Basket. La Virtus Roma riparte dall’Eurocup: battuto Nancy 84-79

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EuroCup Virtus Roma
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Saper trarre i corretti insegnamenti dagli errori commessi. Si può riassumere così la seconda vittoria di fila della Virtus Roma in Eurocup: contro i francesi del Nancy, in una gara punto a punto fino alla sirena, stavolta Roma non ha staccato la spina nel finale, come fece pochi giorni fa a Venezia in campionato, anzi ha concluso in crescendo e vinto con merito un match sempre sul filo dell’equilibrio, 84-79 il punteggio finale per i capitolini.

Coach Dalmonte parte nuovamente con Triche in cabina di regia, anche per dare un po’ più di stazza e sostanza allo starting-five: dall’altra parte, infatti, tra Sy (taglia da giocatore NBA), Gladyr e Krupalija, il Nancy dispone di elementi con tanti chili e centimetri sul perimetro, senza scordare Falker e Pietrus sotto le plance. Roma inizialmente paga il gioco dentro-fuori dei francesi, che, in modo sistematico, fanno partire (quasi) tutte le loro azioni dalla posizione di post basso, per poi attaccare uno-contro-uno o, in caso di raddoppio, riaprire sul perimetro per affidarsi ai tiri da fuori di Adams e del cecchino Gladyr. Chi accusa particolarmente la strategia transalpina è Jordan Morgan, il quale, con due falli commessi nel giro di un minuto, esce totalmente dalla partita  per non rientrarci più. Dopo il parziale di 8-0 subìto in un amen, la Virtus prende le contromisure sia in difesa, grazie alla straordinaria intensità di Jones e Sandri, ed in attacco, con il pick-and-roll tra Triche e Jones che funziona alla perfezione. Anche con l’aiuto di qualche canestro in contropiede e senza difesa schierata, Roma annulla lo svantaggio, chiudendo il quarto 18 pari.

Il secondo quarto si apre con uno splendido attacco che, da sinistra a destra, porta D’Ercole a segnare una facile tripla dall’angolo, seguito da un recupero più fallo antisportivo subìto da un gasatissimo De Zeeuw. Nonostante buone esecuzioni nella metà-campo offensiva, i giallorossi non riescono a scavare il solco, lasciando troppo spazio al jumper dalla media del playmaker-scorer Adams e trovando difficoltà nel limitare le doppie uscite a liberare uno straordinario sharp-shooter come Gladyr (20 punti alla fine per lui). Avanti anche di nove punti (42-33), Roma spreca il vantaggio accumulato con un’ingenuità di Bobby Jones, che prende un fallo tecnico (ci risiamo!) francamente evitabile. Nancy così ha anche a disposizione il possesso finale che Adams non fallisce, riportando i suoi all’intervallo lungo sotto solo di quattro lunghezze (42-38).

Il terzo quarto è di proprietà di Kyle Gibson. L’ex Pistoia, abbastanza impalpabile fino a quel momento, infila 12 dei suoi 19 punti totali nel giro di pochi possessi, mettendo in mostra tutto il suo notevole bagaglio offensivo: fantastico il canestro in allontanamento che porta la Virtus avanti di nove punti (59-50). Ma Roma ha il difetto, che Dalmonte ha sottolineato nel post-partita, di far evaporare vantaggi sostanziosi in pochi secondi, dopo aver costruito con fatica il gap a favore. Gli ospiti, con un Sy particolarmente ispirato, mettono a segno un 10-0 chiuso solamente da cinque punti consecutivi di Stipcevic (64 pari a fine terzo quarto). Nell’ultima frazione, De Zeeuw e Tricheinterpretano il ruolo di “eroi della serata”: il belga, oltre a segnare metà dei suoi 16 punti nel quarto decisivo, regala al PalaTiziano il play of the game, una stoppata su Adams con successivo canestro in contropiede che sposta l’inerzia dalla parte dei ragazzi di Dalmonte; Triche, dopo aver forzato una palla persa a Gladyr sulla linea di fondo, strappa il pallone dalle mani di Pietrus nel possesso difensivo cruciale del finale. Ejim in contropiede e Gibson dalla lunetta chiudono i giochi e Roma può festeggiare il primo posto in classifica in coabitazione con Siviglia, che sarà proprio il prossimo avversario nella sfida al vertice di mercoledì prossimo.

La Statistica: l’MVP della serata, Maxime De Zeeuw ha chiuso con 16 punti (6/10 dal campo, 4/4 ai liberi), 6 rimbalzi, 5 falli subiti, 3 rubate, 1 stoppata per un totale di 24 di valutazione.Dalmonte ha detto di lui: “È un giocatore che “porta sempre a casa la prestazione”: quando gioca bene fa la differenza, quando gioca male comunque non fa danni”.

(di Emanuele Granelli) 

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