Libri – La rabbia degli Italiani raccontata da Concita De Gregorio

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_io-vi-maledico-1358954520LIBRI – Il volume di Concita De Gregorio, dal titolo Io vi maledico, altro non è che una raccolta di storie prese dalla cronaca recente, su come la politica italiana non abbia aiutato le persone, ma anzi spesso e volentieri le abbia ostacolate, su come il nostro popolo si arrabbiato nei confronti di uno Stato che non c’è.

Devo dire che da questa giornalista mi aspettavo qualcosa di più che una semplice raccolta di testimonianze (sebbene scrivere un articolo voglia dire proprio questo talvolta), perché in un libro ci si deve mettere il proprio io, la propria essenza, le emozioni che quella storia scatena anche in sé stessi, oltre alla propria opinione riguardo i fatti. Per carità, le storie di queste vittime di ingiustizie sociali, colpiscono diritte al cuore e viene quasi allo stesso lettore la voglia di maledire chi non fa nulla, dei politici e non solo ignavi che hanno incontrato nel proprio cammino. Persino Dante metteva gli ignavi nell’Inferno.

Ma forse lo scopo della De Gregorio era proprio quello di non dare un’opinione propria, ma di far riflettere il lettore su cosa accade intorno a noi con storie spesso mai raccontate neppure nei quotidiani locali, al fine di spronare gli italiani ad un’azione. Sicuramente questo è un libro che fa pensare su come è oggi il nostro Paese, su come tutti noi – anche nel proprio piccolo – lo abbiamo rovinato. Sono pochi quelli che ancora combattono e protestano, e di questo ce ne dà testimonianza l’autrice. Purtroppo però, nella maggior parte dei casi sono voci fievoli che si disperdono nel marea di informazioni sbagliate che ci vengono date, così come viene descritto nel capitolo testimonianza di cinque donne sindaco.

E allora in molti che vedono un quadro così desolante di questa nostra terra appare il desiderio di fuggire via, di andarsene all’estero dove le cose “funzionano”. Il grande problema dell’Italia: la fuga di cervelli.

A lungo si è parlato dell’Ilva – anche se come sempre in Italia le notizie appaiono, sollevano un polverone e fatto il loro tempo scompaiono, pur non essendo risolti i problemi reali – e la De Gregorio inserisce in questo libro tutta la rabbia degli operai: Giuseppe Corisi, operaio dell’Ilva, pochi giorni prima di morire ha fatto mettere davanti alla sua casa una lapide che recita:
Nei giorni di vento da nord veniamo sepolti da polveri di minerale e soffocati da esalazioni di gas provenienti dalla zona industriale Ilva. Per tutto questo gli abitanti MALEDICONO coloro che possono fare e non fanno nulla per riparare.”

Sono molte le vicissitudini raccontate in questo volume. Per citarne un paio c’è la storia delle operaie tessili decedute nel crollo di una palazzina a Barletta, colpa della solita burocrazia italiana e dei lavori edili appaltati e subappaltati a compagnie che non costruiscono e demoliscono a norma di legge e cercano di sminuire il problema fino a tre minuti dalla catastrofe. Qui viene descritto il momento del crollo da parte di una donna sopravvissuta, la quale ci dice che tutti avevano intuito, persino la nonna, che qualcosa non andava dalle crepe sui muri. Colpisce però il fatto che venga sfiorata, proprio in questo episodio, anche la realtà del lavoro in nero nella piccola cittadina Pugliese, ma che non venga approfondita, anzi, quasi data per scontata e “normale”.

L’altra è una storia come tante ne abbiamo sentite anche in Italia: ambientata in Spagna, narra di una famiglia come tante che, ai tempi del recente boom economico spagnolo, viene invogliata a far spese di tutti i tipi: dalla casa, agli elettrodomestici, automobili etc. Come si può bene immaginare, il finale è tragico e fatto di debiti e pignoramento dell’appartamento con relativo trasloco in centri di accoglienza.

Insomma, in Italia molti sono arrabbiati ma pochi fanno qualcosa per migliorare la situazione. Il perché ci sia tutta questa rabbia, cosa ci sia a monte e di chi sia il problema però – se solo della classe politica governante o se anche del popolo – ancora non si è capito e ancora non lo abbiamo capito e chissà se è un mistero che mai verrà svelato.

Un libro da leggere se non altro perché le testimonianze raccolte dalla giornalista potranno forse far riflettere i più. Ricordiamoci però che la rabbia, se non ben direzionata, non porta mai a nulla.

 

Di Arianna Catti de Gasperi

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One thought on “Libri – La rabbia degli Italiani raccontata da Concita De Gregorio

  1. LA BELLA CONCHITA E’ LA TIPICA ITALIANA CHE DOPO AVER MANGIATO PER ANNI IN UN PIATTO POI CI SPUTA DENTRO.CHI L’HA MESSA ALLA RAI? IL PDRETERNO?

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