Libri – E se oggi leggessi un fantasy? 5 libri consigliati da Mediapolitika

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di Arianna Catti De Gasperi

Se foste appassionati di genere fantasy quali sarebbero i vostri titoli ed autori preferiti?

Dando uno sguardo online tra le preferenze dei lettori e dall’esperienza personale di una “mangiatrice” di questo genere, ecco i  5 libri che vi suggerisco caldamente di leggere:

Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli

Ovviamente in pole position c’è uno dei romanzi, anzi due, più famosi degli ultimi cent’anni. Ovviamente parliamo di Lo Hobbit scritto da J. R. R. Tolkien del 1937. Questo libro è indivisibile e imprescindibile dalla successiva saga de Il Signore degli anelli – uscito nel 1954 – per cui poniamo entrambi in prima posizione.

Lo Hobbit è stato pubblicato per la prima volta nel 1937, ed è a tutti gli effetti il primo capitolo del Signore degli Anelli (o prequel come verrebbe chiamato oggi), uno dei massimi cicli narrativi del XX secolo. In breve narra della storia di Bilbo Baggings, un Hobbit per l’appunto, la cui placida esistenza viene turbata quando il mago Gandalf e 13 nani si presentano alla sua porta e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito dal drago Smaug. Bilbo, riluttante, si imbarca nell’impresa, inconsapevole che lungo il cammino s’imbatterà in una strana creatura di nome Gollum.

Il Signore degli anelli è un romanzo di altissimo livello, ricco di dettagli di un mondo immaginario in cui tutti i lettori vorrebbero vivere. Considerato il romanzo fantasy per eccezione, narra la storia di come bene e male si affrontano nelle diverse realtà e vite di nani, orchi, elfi, hobbit, stregoni ed umani. Ovviamente alla fine sono sempre i buoni a prevalere, ma per arrivarci i nostri eroi ed anti-eroi dovranno passare attraverso lotte e storie strabilianti.

Per chi dice di aver visto i film e quindi pretende di conoscere la storia, deve assolutamente fare un giro tra le pagine di questo libro e gustarsi capitoli non rappresentati sul grande schermo – come tutta la parte finale di questo volume.

Il Mondo Emerso

Un altro libro che mi sento di suggerire, anche se non tutti saranno del mio stesso parere, è il Mondo Emerso dell’autrice nostrana, Licia Troisi. Molti non lo giudicano un bel fantasy, ma secondo me è bene dare innanzitutto merito a un’italiana che scrive questo genere e secondo poi, ci vuole sicuramente tantissima fantasia per poter anche solo immaginare di scrivere ben sei libri di questo tipo.

Il Mondo Emerso si divide in 3 volumi principali: Cronache del Mondo Emerso, Le guerre del Mondo Emerso (ambientato quarant’anni dopo le “Cronache”) e Le leggende del Mondo Emerso (ambientato cinquant’anni dopo le “Guerre”). Il primo volume di questa saga è uscito ben 10 anni fa e l’ultimo quattro anni fa.

Ogni ciclo ha una storia a sé stante, anche se tutti si rifanno alla storia del primo. L’autrice, molto giovane dato che è nata solo nel 1980, si rifà sicuramente ai suoi predecessori per quanto riguarda personaggi e ambientazione dei suoi libri – sempre parliamo di elfi, gnomi, umani e stregoni – ma non per questo i suoi volumi sono di una meno piacevole lettura.

P.s.: Licia Troisi ha scritto anche altri volumi, come Nashira e I dannati di Malva, che meritano una lettura approfondita.

Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco

George R.R. Martin può essere decisamente definito un maestro e innovatore del genere fantasy. Mentre, infatti, molti dei suoi colleghi narrano di mondi immaginari e popolazioni fantasiose, tutto nei suoi volumi (12 fino ad ora) richiama ad un’epoca medievale che in qualche modo assomiglia alla nostra. Vero è che ci sono personaggi con strani poteri, ma nei libri di Martin viene sottolineata molto più la loro umanità delle loro capacità paranormali. Le guerre sono ancora combattute con spade di ferro, navi e sotterfugi, piuttosto che con sortilegi e spade dotate di super-poteri.

Uscito per la prima volta nel 1996, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, narra di una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, dove sta per esplodere un immane conflitto. Intrighi e rivalità, guerre e omicidi, amori e tradimenti, presagi e magie si intrecciano.

Da notare che la HBO ne ha fatto anche una serie, molto ben fatta per carità, ma come sempre è meglio prima leggere il libro e poi vedere la televisione…

La Ruota del Tempo

Questa serie di romanzi fantasy è stata creata e scritta da Robert Jordan in più di 20 anni. Per leggere questi libri dovrete essere pronti ad una trama complessa, vite che si intrecciano e personaggi le cui relazioni sono decisamente simili alla vita reale.

Ovviamente è una delle serie migliori mai scritte, tant’è che i volumi dall’ottavo al quattordicesimo hanno tutti raggiunto la prima posizione nella New York Times bestseller list, mentre molti dei libri precedenti della serie erano comparsi in posizioni più basse della classifica.

