Serie A. Le ultime finali: Verona, Torino e Lazio in corsa per l’Europa, in fondo è gara a quattro

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Foto_Serie Adi Cristiano Checchi 

Ultime giornate di campionato e ultime occasioni. Per porre fine alla 35.ma giornata manca ancora una sfida, quella che ha arricchito di ulteriori veleni un campionato che anche quest’anno non ha risparmiato frecciate e discussioni tra Roma e Juventus. Manca Sassuolo-Juventus all’appello, ma tra sabato e domenica tanto altro è successo. Si lotta da per tutto, tranne che per la Champions. Si lotta per l’Europa League e discorso aperto ancora in fondo dove l’unico condannato ormai, anche senza l’ausilio della matematica, è il Catania. L’unica sfida che non ha visto incroci riguardanti Europa o salvezza è stata quella di San Siro tra Inter e Napoli di sabato sera. Uno 0 a 0 che ha comunque divertito per le tante occasioni create dalle due squadre. Per il resto, nonostante il pareggio, è difficile pensare a una rimonta subita dall’Inter per il quinto posto, impossibile pensarla ai danni del terzo posto del Napoli. Aveva poco da dire anche Atalanta – Genoa, il posticipo. Il punteggio di 1-1, reti di De Ceglie e De Luca, manda il Genoa a quota 40 punti, mentre l’Atalanta conferma il bel campionato salendo a quota 47. Da segnalare il gol in evidente fuorigioco del pareggio bergamasco e il rigore fallito da Denis, ipnotizzato da Perin.

Schermata 2014-04-27 alle 19.37.03Corsa all’Europa League- Dal quarto posto, quello della Fiorentina, al decimo del Parma ci sono ben 7 squadre raccolte in 10 punti. Detto della Fiorentina, già da tempo in Europa, e che ha asfaltato sabato il Bologna per 3 a 0, c’è il discorso riguardante tutte le altre. Il Parma chiude il treno e con la sconfitta di Cagliari (1-0 rigore di Pinilla) vede complicarsi notevolmente la situazione dopo essere stata per mesi la più accreditata  a chiudere alle spalle dell’Inter. Invece, la squadra di Donadoni ha impattato in una fase di leggero calo e non vince dalla sfida casalinga contro il Napoli. C’è soltanto un punto dal sesto posto, il problema, che è lo stesso del Milan, è che le squadre di fronte sono tante. La prossima sfida sarà casalinga contro la Sampdoria, l’ultima occasione, forse, per dire ancora qualcosa nel discorso Europa. Il Milan, più o meno, vive la stessa situazione, i 51 punti arrivati dopo 5 vittorie consecutive, forse saranno vani per colpa della sconfitta in casa della Roma (che comunque poteva anche essere preventivata, arrivata con i gol di Pjanic e Gervinho). Per Seedorf la prossima sfida è da brividi, il dentro o fuori sarà giocato, infatti, nel derby. Vincere vorrebbe dire riaprire forse il discorso, anche se paradossalmente bloccare l’Inter potrebbe non voler significare Europa. Per le due squadre c’è poi una piccola mano che arriva dal calendario: domenica prossima si incontreranno Lazio e Verona, mentre poi gli emiliani avranno la sfida con il Torino.  A 52 punti ci sono quindi Verona, Torino e Lazio. Le prime due possono essere considerate, a tutti gli effetti, le rivelazioni del campionato (sotto forse solo alla cavalcata della Roma). La squadra di Mandorlini, dopo una leggera fase calante, sembrava aver abbandonato il discorso europeo, ma non è stato dello stesso avviso Luca Toni. Il bomber, intenzionato a prendersi un posto per i Mondiali, ha continuato a segnare chiudendo con la doppietta di ieri nel 4 a 0 rifilato dai veneti al povero Catania (di Marquinho e Gomez le altre reti). Il Verona chiude, così,  il mese di aprile con 3 vittorie e una sconfitta, rilanciando la sfida che riprenderà nello scontro diretto all’Olimpico contro la Lazio. Per i biancocelesti si sta chiudendo un campionato che, dopo la vittoria in Coppa Italia dello scorso maggio, sembrava promettere qualcosa di meglio. Con l’addio di Petkovic e l’arrivo di Reja la squadra ha ritrovato una quadratura del cerchio, senza riuscire a evitare però capitomboli importanti. In pieno clima di contestazione alla presidenza la squadra è rimasta comunque in lotta e continua ad esserlo anche grazie al 2-0 rifilato al Livorno del rientrante Nicola, grazie al gol di Mauri e al rigore di Candreva (12esimo centro, centrocampista che ha segnato più gol in un campionato nella storia della Lazio). La sfida contro il Verona sarà, quindi, una piccola finale per l’agognato sesto posto. Se il campionato finisse oggi, però, a festeggiare un grande piazzamento in Coppa sarebbe il Torino di un grandioso Ciro Immobile. I granata hanno tenuto sempre un’importante ritmo, facilitati dall’intesa tra Alessio Cerci e la punta napoletana. Dopo il 2-0 inflitto all’Udinese con le reti di El Kaddouri e, ovviamente,  di Immobile, il Torino può guardare fiducioso alla sfida contro il Chievo, partita fondamentale per prendere punti pesanti a Lazio e Verona.

Schermata 2014-04-27 alle 20.14.48Corsa salvezza- Se in alto c’è ancora un posto vagante per il paradiso europeo, in fondo sono in 4 a soffrire per evitare i due posti ancora a disposizione per l’inferno della B. Non c’è la matematica ma il Catania, dopo la sconfitta in casa del Verona, e con soli 23 punti è praticamente in Serie B. Chi si mangia le mani e si dispera è il Chievo Verona di Corini. I veneti si sono fatti rimontare e superare nei minuti di recupero dalla Sampdoria. In vantaggio con il rigore di Thereau, prima Eder e poi Soriano hanno bloccato il Chievo ancora a quota 30. Si tratta di una vera e propria occasione fallita viste le sconfitte di Bologna e Livorno e il difficilissimo impegno del Sassuolo contro la Juventus, la prossima sfida per i veneti sarà contro il  Torino. Leggendo la classifica fa poi impressione vedere il Bologna relegato al terzultimo posto e completamente crollato nel giro di un anno. La pesante sconfitta casalinga subita dalla Fiorentina è la fotografia di un anno maledetto che potrebbe portare a una clamorosa retrocessione. A tre dalla fine sono ormai tutte delle finali e per il Bologna la prossima sarà in casa del Genoa. Malissimo anche il Livorno, di nuovo affidato a NIcola, che ha incassato uno 0-2 contro la Lazio. I toscani puntavano tutto sulla sfida contro il Chievo, e dopo il 4-2 incassato al Picchi la squadra sembra ormai aver tirato i remi in barca aspettando di ripartire, dopo un solo anno di Serie A, di nuovo dal campionato cadetto; l’ultima possibilità per cercare di sovvertire l’amaro verdetto sarà al Friuli contro l’Udinese. Ultima c’è, come detto, il Catania atteso dalla sfida contro la Roma, che potrebbe certificare la retrocessione degli etnei dopo 8 anni di Serie A. Assurdo soltanto pensare a 12 mesi fa quando la squadra di Maran stava per festeggiare il record di punti in Serie A. A 28 punti in piena corsa c’è poi il Sassuolo, che dopo la sfida con la Juventus di questa sera se la vedrà contro la Fiorentina. Il calendario dei nero verdi è il più duro, ma la squadra di Di Francesco sembra comunque quella ancora più viva e in tensione.

 

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