riducono a 9, tutt’altro che sinonimo di tranquillità per chi va a caccia del primo titolo mondiale della carriera.

ANONIMI – Oltre a Rosberg, in Canada non brillano nè Ricciardo (settimo), nè Raikkonen (sesto) e se vogliamo neanche Perez, terzo due settimane fa sulle strade del Principato di Monaco e solamente decimo a Montreal, battuto anche dal compagno di squadra Hulkenberg che chiude ottavo. Sempre peggio Kvyat da quando la Red Bull lo ha retrocesso in Toro Rosso: il russo è finito nuovamente fuori dalla zona punti (12.mo), mentre il compagno di squadra Sainz ha acciuffato la nona posizione, a dimostrazione che la vettura non è poi così male. Giornata da dimenticare pure per Felipe Massa che è costretto al ritiro dopo l’incidente nelle prove del venerdì e con l’altra Williams di Bottas al terzo posto e sul podio, mentre continua a deludere la Haas che ha iniziato il mondiale col botto per poi ridimensionarsi di colpo; anche in Canada, infatti, sia Grosjean che Gutierrez non si sono segnalati per nulla di buono chiudendo lontani dai primi dieci.

TALENTO – A soli diciotto anni, Max Verstappen è la promessa più grande della Formula 1: capacità fuori dal comune, personalità e grinta da vendere, il piccolo olandese si sta imponendo nel mondo dei grandi a suon di prestazioni strabilianti, non soltanto la vittoria di Barcellona, in ogni gara il pilota della Red Bull dimostra come sappia guidare e quanto voglia vincere. Tenere dietro la Mercedes è già complicato di suo, farlo con gomme peggiori e per quattro-cinque giri lo è ancora di più e Verstappen ha controllato l’indivaolato Rosberg senza essere scorretto e senza commettere errori, anzi, inducendo il tedesco a sbagliare e a finire sulla via di fuga d’asfalto. Se solo Michael Schumacher potesse ammirare le gesta di questo ragazzino, direbbe senza dubbio che la Formula 1 è di fronte al più grande talento degli ultimi vent’anni.

RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Vettel (Ferrari); 3. Bottas (Williams); 4. Verstappen (Red Bull); 5. Rosberg (Mercedes); 6. Raikkonen (Ferrari); 7. Ricciardo (Red Bull); 8. Hulkenberg (Force India); 9. Sainz (Toro Rosso); 10. Perez (Force India).

CLASSIFICA: 1. Rosberg 116; 2. Hamilton 107; 3. Vettel 78.

di Marco Milan

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