Purtroppo o per fortuna, in seguito alla morte dell’autore, nel 2007, la moglie dell’autore –  Harriet McDougal – e la casa editrice, hanno affidato il completamento dell’ultimo libro allo scrittore Brandon Sanderson, proprio per volontà di Jordan stesso.

La trama parte dalla creazione della Ruota del Tempo, attraverso la quale il Creatore  intesse il Disegno delle Ere utilizzando le vite degli uomini come suoi fili.  La Ruota ha sette raggi, ognuno dei quali rappresenta un’epoca, e la ruota viene fatta girare dall’Unico Potere o la Vera Fonte, la forza motrice dell’Universo. L’Unico Potere si divide in due metà, una maschile e una femminile che operano in opposizione una con l’altra e all’unisono per far girare la Ruota. All’inizio dei tempi il Creatore imprigionò Shai’tan una entità potente, malvagia, nata assieme alla creazione, per tenerlo lontano dalla Ruota. Ma  – come tutti i cattivi che si rispettino – Shai’tan il Tenebroso trovò il modo per interferire con il mondo tentando di conquistarlo. Per contrastare questa minaccia, la Ruota provocò perciò la nascita periodica del cosiddetto Drago, campione della Luce, fortissimo ta’veren e incantatore di immensa potenza. A causa della natura ciclica della Ruota del Tempo, non ci può essere una vittoria definitiva per le forze della Luce o della Tenebra, perciò l’unica vera possibilità di vittoria che resta a Shai’tan è quella di riuscire a rompere il ciclo della Ruota, provocando l’annichilimento dell’universo.

Il finale e il resto della storia lo lascio a voi da leggere o immaginare.

La Via dei Re

Per essere scelto da Jordan per completare il suoi maestoso lavoro, anche Brandon Sanderson non deve essere niente male. Infatti, oltre alle battute finali della Ruota del Tempo, quest’autore si è dilettato con una propria saga: La Via dei Re.

Questo volume appartiene, in realtà, alla più estesa Cronache della Folgoluce, sebbene i capitoli successivi debbano ancora uscire. Il primo romanzo della saga, infatti, è stato pubblicato nel 2010 e da allora i molti fan di Sanderson stanno aspettando che il secondo volume appaia sugli scaffali delle librerie.

L’autore ha parlato di altri nove libri da qui al 2024, anche se con il tempo che ci sta mettendo a scrivere il secondo è più probabile che per la fine di questa serie dovremmo aspettare il 2050.

In maniera molto simile e allo stesso tempo diversa dalla saga di George R. R. Martin, questo volume narra dal punto di vista di diversi personaggi, anche se a differenza de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco il protagonista è uno solo.

Il libro si apre con un preludio in cui, con il punto di vista di Kalak, viene mostrato cosa succede alla fine di quella che sarà nota al mondo come l’Ultima Desolazione, l’ultimo attacco dei Nichiliferi contro i regni degli uomini. L’Araldo cerca i suoi nove compagni ma trova ad aspettarlo solamente Jezrien intorno ad un cerchio di sette spade nel luogo che i Dieci prima della battaglia avevano scelto come punto di ritrovo. Dopo averlo raggiunto Kalak con vergogna rivela di non voler tornare, che non è in grado di farlo. Nessuno dei due menziona a quale posto si riferiscano, limitandosi ad accennare ad un luogo di sofferenze a cui tutti gli Araldi devono tornare alla fine delle Desolazioni siano essi caduti in battaglia o sopravvissuti. Jezrien rassicura Kalak dicendo che lui è stato scelto che non c’è bisogno di tornare e che hanno deciso di abbandonare il Giuripatto: basterà lasciare la propria Lama in quel cerchio di pietre. Davanti ai dubbi del suo compagno, Jezrien afferma che accettare quel fardello è stata una loro scelta e che quindi possono scegliere di disfarsene e comunque, secondo Ishar, uno degli Araldi, finché uno dei Dieci rimane legato al Giuripatto esso non potrà venir meno e che comunque l’umanità può contare sui Radiosi, cavalieri armati con le mitiche Stratolame e Stratopiastre addestrati per servire loro. Così anche Jezrien e Kalak abbandonano le loro Lame e il loro compagno Talenel, l’unico che è caduto in combattimento e che quindi stato costretto a tornare. Al preludio segue un prologo dove viene narrato l’omicidio di Re Gavilar Kholin, Re di Alethkar, per mano di Szeth-figlio-figlio-Vallano, un misterioso membro del popolo shin che viene assoldato dal popolo dei Parshendi per assassinare il monarca alethi durante la cerimonia di alleanza tra di essi e Alethkar. La morte di Re Gavilar scatena la guerra tra Parshendi e Alethi sulle Pianure Infrante. Questo conflitto fa da sfondo alle azioni dei personaggi.

Uno dei volumi più complicati da leggere a mio parare – già l’avrete capito dalla sinossi – il libro si compone di un preludio, un prologo, settantacinque capitoli, un epilogo e tre interludi con tre capitoli ciascuno. I personaggi con punti di vista sono ben quindici.

 

Ora non resta che scegliere il vostro e che facciate una buona lettura.

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