Unione Europea, Pa digitale: ISA2 un programma per eliminare le barriere elettroniche

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di Tiziano Aceti

Bandiera-Europa-620x465 La pubblica amministrazione molto spesso è vista dal cittadino  come un insieme di uffici e leggi che creano un sistema complesso,  fatto di procedure che hanno visto nel corso del tempo più una  revisione apparente che un ripensamento concreto dei loro  meccanismi.

Un problema quello della complessità e non solo, delle pubbliche  amministrazioni che ha visto operare l’Unione Europea in direzione  di un ammodernamento della amministrazioni pubbliche degli Stati  membri attraverso quei processi di cambiamento, innovazione ed  efficienza sempre più indispensabili per la pubblica amministrazione.

Modernizzare le amministrazioni pubbliche e erogare servizi digitali interoperabili sia in ambito nazionale che in quello europeo: questa la proposta adottata dalla Commissione europea. Il programma chiamato ISA2 ha origine dal precedente programma ISA – un programma per le soluzioni di interoperabilità della pubbliche amministrazioni europee – e che avrà come focus della sua azione quello dell’interazione transfrontaliera o intersettoriale tra le pubbliche amministrazioni europee.  Al termine dell’attuale programma ISA alla fine del 2015, prenderà avvio il programma ISA2 nel periodo che va dal 2016 al 2020 con una copertura finanziaria di 131 milioni di euro.

Un programma che mira ad agevolare il processo di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni degli Stati membri. In una recente relazione, EC eGovernment Report 2014, si mettono in evidenza i ritardi che la amministrazioni pubbliche hanno nei confronti di cittadini ed imprese in riferimento ad un più facile accesso ai servizi pubblici on line.

Il commissario Ue per le relazioni interistituzionali e l’amministrazione, Maroš Šefčovič ha affermato: “Gli Stati membri, pressati dalla recente crisi economica, stanno già riducendo i costi e gli oneri amministrativi, introducendo servizi digitali e migliorando i processi operativi. Tuttavia, dato che questi cambiamenti avvengono a livello di singoli servizi e senza interoperabilità tra settori e a livello europeo, molto spesso creano barriere elettroniche, generando frustrazione nelle imprese e nei cittadini, che perdono tempo e denaro” –aggiunge poi  Šefčovič – “anni di lavoro sull’interoperabilità, l’e-Government e i dati aperti hanno consentito di sviluppare piattaforme interoperabili che hanno le potenzialità per permettere l’erogazione di servizi pubblici con una velocità, un’efficienza e una qualità senza precedenti. Il programma ISA2, al centro dell’Agenda digitale europea, è la chiave che consentirà di liberare questo potenziale”.

 

 

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