Formula 1, Singapore: dominio di Vettel su Ricciardo, Hamilton ko

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vettel-qual-singapore-2015di Marco Milan

Il gran premio di Singapore 2015 verrà ricordato dagli appassionati di Formula 1 per la caduta degli dei della Mercedes, infilati da Ferrari e Red Bull già al sabato con la pole position di Sebastian Vettel che ha rotto l’egemonia di Hamilton di 7 pole consecutive, e della scuderia tedesca sempre davanti a tutti in stagione. E poi la gara, con la vittoria di Vettel davanti a Ricciardo e Raikkonen, il quarto deludente posto di Rosberg ed il ritiro di Lewis Hamilton.

Il campionato sembra ormai nelle mani di Hamilton e nessuno può toglierlo all’inglese a meno di cataclismi da qui a novembre, eppure la Mercedes inizia a scricchiolare, battuta sia nelle prove che in gara a Singapore da una Ferrari solida e veloce, ma anche da una ritrovata Red Bull. In Asia vince Vettel, terzo successo stagionale per lui e per la Ferrari, una vittoria meritata per il quattro volte campione del mondo, primo dall’inizio alla fine della gara; bella rivincita per Vettel che ha battuto quel Daniel Ricciardo che l’anno scorso alla Red Bull ne mise in discussione il ruolo di prima guida facendogli maturare l’idea di fare armi e bagagli e trasferirsi a Maranello. Bene pure Raikkonen che conquista il secondo posto stagionale con un ottimo terzo posto che sbatte giù dal podio l’unica Mercedes superstite, quella di Rosberg che chiude in quarta posizione. Molto peggio va al leader del campionato, Lewis Hamilton, che perde potenza al motore improvvisamente e deve ritirarsi; il campione del mondo in carica, comunque, stava arrancando fra la quarta e la quinta posizione e non sembrava in lotta per il podio. Ora la classifica vede Hamilton con un vantaggio di 41 punti su Rosberg e 49 su Vettel: tanti ma non abbastanza per rilassarsi troppo, sia per l’inglese che per la Mercedes, apparsa irriconoscibile nel fine settimana di Singapore. Deluso sia l’altro pilota della Red Bull, Kvyat, che chiude malinconicamente al sesto posto dopo la partenza dalla seconda file, e delusi tutti alla Williams con Massa ritirato e Bottas quinto a chiudere un gran premio anonimo per la vettura britannica; peggio ancora, a proposito di britannici, va alla McLaren che davvero non ne può più di questo maledetto 2015: ritirati sia Alonso che Button in una gara che poteva portare (e stava portando) entrambi i piloti a punti. Da sottolineare, infine, la costante crescita di Max Verstappen che ad ogni gran premio regala sorpassi emozionanti e non ha timore di niente e di nessuno; è difficile capire oggi dove potrà arrivare in futuro il piccolo olandese, ciò che è certo è che presto finirà col sedere su un sedile importantissimo.

Prossima tappa della Formula 1 sarà il Giappone, ad un anno dal tragico incidente che ha portato alla morte Jules Bianchi. A Suzuka si attenderà la riscossa della Mercedes e la conferma della Ferrari che ha vinto due delle ultime quattro gare, candidandosi al ruolo di rivale dei tedeschi nel 2016 quando probabilmente i motori di Maranello saranno fissati pure sotto le Red Bull, ormai ai ferri corti con la Renault e pronti a montare i turbo Ferrari per la stagione della rivincita delle lattine che quest’anno hanno dissetato poco gli appassionati austriaci.

di Marco Milan

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