Molte strade, un solo cammino verso Santiago de Compostela

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santiagoPasso dopo passo, mente e corpo concentrati sul cammino: la meta è secondaria. Zaino in spalla, scarponi ai piedi e sulla testa un manto di stelle o pioggia pungente. Il nord della Spagna è attraversato da secoli da pellegrini che intraprendono un percorso lungo oltre 800 chilometri e inestimabilmente profondo perché vissuto nei moti più reconditi dell’interiorità. Il Cammino di Santiago tocca le corde nascoste dell’anima e le fa vibrare mentre il sole brucia la pelle, inaridisce la terra. O almeno questo è quanto si narra di un’esperienza che chi l’ha vissuta fatica a descrivere, tanto è intensa. È una sfida per il fisico, che deve sostenere prove difficili e imprevisti. Ma è soprattutto un viaggio dentro di sé, alla ricerca di una crescita interiore e spirituale.

Il percorso si snoda dai Pirenei fino ai limiti estremi della Galizia, per giungere alla città di Santiago de Compostela, situata su una collina a meno di 40 km dalla costa occidentale della Galizia. Qui si trova la Cattedrale con le reliquie di San Giacomo, apostolo di Cristo e patrono della Spagna. Una volta arrivati alla meta, i pellegrini sono soliti adagiare la mano destra alla base della colonna con l’effige del santo, in gesto di devozione. Quando il 25 giugno, festa di San Giacomo, cade di domenica, l’anno viene detto “santo” e “compostellano”.
I mezzi con cui percorrere il Cammino sono svariati: a piedi, a cavallo, in bicicletta o in auto. Il percorso coincide a volte con strade nazionali e provinciali, altre volte con i terreni impervi e accidentati dei sentieri immersi nella natura. Trovare alloggio non è difficile, molte sono le locande e i conventi che offrono ospitalità lungo la via, come ad esempio il monastero di Samos, sulle montagne galiziane, o quello di Roncisvalle, sui Pirenei navarresi. Fu a Roncisvalle che nel 778 i Baschi tesero il leggendario agguato alla retroguardia dell’esercito di Carlo Magno, durante il quale restò ucciso il paladino Orlando.

Per arrivare a Santiago de Compostela si possono scegliere diversi percorsi. Qualunque esso sia, le città e i paesi che si incontrano lungo la via valgono una sosta. Bilbao, Burgos, Lugo, La Coruña, Pamplona, con la tradizionale festa di San Firmino del 7 luglio, sono solo alcune tappe possibili.
L’itinerario più conosciuto per raggiungere la città di San Giacomo è il Cammino Francese. Inizia sui Pirenei e procede lungo due varianti che coincidono con altrettanti punti di accesso. Un punto è Roncisvalle, in Navarra, e vi confluiscono le tre vie europee che arrivano da Parigi, da Vezelay e da Le Puy. L’altro punto di ingresso è Somport, in Aragona, nei pressi di Jaca. Proviene dall’est e passa per le città francesi di Arles e Tolosa. I due percorsi si unificano a Puente la Reina, un piccolo centro con case di mattoni scuri e un ponte medievale sulle acque dell’Arga. Il paese fu edificato per ordine di Maria la Grande, regina di Navarra, al fine di agevolare il passaggio dei pellegrini. L’itinerario prosegue poi verso la Galizia, attraversando i territori di La Rioja e Castiglia e León. Nelle terre della Rioja sorge un altro luogo in cui è interessante fermarsi. È Santo Domingo de la Calzada, con la sua bella cattedrale gotica e il campanile barocco. Leòn è senz’altro una tappa importante del cammino. La Catedral de Santa María de Regla è probabilmente la più alta espressione del gotico in Spagna.
C’è poi un’altra opzione per raggiungere la città del santo apostolo, ovvero il Cammino del Nord, che si articola lungo la costa, tra le montagne e il mar Cantabrico. Arrivati a Oviedo si può decidere di seguire il Cammino del Nord o il Cammino Primitivo. Quest’ultimo ricalca il percorso seguito da re Alfonso II il Casto nel IX secolo per visitare la tomba di San Giacomo, che venne scoperta durante il suo regno. Si parte quindi da Oviedo, si attraversano le Asturie e ci si collega poi all’Itinerario Francese a Palas de Rei.

In un modo o nell’altro, nelle più svariate condizioni e con i mezzi preferiti si arriva alla tappa finale: Santiago de Compostela. Per alcuni il termine “Compostela” significa “ben composta, ordinata”. Secondo altri l’etimologia risale al cimitero cristiano che, nel lontano passato, esisteva laddove ora sorge la città. I più si rifanno alla storia del ritrovamento del santo. Si narra che era il IX secolo quando, su un altipiano della Galizia, iniziarono ad accadere strani avvenimenti. Durante la notte le stelle del cielo sembravano riflettersi nelle pozze della torba e formare come un lucente campo di stelle. In quel luccichio un anziano eremita di nome Pelagio scoprì un sepolcro di pietra con una bara d’argento al cui interno erano i resti di un uomo, poi identificati come le spoglie di San Giacomo. In breve tempo si diffuse la notizia e così la devozione della gente, che iniziò ad accorrere da diverse parti per rendere omaggio alla salma. Fu, quindi, su quel “campo di stelle” che sorse una piccola chiesa per custodire le spoglie, sostituita poi da una grande basilica intorno alla quale fu edificata la città di Santiago de Compostela.

(di Laura Guadalupi)

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