Dieci consigli per non sbagliare mentre si fa la spesa

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supermarket5-1024x768Le statistiche ci raccontano di un’Italia in difficoltà. E di un italiano medio sempre più attendo a tutto. Perché, presto detto, si fa sempre più fatica ad arrivare a fine mese. In questo quadro, chiaramente, si risparmia dove si può. Tra bollette, tasse, mutui, benzina, assicurazioni, bolli e rate varie risulta piuttosto difficile barcamenarsi. Anche perché, qui, non si fa sconti proprio a nessuno.

In molti, perciò, tirano la cinghia da altre parti. E da dove si inizia? Ovvio. Dal supermercato e dalla spesa alimentare. Anche perché “non di solo pane vive l’uomo”. Ma, poi, arrivati alla cassa, quando la cassiera tira il conto, il 99% delle volte, la domanda sorge spontanea: “ma come ho fatto a spendere così tanto?”

Così, occorre aguzzare un bel po’ la vista. E non basta evitare i piccoli negozi. Dove voci popolari vogliono si spenda di più. A prescindere, infatti, dalla grandezza del punto vendita e dalla catena di cui fa parte, a ben guardare, ci si rende presto conto di una serie “di vizietti” ai quali l’ignaro acquirente resta spesso vittima.

Eccovi, perciò, un veloce decalogo, salva portafoglio:

1. Attenti alle maxi-spesa, formula weekend: spesso ci si ritrova a fare la spesa di tutta la settimana il sabato o la domenica. Più cose si comprano insieme, più il rischio di non avere la percezione della spesa totale che si sta facendo, aumenta. Tra l’altro, quando si vedono tanti prodotti tutti insieme, le cifre si accavallano mentalmente. E a causa della nostra memoria selettiva, risulta impossibile ricordare i prezzi visti su tutti i tagliandini. I supermercati giocano su questo. Voi non ricordate. E loro guadagnano. Cercate, perciò, di dividere almeno in due soluzioni la spesa. Sarà un po’ più semplice.

2. Attenti alle tempistiche indicate negli sconti: spesso momentanei. Durano al massimo una settimana o dieci giorni. Poi, i tagliandini, casualmente, non vengono rimossi. E così si finisce per comprare ad un prezzo diverso da quello che leggiamo.

3. Attenti alle promo: spesso i prodotti nuovi vengono posti sugli scaffali, ben evidenziati da tagliandini di colore diverso. E con un prezzo che sembra inferiore agli altri prodotti già noti. In realtà, qualche tempo più tardi, troverete lo stesso identico prodotto allo stesso identico prezzo al quale lo avete acquistato. Perciò, se vi serve veramente quel prodotto o volete provarlo in quanto nuovo, bene. Altrimenti, non lasciatevi ingolosire.

4. Attenti alle carte fedeltà: spesso e volentieri, con la scusa della fidelizzazione del cliente, se voi non avete la carta fedeltà di quel certo negozio, finirete per pagare un prezzo diverso di un certo prodotto, rispetto a quello che avete visto sullo scaffale. In questi casi, nessuna paura: sorridete a chi è dietro di voi e chiedetegli di passare la sua carta. Voi avrete il prezzo visto e l’altro i punti. Felici entrambi.

5. Attenti alle offerte, soprattutto, nel reparto frutta e verdura: Spesso l’offerta equivale ad un prodotto non poi così fresco. Già in vendita da alcuni giorni, ma che, per diecimila motivi diversi, non si smercia. In questi casi, il prezzo viene abbassato. E l’acquirente, visto il prezzo che sembra ottimo, rischia sempre di comprarne di più di quanto se ne riesce, poi, effettivamente, ad usare. E in brevissimo tempo andrà tutto a male. Perciò: comprare una offerta in questo reparto, ma con moderazione.

6. Attenti ai 3×2: Spesso le date di scadenza sono a cortissimo raggio. 2-3 giorni. A volte sono persino il giorno stesso. Perciò, vale la regola: leggere sempre le scadenze, prima di comprare e usare subito. E, semmai, farsi una lista mentale dei prodotti comprarti in scadenza e usarli in ordine cronologico.

7. Attenti alle imitazioni: siamo in Italia. I nostri prodotti fanno gola a tutto il mondo. Ma la qualità si paga. Se vedete un marchio ad un prezzo stracciato, fate la massima attenzione. Leggete bene la composizione e la provenienza. Spesso e volentieri è tutto eccetto quello che pensate di star comprando.

8. Attenti ai centesimi dei prodotti: 1,2,3 alle casse si arrotondano a 5. Stessa cosa per 6, 7, 8, 9. Sembra che i “bronzini” non contano. Ma anche quelli sono soldi. Altrimenti perché la zecca li conierebbe?!

9. Attenti a portarvi le sportine da casa: le commesse vi chiederanno sempre se avete le buste e se non vogliate le faccia lei per voi. In realtà, lei userà quelle piccole, nelle quali non sta nulla, e le riempirà per metà, con la scusa che si rompono, perché ecologiche. E anche queste buste andranno, comunque, pagate, come tutto il resto. Se una volta non avete la vostra busta, non fa nulla. Ma considerate che ci sono negozi che le fanno pagare anche 0,20 centesimi l’una.

10. Attenti allo scontrino fiscale: occhi apertissimi appena usciti dal supermercato. Rileggere sempre lo scontrino con moltissima cura. E se il conto mentale che vi eravate fatti prima di andare alle casse non vi torna proprio, rileggete il tutto più di una volta. Trovato “il problema” rientrate nel negozio. Con educazione presentate le vostre rimostranze. Non fatevi prendere dalla pigrizia o dalla fretta. Magari non lo saprete mai, ma qualche cliente dopo di voi, potrebbe risultare agevolato dalla vostra segnalazione di una discrepanza.

E alla fine di tutto questo, se vi va ancora, buon appetito!

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