NHL. Chicago Blackhawks di nuovo campioni, dopo la solita serie spettacolare
Termina l’ennesima logorante stagione in NHL, iniziata l’otto ottobre e terminata proprio ieri. L’epilogo in pieno stile sport americano è stato tra la vincente della Eastern Conference (Tampa Bay Lightning) e quella della Western Conference (Chicago Blackhawks). Entrambe non avevano vinto la loro Divison, i Floridan erano finiti secondi, dietro ai Montreal Canadiens e terzi nella classifica generale di Conference. Gli Illinoisian invece furono terzi nella loro Division, dietro a St. Louis Blues e Nashville Predators e quarti nella classifica generale di Conference. Dopo un lungo cammino i Lightning battendo in finale di Conference la migliore squadra per classifica ad East, i New York Rangers ed i Blackhawks battendo i migliori ad ovest, gli Anaheim Ducks il 4 Giugno si è disputata gara 1 all’Amalie Arena di Tampa. Continua la tradizione sfavorevole delle canadesi, che non arrivano in finale dal 2011 e non vincono dal 1993.
Gara 1- I padroni di casa sono passati in vantaggio nel primo periodo con Killorn. Sembravano in grado di controllare il match. poi un blackout durante il terzo periodo ha permesso ai Blackhawks di rovesciare il fattore campo. Chicago infatti, proprio mentre Tampa pregustava il vantaggio nella serie rovesciava il risultato con Teravainen al tredicesimo del secondo quarto e con Vermette, innescato sempre dal finlandese.
Gara 2- In gara 2 i Tampa Bay Lightning si sono rifatti. Vincendo per 4-3 una partita in cui comunque sembravano atleticamente essere superiori ai Blackhawks, curioso come a metà terzo periodo, per circa quattro minuti il portiere Ben Bishop sia uscito, per motivi ancora non del tutto chiariti ed al suo posto sia entrato il giovane Andrei Vasilevskiy, che nonostante i soli 20 anni di età non si è fatto intimorire e non ha permesso il goal del pari a Chicago che in quei concitati minuti stava attaccando con una certa costanza.
Gara 3- Per gara 3 ci si è spostati allo United Center di Chicago. Tampa Bay ha confermato la sua miglior freschezza fisica e nonostante ad inizio terzo periodo si trovasse sotto 2-1 è riuscita a vincere e riprendersi il fattore campo, andando in goal con Palat, abile a sfruttare la poca reattività del portiere avversario, e Paquette. Da vedere e rivedere il primo goal di questa partita, messo a segno da Callhan, una sassata su cui nulla ha potuto Crawford.
Gara 4- Nella seconda sfida in casa, Chicago sa che non può sbagliare, nonostante ciò un certo pessimismo si diffonde tra i tifosi dei Blackhawks, quando nel secondo periodo Sharp in contropiede, da solo davanti al portiere colpisce il palo. Fortunatamente per i tifosi di Chicago, non c’è neanche troppo tempo per rammaricarsi, poiché qualche minuto dopo è capitan Toews a bucare Bishop. Il vantaggio non regge molto, i Lightning sono in forma, ma meno delle scorse partite, tuttavia il mattatore di gara 1 Killorn è bravo a sfruttare un errore di posizione di Crawford, che non copre bene il palo più vicino. Il goal vittoria lo fa Saad per i padroni di casa, che ora hanno da disputare un decisivo incontro fuori casa.
Gara 5- In gara 5 a Tampa l’eroe è il portiere di Chicago Crawford, che diventa un muro invalicabile. Lo stesso non si può dire del suo dirimpettaio Bishop, che in un uscita scriteriata si scontra con il suo compagno Hedman. Con i due avversari a terra è facilissimo per Toews segnare in una porta ormai sguarnita. I Lightning però con molto orgoglio, recuperano, ma l’1-1 (segnato da un Fippula grandioso in tutta la serie), regge solo fino ad inizio terzo periodo, dove i Blackhawks trovano il goal vittoria di Vermette.
Gara 6- Dopo 77 anni Chicago ha l’occasione di alzare al cielo la Stanley Cup davanti al proprio pubblico e ciò è esattamente quello che avviene. Troppo stanca psicologicamente Tampa, i Blackhawks invece volano sulle ali dell’entusiasmo. Vincono 2-0 grazie ai goals di Keith a fine secondo periodo e di Kane a fine terzo, quando i Lightning sono tutti avanti alla ricerca del pareggio.
Due anni dopo ancora Chicago sul tetto dell’hockey Nord Americano, vittoria meritata ai punti, per essere rimasti sempre sul pezzo durante tutta la serie. Torna quindi alla vittoria una squadra delle original six, le sei franchigie che diedero vita nel lontano 1942 alla NHL. Per i Lightning è un’occasione davvero buttata, in tanti, dopo gara 3 li vedevano favoriti.
MVP dei playoff: Duncan Keith
Il difensore canadese e dei Chicago Blackhawks vince il premio di miglior giocatore dei playoff, con 21 punti, frutto di tre reti e 18 assist.
di Francesco De Felice