Honky Tonk Samurai di Joe R. Lansdale. Un noir dal titolo curioso

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LIBRI – Un altro validissimo noir per Joe R. Lansdale è uscito quest’anno nelle librerie italiane dal curioso titolo Honky Tonk Samurai.

Per chi è amante di questo autore, conosce bene l’umorismo che contrappone a vicende talvolta crude e sa che i suoi personaggi in genere sono tosti e cattivi – i protagonisti di questo noir non fanno eccezione.

I protagonisti, Hap Collins e Léonard Pine, si ritrovano come capo dell’agenzia investigativa per cui lavorano l’infermiera dai capelli rossi di cui Hap è innamorato: l’affascinante Brett. Il loro vecchio datore di lavoro Marvin Hanson, infatti, ha deciso di diventare capo della polizia ed abbandonare l’agenzia.  Non c’è nemmeno il tempo di salutare il loro vecchio amico Marvin, che i due si buttano a capofitto nella prima impresa: indagare su una ragazza scomparsa da anni in circostanze ovviamente misteriose. Questo, come è scontato, li porterà ad affrontare grossi guai e individui poco raccomandabili, come gli scagnozzi della Dixie mafia.

Per quanto il libro pare iniziare lentamente – la prima metà del libro scorre un po’ a malavoglia – la tensione legata agli eventi cresce sempre più ed insieme ad essa la voglia del lettore di arrivare ad una conclusione. Tra i personaggi non ce n’è uno che si salvi: sono tutti uomini senza scrupoli, bifolchi pericolosi e violenti oltre ogni modo. Neppure i nostri due protagonisti, seppure dovrebbero essere i buoni, appaiono tali.

Come precedentemente detto, la storia è piena di humor, ma di quello un po’ volgare come si suole dire:

“Nel caso ci succedesse qualcosa,” disse Leonard, “ho una confessione da farti”.
“Dimmi pure”.
“Una volta ho usato il tuo spazzolino da denti”.
“Che cosa?”.
“Hai sentito bene”.
“Che cavolo, Leonard! E’ successo di recente?”.
“Sì. L’ultima volta che mi sono fermato a dormire a casa tua. Volevo pulire il cesso e me lo sono ritrovato in mano”.

Da notare due cose di questo libro: uno, la voce narrante è il protagonista stesso, Hap Collins; due, il romanzo è uscito in Italia prima che negli Stati Uniti! (La qual cosa capita assai di rado)

Lo stile veloce, ironico e pieno di battute di Lansdale è sempre molto apprezzato, così come anche la descrizione di quell’America del 2015 fatta di persone che vivono al di fuori della legge di cui pochi osano narrare.

Un libro molto divertente nel complesso, anche se bisogna stare attenti ai molteplici voli pindarici e di emozioni che l’autore ci presenta.

(di Arianna Catti De Gasperi)

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