Omicidio Gray, Baltimora: i sei agenti liberi su cauzione

0 0
Read Time2 Minute, 39 Second

681803_1280x720Freddie Gray è stato ucciso. A dirlo è il procuratore del Maryland: Marlylin Mosby, 35 anni, afroamericana, è uno fra i più giovani procuratori statunistensi.

L’arresto di Freddie Gray, afroamericano di 25 anni, risale allo scorso 12 aprile. La morte è databile circa sei giorni dopo, come conclusione di una settimana di coma. Sul letto d’ospedale ci era finito per una lesione spinale, contratta quando già si trovava sotto custodia dei sei agenti responsabili del suo arresto, causata da un forte impatto, dall’urto del suo corpo contro il camioncino sul quale veniva trasportato verso la sua cella. Che non ha mai visto. Secondo indiscrezioni provenienti dalla rete televisiva ABC7, il colpo fatale per Gray pare essere stato quello violentissimo dato con il capo, che ha causato la frattura dell’osso del collo, ferita che combacerebbe con un preciso punto interno al veicolo in questione, dove comparirebbe un bullone sporgente.

La chiamano la tortura del furgone: ammanettato e spesso bendato, l’arrestato viene chiuso nel retro di un furgone di polizia, da quel momento la guida con cui viene condotto il mezzo diventa spericolata, si cerca di infilare il più alto numero di curve improvvise, brusche frenate, dossi e buche in cui far sobbalzare il più possibile il veicolo. Le lesioni a cui può andare incontro il malcapitato di turno sono facilmente immaginabili, una serie infinita di incidenti provocati che non lordano direttamente di sangue le mani degli agenti e che rendono più complicata l’attribuzione delle responsabilità.

Ma non questa volta. La procuratrice di Stato Marilyn Mosby, che solo nella giornata del 30 aprile ha ricevuto i risultati dell’indagine, imputa ai sei agenti diversi reati, tra cui “omicidio crudele”. Ma tutti sono stati rilasciati su cauzione. Secondo il “Baltimore Sun” Ceaser Goodson jr, William Porter, Brian Rice e Alicia White, i quattro a venir giudicati per le accuse più gravi, avrebbero pagato una somma pari a 350.000 dollari, mentre la cauzione di Edward Nero e Garret Miller ammonterebbe a circa 100.000 dollari in meno. Sono liberi, anche se sospesi dal servizio.

Ora si attendono gli sviluppi del procedimento giudiziario, il precedente a cui far riferimento è quello di Ferguson nel Missouri, (9 agosto 2014), il primo della serie di omicidi di afroamericani da parte della polizia statunitense, che da circa un anno sta infiammando le cronache a stelle e strisce. In quel caso il grand jury decise di non processare i poliziotti.

E allora a Baltimora scatta il coprifuoco. Dopo le 22 si deve restare in casa. Ma le proteste non si fermano e gli scontri e i disordini neppure. La rivendicazione di giustizia per Gray si perde nelle notti di guerriglia urbana. Una mamma che corre con violenza a cercare di riportare suo figlio a casa, diviene il simbolo di quanti vogliono la verità ma non altre morti. Ma i festeggiamenti per la decisione del procuratore Mosby fanno riversare di nuovo la gente di Baltimora per le strade e stavolta gli arresti sono più di cinquanta.

Freddie è morto come tanti prima di lui. È stato ucciso. Staremo a vedere se questa volta il grand jury porterà di nuovo la gente di Baltimora a festeggiare per le strade.

(di Azzura Petrungaro)

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleppy
Sleppy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *