In viaggio verso Brasile 2014. Il girone degli azzurri, Prandelli con il dubbio delle punte. Con Uruguay e Inghilterra non sarà facile
di Piergiorgio Frazzini
Torna la nostra rubrica “In viaggio verso Brasile 2014”. E’ il turno del Girone D, quello degli azzurri. La Nazionale in terra verdeoro se la vedrà con l’Uruguay di Cavani e Suarez, la solita temibile Inghilterra e la non irresistibile Costa Rica. Un raggruppamento molto difficile per gli azzurri, che fuori dalla prima fascia (fatale anche la vittoria “risicata” ottenuta in amichevole con San Marino per 4 a 0 che ha abbassato la media nel ranking) si giocheranno il passaggio del turno con altre due nazionali che vantano nella loro storia almeno un titolo mondiale.
QUI ITALIA – “Il nostro è il girone più difficile, ma sarà appassionante e stimolante”. Queste le parole del Ct azzurro, Cesare Prandelli, subito dopo il sorteggio. La Nazionale inizierà il suo percorso mondiale il 14 giugno a Manaus contro l’Inghilterra, ma se date e orari sono ormai certi, non si può dire la stessa cosa per i giocatori che vestiranno la maglia azzurra. I dubbi da sciogliere per Prandelli sono ancora tanti, e riguardano principalmente il reparto offensivo. Sicuro del posto in Brasile è Mario Balotelli, che seppur non abbia disputato una grande annata, sembra essere al centro del quadro tattico del tecnico di Orzinuovi. I restanti quattro/cinque posti se li giocano dunque i granata Cerci e Immobile, il solito Cassano, il lungodegente Pepito Rossi, Destro, Gilardino, e Osvaldo. Quest’ultimo dovrebbe partire dalla seconda fila vista la scarsa vena realizzativa avuta in questa stagione, mentre per gli ex U21 Destro e Immobile dovrebbe pesare positivamente l’impressionante senso del gol dimostrato con i rispettivi club. Con un piede già al Mondiale è invece l’esterno del Toro Alessio Cerci, che con le sue caratteristiche offre al Ct una soluzione tattica alternativa al 4-3-1-2 utilizzato in Confederations Cup la scorsa estate. Negli altri reparti le scelte di Prandelli sembrano più facilmente pronosticabili, e le novità dovrebbero essere la presenza dell’Italo-argentino Paletta in difesa, e del giovane Udinese Scuffet, come terzo portiere.
QUI URUGUAY – L’Albiceleste è stata sorteggiata nel girone D dalla prima fascia, si è classificata quarta all’ultima kermesse iridata, ed è sicuramente una delle formazioni più forti del panorama calcistico internazionale. La forza della squadra guidata dal “maestro” Oscar Tabarez è sicuramente l’attacco. Cavani e Suarez formano infatti una coppia fenomenale, capace solo in questa stagione di realizzare 65 reti in due con le rispettive maglie di PSG e Liverpool. L’Uruguay 2014 però non si basa solo sulle straordinarie qualità delle sue punte, ma anche su tanti altri giocatori che stanno facendo bene nel calcio europeo. Godin, Caceres, Rodriguez e Maxi Pereira sono solo alcuni nomi dei tanti giocatori che in questa stagione hanno fatto la fortuna dei propri club, con i quali hanno disputato stagioni a dir poco esaltante (vedi Atletico Madrid, Benfica, Juve). L’unico neo del 4-4-2 a cui si affida l’esperto selezionatore uruguajo e la coppia di centrocampisti centrali. Gargano, Arevalo e Diego Perez non sembrano infatti all’altezza dell’undici dell’Albiceleste, a cui sicuramente manca da anni un vero e proprio regista in grado di dettare i tempi alla squadra. L’Uruguay sarà quindi un avversario difficile, ma non insuperabile per l’Italia, che ha in Brasile ha già vinto con l’Albiceleste dodici mesi fa in Confederations Cup (4-5 c.d.r)
QUI INGHILTERRA – La formazione guidata da Hodgson arriva al mondiale dopo aver vinto con qualche difficoltà il proprio girone di qualificazione. I three lions vivono all’interno del loro spogliatoio un ricambio generazionale che ha portato nuova linfa ad una nazionale che da troppo tempo non soddisfa le aspettative dei tifosi inglesi, ma che non sembra esser sufficiente per giocare una Coppa del Mondo da protagonista. In difesa la coppia Smalling-Cahill sicuramente non da le stessa sicurezza degli ormai ex Ferdinand e Terry, ed anche il centrocampo non è più quello di una volta, con un Frankie Lampard in fase calante. L’attacco inglese sembra essere d’altro canto il nuovo punto di forza della nazionale più antica del mondo, dove ad affiancare la stella di Wayne Rooney troviamo gli astri nascenti del Liverpool delle meraviglie Sterling e Sturridge. Anche il modulo è cambiato, accantonato il 4-4-2, Hodgson sembra voler puntare su un più spregiudicato 4-3-3, che sembra esaltare le caratteristiche dei giocatori a disposizione del Ct, primo su tutti il capitano Steven Gerrard. Cuirosità: Uruguay e Italia sono insieme al Brasile le uniche squadre con cui gli inglesi hanno un saldo negativo negli scontri diretti.
QUI COSTA RICA – Il Costa Rica è sicuramente la squadra cuscinetto del girone D. La nazionale è alla sua 4^ partecipazione al mondiale, e nella sua storia è riuscita a superare il primo turno solo ad Italia ’90, quando fu eliminata agli ottavi. Tra le sue fila sono pochi i giocatori che militano in Europa, fatta eccezione infatti per Bryan Ruiz del PSV e Joel Campbell dell’Olympiacos, gli altri giocano tutti in Sud America. I due attaccanti sono sicuramente i punti di forza della formazione guidata dal colombiano Pinto, e il loro sogno è quello di emulare le gesta del loro connazionale Wanchope, che disputò un grande mondiale nel 2002 ed è ancora oggi il miglior cannoniere della storia dei Ticos.
Foto Cavani: Licenza Alcuni diritti riservati a calciostreaming
Foto Italia: by Cristiano Checchi, Mediapolitika
Foto Inghilterra: Licenza Alcuni diritti riservati a world_pictures77
Foto Bryan Ruiz: Licenza http://it.wikipedia.org/wiki/File:BryanRuiz.jpg