Eurobasket 2015. Debutto amaro per l’Italia, la Turchia passa 89 a 87

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italia turchiaDopo mesi di preparazione, finalmente sono scesi in campo gli azzurri, per la prima del campionato Europeo con la maglia bianca. Nella splendida cornice dell’O2 World di Berlino, numerosi sono i supporter turchi, da sempre comunità presente in Germania, ma una buona parte del palazzetto tifa Italia ed a tratti prova a trascinare la propria squadra in una serata a due facce. Gli starting five di Pianigiani sono: Cinciarini, Gentile, Belinelli, Gallinari e Cousin. Dirimpettaio dell’ex allenatore di Siena c’è un altro coach che è passato per la provincia toscana, Ataman a cui l’allenatore italiano ha avuto anche l’onore di fare da assistente coach da giovanissimo, che mette in campo: Bobby Dixon (da poco naturalizzato, che prende il nome turco di Ali Muhammed), Guler,  Osman, Ilyasova ed Erden.

La partita  –  Pronti via e l’Italia è subito in vantaggio con Cousin che schiaccia il 2-0, ma è solo un fuoco di paglia, dopo poco è evidente che la velocità di Dixon è disarmante per Cinciarini, il playmaker di Milano è alto 1.96 e non riesce a reggere le scorribande dell’americano di 1.78. La Turchia trova soprattutto in Ilyasova (presentato nello speciale di Mediapolitika che ha anticipato l’incontro degli azzurri) una bocca da fuoco inarrestabile, nonostante Gallinari si impegni in difesa. Il giocatore dei Pistons dopo il primo quarto è già ad un punto dalla doppia cifra. Pianigiani sotto 13-26 nella prima pausa, sconfessa il suo quintetto titolare, fa sedere in panchina Cinciarini e Cousin che non si alzeranno più dalla stessa ed inserisce Hackett e Bargnani, nonostante il Mago, così come Datome, nelle idee dello staff azzurro avrebbe dovuto riposarsi a causa di un infortunio pregresso. Hackett in difesa è più atletico di Cinciarini e mette maggior pressione su Dixon, Bargnani nonostante non sia al top nel secondo quarto segna sette punti, ma la Turchia inizia ad usare il pick & roll Dixon-Erden che affosserà difensivamente l’Italia, nessun centro infatti è in grado di fermare l’ex Boston Celtics troppo alto (2.13) e cattivo sotto canestro, così la Turchia arriva fino a +16. L’Italia si aggrappa al talento del suo giocatore più importante, Danilo Gallinari, 15 punti per lui nei soli primi due quarti ed all’intervallo lungo il risultato è 42-51, quasi un miracolo per quanto espresso sul parquet fino a quel momento. Nel terzo quarto l’Italia inizia a macinare punti ed a recuperare lo svantaggio, Ilyasova dopo un periodo di stop forzato nel secondo quarto (richiamato in panchina da Ataman per aver commesso tre falli) è più freddo ed inizia a sporcare le sue percentuali perfette, Gallinari continua a segnare punti importanti ed a Belinelli e Gentile entrano anche tiri forzati. L’unica nota dolente dell’Italia è la difesa, praticamente impalpabile sotto canestro, sempre battuta da Erden ed Aldemir, che quando raramente sbagliano ottengono seconde e terze chance grazie ad i rimbalzi offensivi (a fine gara saranno 21 per i turchi, contro i 22 dell’Italia, in pratica ogni due tiri i nostri avversari hanno modo di recuperare il pallone). Nonostante ciò si arriva all’ultima frazione con l’Italia tornata pesantemente in partita (66-61). La partita si fa tesa, la posta in palio è alta, iniziare con una W il girone della morte di questo europeo è fondamentale, nervi tesi in particolare tra Erden e Gallinari, che devono essere separati dagli arbitri. Il Gallo non si intimidisce, sfonda la barriera dei 30 punti ed arriviamo all’ultimo minuto sotto di un solo punto (84-85), grazie alla tripla di Belinelli. La Turchia allora si aggrappa alla sua super star, Ilyasova, che completa un gioco da tre punti segnando subendo il fallo (quinto per Hackett costretto ad uscire) e segnando il tiro libero, Pianigiani lascia il quintetto piccolo che meglio stava funzionando contro la Turchia, entra Aradori, che fa subito un assist per Datome che deve solo appoggiare (86-88) e 34 secondi sul cronometro. La Turchia tiene palla in mano, la difesa si chiude bene, Dixon prova un tiro forzatissimo che non scheggia nemmeno il ferro, infrazioni dei 24 secondi e palla all’Italia, sotto di 2 a 7 secondi dal termine. Il coach italiano chiama timeout, disegna uno schema, non sapremo mai se per un tiro da tre o da due perché la vecchia volpe Ataman fa commettere fallo ai suoi, Gallinari va in lunetta con la Turchia che avrebbe poi avuto l’ultimo e decisivo tiro. Gallinari fino a quel momento ha il 100% ai liberi con un 13/13, l’ala dei Nuggets segna il primo libero, ma incredibilmente sbaglia il secondo, primo errore dalla lunetta, ma pesantissimo per l’Italia. La Turchia prende il rimbalzo e Datome commette fallo su Erden, giocatore con il 50% dalla lunetta fino a quel momento 5/10, il turco mantiene la sua media segna il primo e sbaglia il secondo, con 6 secondi sul cronometro Datome recupera il rimbalzo e serve Belinelli che però ha difficoltà nel controllo di palla e spara all’ultimo secondo una tripla da centrocampo, la preghiera dell’Italia non è accolta, solo tabellone.

Sconfitta pesante che sottolinea i difetti dell’Italia, troppo debole sotto canestro e spesso in difficoltà ad entrare con la giusta mentalità in partita dal primo minuto. E’ solo la prima partita non è il caso di essere allarmisti, ma in questo girone oltre a qualificarsi, sarebbe utile non essere gli ultimi del gruppo a farlo per evitare un ottavo di finale probabilmente contro la Francia. Oggi a meno di 24 ore, contro l’Islanda, coriacea ieri sera contro la Germania l’Italia ha un solo risultato,  poi dopo un giorno di pausa arriveranno anche le squadre più forti del girone e lì dovremmo aspettarci di più da tutti, giocatori e coach.

di Francesco De Felice

Italia vs Turchia

 

 

 

 

 

 

 

Turchia vs Italia

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