CHAMPIONS LEAGUE: LA JUVE GETTA VIA IL PRIMATO, LLORENTE FA RIDERE IL SIVIGLIA

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championsFinale di girone beffardo per la Juventus di Allegri, che nella sesta giornata di gare cade 0-1 al Sánchez Pizjuán di Siviglia subendo al fotofinish il sorpasso del Manchester City in testa al girone; ironia del destino, ad affondare la Vecchia Signora è l’ex di turno Fernando Llorente.

Allegri punta sull’ormai  consolidato 3-5-2, affidandosi in avanti alla coppia Dybala – Morata; i primi 20 minuti vedono un totale dominio degli ospiti, che sfiorano ripetutamente il vantaggio con Dybala, Sturaro di testa e Morata, che si divora due occasioni da gol colossali tenendo mantenendo in vita il Siviglia. Per gli andalusi è l’ex di turno Llorente a tentare di indirizzare la contesa, ma Buffon è superlativo in un paio di circostanze.

Nonostante un controllo piuttosto marcato sulla gara la Juventus non affonda il colpo del k.o.,  forte anche delle buone notizie che arrivano da Manchester dove il Borussia conduce 2-1 sul City;  con il passare dei minuti il Siviglia prende però coraggio, mentre passata l’ora di gioco ai bianconeri si spegne improvvisamente la luce. Succede quindi, al 65’, che su calcio d’angolo Llorente stacchi nientemeno che su Barzagli trovando il più classico dei gol dell’ex. L’inatteso gol del basco destabilizza i bianconeri, che subito lo schiaffo dell’ex juventino faticano ad imbastire una reazione concreta.

Un Siviglia rigenerato vola sulle ali dell’entusiasmo, impedendo ai bianconeri di rendersi pericolosi negli ultimi 30 metri e risultando spesso insidioso in contropiede;  gli ultimi disperati assalti bianconeri, che con la rimonta del City sul Gladbach vedono sfumare il primo posto, si infrangono sulla magistrale traversa stampata da Dybala e sul colossale errore a tempo scaduto di Morata, che conferma il disagio di questo suo periodo bianconero.

Vince il Siviglia, che castiga forse aldilà dei suoi demeriti una Juventus autoritaria per 60 minuti ma poco cattiva sottoporta ed incapace di reagire al gol di Llorente se non nel disperato forcing finale. Oltre al Siviglia ride il Manchester City, che piega in rimonta il Borussia e conquista un insperato primato nel gruppo D.

I padroni di casa partono forte, e trovano dopo un quarto d’ora scarso il vantaggio con la sassata del rientrante David Silva innescato di tacco da Sterling. Il Borussia (che si gioca la qualificazione in Europa League con il Siviglia) non si abbatte, e dopo aver trovato il pari al 19’ con la rasoiata di Korb completa la rimonta al 43’ con la rocambolesca deviazione sottoporta di Raffael. Nel secondo tempo il City carica a testa bassa chiudendo il Borussia all’angolo, ma per lunghi tratti della gara deve fare i conti con la grande prova di Sommer. Le sorti del girone D vengono decise a 10 minuti dalla fine: con la Juve sotto 1-0 a Siviglia, Sterling in una manciata di minuti ribalta la gara in favore dei Citiziens, mentre Bony appone il definitivo 4-2.

I ragazzi di Pellegrini chiudono davanti a tutti, mentre la Juve finisce seconda ad 11 punti mordendosi le mani e dovendo sperare ora in un sorteggio amico. La bagarre Europa League è vinta al fotofinish dal Siviglia, che grazie alla capocciata di Llorente approfitta in pieno del crollo tedesco nel finale e potrà ora difendere l’Europa League conquistata lo scorso maggio.

Nel gruppo A,quello di Real e PSG, tutto come da pronostico: il Real Madrid demolisce 8-0 il Malmoe (eguagliando l’8-0 di Liverpool – Besiktas, maturato curiosamente quando a guidare i Reds era Benitez). I blancos giocano per Ronaldo, che mettendo a referto 4 reti chiude a quota 11 gol la fase a gironi centrando un nuovo record (superando il precedente record di 10 gol, di cui era il detentore insieme a Luiz Adriano); a completare la festa del Real ci pensano Benzema con tre reti e l’ex nerazzurro Kovacic.

Per le statistiche più che per la classifica anche il successo del PSG, che piega 2-0 lo Shakthar con le reti di Lucas e Ibrahimovic, con lo svedese che mettendo a referto il gol n. 17 con la maglia del PSG scalza George Weah e diventa il miglior marcatore europeo dei transalpini. Chiude primo il Real Madrid con 16 punti, davanti ai 13 del PSG; in Europa League va lo Shakthar, mentre il Malmoe saluta l’Europa.

La notizia di giornata arriva dal gruppo B, quello che per tutta la fase a gironi è stato il più ingarbugliato della competizione; l’ultima giornata di gare regala uno scalpo eccellente, quello del Manchester United.

Inguaiatisi da soli, i Red Devils si mettono nella condizione di dover vincere a Wolfsburg per essere certi della qualificazione; il gol di Martial al 10’ è una flebile illusione per gli inglesi, ripresi dalla zampata in mischia di Naldo al 13’ e costretti ad inseguire dalla meravigliosa azione orchestrata da Draxler che Vieirinha tramuta nel 2-1 al 29’. Mai veramente brillanti nel gioco durante tutta la stagione, con il PSV fermo sul pari i Diavoli Rossi vengono catapultati agli Ottavi dalla sfortunata autorete di Guilavogui all’82’, ma non passano nemmeno 120 secondi prima che ancora Naldo di testa scriva il 3-2.

Con il 2-1 del PSV allo United servirebbe un’impresa storica che non arriva, costringendo i Red Devils ad un’incredibile eliminazione; tempi duri per van Gaal, costretto all’Europa League da Wolfsburg e PSV Eindhoven con il CSKA Mosca fanalino di coda. I russi fanno comunque tremare un  PSV in difficoltà per lunghi tratti della gara del Philips Stadium; il rigore di Ignashevich al 76’ fa vivere al PSV un dramma sportivo che fortunatamente per gli olandesi dura 2 minuti. De Jong trova infatti subito il pari, mentre la prima gioia europea di Proepper al 86’ spinge definitivamente il PSV Einhoven tra le magnifiche 16 d’Europa.

Nel Gruppo C infine, chiude primo l’Atletico Madrid davanti al Benfica: i colchoneros riscattano la sconfitta interna con i lusitani imponendosi 2-1 al Da Luz grazie alle reti di Saul Niguez al 33’ e Vietto al 55’, che vanificano il gol di Mitroglu. Alla Telekom Arena i kazaki dell’Astana spaventano il Galatasaray passando in vantaggio al 62’ Twumasi nello spareggio Europa League; la paura dei turchi dura un amen, perchè al 64’ Selcuk Inan si fa trovare pronto all’appuntamento con l’1-1 che condanna la formazione kazaka all’eliminazione.

Tra le gare del mercoledì, 3 spareggi con in ballo gli ottavi di finale: Roma – BATE Borisov, Olympiacos – Arsenal e Chelsea Porto si preannunciano come delle vere e proprie battaglie, che finiranno inesorabilmente per influenzare la stagione delle contendenti in un senso o nell’altro.

di Michael D’Costa

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