Calcio, scattata la Premier League: con un po’ di sofferenza si muovono le big

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Sono giunte finalmente ai nastri di partenza tutte le compagini del campionato più bello del mondo. E’ ripartita finalmente la Premier League, l’Nba del calcio mondiale, la competizione regina d’Europa.

C’è chi come Manchester City, Liverpool e Arsenal, ha ripreso la dove avevano lasciato novantatrè giorni fa, con una vittoria, seppur sofferta a modo proprio per ognuna delle tre. C’è chi ha saputo soffrire ancor di più ma ha portato in silenzio via tre punti come il Tottenham. Chi ha ripreso come aveva lasciato, ma ancora nel modo sbagliato, come il Manchester United, sconfitto in casa all’esordio di Van Gaal, in perfetto stile Moyes però, senza che nessun passo avanti sia stato ancora fatto. Chi invece ancora aspetta di poter iniziare questa stagione, come il Chelsea di Mourinho , impegnato nel battesimo del ritorno in Premier del Burnley nel Monday night.

Non ha deluso le aspettative il Manchester City, presentatosi non da favoritissimo in questa prima domenica di campionato, ma sempre da campione in carica. Dopo le tre sberle prese nel Community Shield dall’Arsenal, l’autostima sembrava un po’ calata, ma nonostante la grande partita fatta dal New Castle davanti al proprio pubblico, i Citizens sono riusciti a portare a compimento un’importante vittoria per due reti a zero, che li fa partire subito con il piede giusto in vista del big match del venticinque agosto contro il Liverpool. Reds che hanno fatto a loro volta molta fatica per aver ragione di uno smantellato Southampton. Non è bastato agli uomini di Rodgers aver tolto tre pedine importanti come Lovren, Lallana e Lamber ai Saints, per togliergli comunque il loro bel gioco e la loro intraprendenza. Southampton piegato soltanto nel finale dalla nuova coppia “S&S” dove Sterling ha sostituito nel duo “el pistolero” Suarez, emigrato in Spagna alla corte del Barcellona. L’Inglese ha aperto le marcature nel primo tempo e fornito l’assist al compagno di nazionale Sturridge per il definitivo due a uno a sbrigliare una partita difficilissima per i vice campioni d’Inghilterra, affrontati a viso aperto da un ottimo avversario.

Ci ha messo ancora di piùl’Arsenal ad avere ragione del sempre irriducibile Crystal Palace che nonostante manchi nella guida dal suo miracoloso manager dello scorso anno Tony Pulis, ha dimostrato subito di essersi meritato la salvezza. Gunners che hanno riagguantato il risultato dopo lo zero a uno iniziale di Hangeland, con Koscielny e Ramsey proprio nel finale di gara, regalandosi un inizio di campionato con i tre punti in tasca. Tre punti in tasca anche per l’altra squadra di Londra, il Tottenham che quest’anno si è presentato più a fari spenti e che sotto la guida di Pochettino ha saputo resistere in un derby molto acceso come quello con Iil West Ham e regalarsi il successo allo scadere.

Partenza a singhiozzo per l’Everton che vuole regalarsi un campionato da primissima fascia avendo confermato tutti i suoi big, ma che impatta però sul campo della neo promossa Leicester City con un bellissimo due a due. Il Giant Killing, lo scalpo della grande, riesce alla squadra che forse meno era accreditata in questa prima dell’anno. Lo Swansea rovina piani e festa all’esordio di Louis Van Gaal, regalando ai tifosi di Old Trafford l’ennesima giornata tragica che ormai si vede da quelle parti da un anno a questa parte. Per lo United, che è tornato ad ambire per posizioni importanti che merita, è subito doccia gelata, che dovrà far aprire gli occhi in chiave mercato ad una dirigenza che per adesso sembra essere troppo immobile.

Nel computo generale delle favorite e non, aspettando ovviamente il Chelsea dalle grandi possibilità e dai grandi proclami, chi non ha deluso assolutamente le aspettative, e non lo fa mai, è stata la Premier League. Come sempre chiunque abbia avuto anche un solo minimo contatto con questa realtà ne rimane affascinato, allo stesso modo di chi la conosce da tanto, di chi la racconta da tanto e di chi la ama da tanto. Questo campionato attrae sponsor, televisioni, i migliori giocatori del mondo, perché è un palcoscenico che regala brividi che poche altre competizioni sportive sanno fare. Siamo soltanto all’inizio e già c’è la voglia di arrivare al prossimo week end… che mondo sarebbe senza la Premier.

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