Euro 2016. Florenzi – Pellè e l’Italia chiude con la vittoria: 2-1 alla Norvegia
Non c’è il pubblico delle grande occasioni allo Stadio Olimpico, Italia – Norvegia è una partita che vuol dire poco per gli azzurri, non così per i norvegesi giunti in poco più di un centinaio di tifosi al seguito per cercare di agguantare il pass diretto per Euro 2016, senza passare per i playoff.
Curva Sud e Curva Nord, in pieno stile campionato sono vuote, questa volta nessuna assenza in segno di protesta, semplicemente i due settori non sono stati aperti, gremita la Tevere (aiutata anche dai prezzi ultra popolari) e i Distinti, buona la presenza anche in Monte Mario: 30.000 nel totale gli spettatori. Un pubblico che non comincia certo nel migliore dei modi la serata. Indecenti i fischi che coprono i primi secondi di inno norvegese, fischi fortunatamente coperti dalla maggioranza del pubblico che ha risposto accompagnando in un lungo applauso tutta l’esecuzione dell’inno avversario.
Ma la nazionale alla fine unisce sempre e così l’Olimpico diventa, una volta tanto, lo stadio di tutti, con gruppi di amici la domenica divisi ma che una volta tanto si recano allo stadio insieme. Più forti, ovviamente, i boati per Alessandro Florenzi (partito titolare) e Antonio Candreva, che ha assistito all’inizio del match dalla panchina. Come immancabile qualche fischio, nascosto dagli applausi, all’annuncio di Giorgio Chiellini e di Antonio Conte. La Nazione unisce, ma non troppo, le scorie di una rivalità storica difficilmente vengono messe da parte.
La Partita – L’Itaia si presenta con il 3-5-2 di juventina memoria: Buffon; Chiellini Bonucci Barzagli; De Sciglio Montolivo Darmian Soriano Florenzi; Eder Pellè. Risponde la Norvegia di Hogmo con il 4-2-3-1: Nyland, Elabdellaoui Hovland Forren Aleesami; Johansen Tettey; Berget Henriksen Skjelbred; Soderlund. Pronti via e l’Italia si mostra subito sul pezzo, sfiorando il gol con un colpo di testa del solito Pellè che sfiora il palo alla sinistra di Nyland e al quarto una conclusione spettacolare del sempre più sorprendente Eder. Al 22esimo poi tra la sorpresa generale è la Norvegia che passa in vantaggio: palla dentro sponda e Tettey di gran carriera spara con il sinistro dal limite dell’area alle spalle di Buffon. L’Italia continua a macinare gioco, e sempre con Pellè sfiora il gol con un colpo di testa da pochi centimetri. Poco dopo è Soriano dalla distanza a impegnare l’estremo difensore avversario bravo a deviare in angolo. In chiusura ancora Pellè di testa e un bolide di Florenzi dalla distanza fanno fare bella figura a Nyland. Il primo tempo si chiude in un completo assedio azzurro che non meriterebbe assolutamente lo svantaggio, scaturito dal primo e unico tiro in porta norvegese. Allo scoccare dell’ora di gioco la più grande occasione azzurra capita sul piede di Eder smarcato da una bella sponda di testa di Pellè, l’italo brasiliano non riesce a concludere e si fa anticipare dal perfetto Nyland. Nella ripresa Conte le prova tutte per non chiudere con una scnfitta, dentro Giovinco, Bertolacci e Candreva per Eder, Montolivo e Barzagli con conseguente passaggio della difesa a 4 con Florenzi terzino. E la mossa paga subito: spunto di Candreva, palla per Giovinco che crossa dall’altra parte arriva uno dei due padroni di casa, Alessandro Florenzi, che di rapina trafigge l’incolpevole Nyland, meritatissimo pareggio azzurro. Poco dopo ed è ancora il migliore in campo tra i norvegesi ad avere la meglio su un destro di Giovinco. Le mosse di Conte si rivelano perfette, Giovinco dà la scossa e la fantasia che serviva e all’81esimo da une bellissima azione Giovino – Florenzi – Pellè arriva il gol del numero 9 azzurro che schiaccia al volo di sinistro alle spalle del portiere, 2-1 meritatissimo per gli azzurri che condanna la Norvegia allo spareggio tra le terze classificate. L’Italia chiude il girone a quota 24 punti tra gli applausi dell’Olimpico che si è dimostrato sempre vicini agli azzurri anche nei momenti di difficoltà, pochi, di una partita dominata dal primo al novantesimo. Per le partite che contano gli azzurri danno così appuntamento in Francia, quando ci si giocherà finalmente l’Europeo.
di Cristiano Checchi