MotoGP Argentina – Vince Marquez, Rossi secondo, ma Iannone cosa fa?
La MotoGP regala sempre delle emozioni, la corsa di questa settimana sul circuito Argentino delle Termas de Rìo Hondo, fortunatamente, non ha fatto eccezione.
Marc Marquez ha fatto da mattatore in questo week-end di gare, obiettivamente non lasciando spazio alla concorrenza a partire da una Pole meritata e continuando con una gara priva di sbavature, conclusa con un onesto e meritato primo posto; altra storia per Valentino Rossi che ha chiuso sul secondo gradino del podio, questo posto così come il terzo gradino del podio, occupato da Dani Pedrosa, sembrano però essere più la colpa di chi era davanti fino all’ultimo giro, ci si riferisce alla follia compiuta da Iannone che tentando uno scellerato sorpasso all’ultimo giro sul compagno di squadra, l’altro centauro Ducati, Andrea Dovizioso, manda tutti e due ad assaggiare l’asfalto troppo da vicino…conseguenze in gara ben chiare, un avvio disastroso di Iannone che va giù nelle prime due gare del mondiale e soprattutto finisce dai giudici di gara al termine della stessa, quindi le sanzioni arriveranno quasi sicuramente per il pilota italiano.
Una parentesi a sé stante va fatta per Jorge Lorenzo, il quale dopo l’avvio con vittoria e il “muti” mostrato a tutti, finisce giù alla sesta tornata come un novellino qualsiasi, mea culpa a fine gara, e l’ennesima lezione d’umiltà per un grande professionista che troppe volte ha peccato di supponenza.
La gara è stata certamente influenzata dal flag to flag, decisa dalla Michelin, il flag-to-flag è la regola che obbliga a finire la gara con la possibilità di sostituire la moto in qualsiasi momento e viene applicata in casi di condizioni particolari della pista, nel caso specifico la pista è stata dichiarata asciutta ma l’elevatissima umidità ed alcune incertezze sugli pneumatici hanno spinto alla riduzione dei giri (20) e appunto alla possibilità di sostituire la moto, cosa che ha spostato gli equilibri di gara con Rossi che si è trovato a guidare una Yamaha leggermente meno guidabile – secondo le sue dichiarazioni – cosa che invece per Marquez ha funzionato al contrario, difatti con la seconda moto è riuscito a spingere al 100% come sua stessa ammissione.
Sul capitolo gomme è il caso di considerare che, dato il nuovo spavento causato dalle gomme posteriori morbide, evidentemente la Michelin ancora non ha trovato la giusta formula. Anche stavolta c’è stato un incidente con miracolo, durante il Q4 dei turni di qualifiche, il pilota inglese Redding impegnato nella curva 6 ha visto la sua ruota posteriore farsi in pezzi a circa 200 km/h, con un mix di bravura e fortuna è però riuscito a non cadere e a “sventare” una potenziale tragedia. Non resta che attendere che la casa francese riesca a trovare la quadratura del cerchio visto che siamo già a due “miracolati”, non sarebbe il caso di andare a cercare il terzo…
La classifica vede Marquez in testa con 41 punti e Rossi a inseguire a 33, il fortunato Pedrosa insegue con 27 punti davanti a Lorenzo (25), Dovizioso si ferma a 23 ma la colpa in questo caso è solo di Iannone.
Prossimo appuntamento il 10 Aprile sul Circuit of The Americas, lo spettacolo, come sempre, è garantito.
di Francesco Galati