Libri – Un Clown Vi Seppellirà: una cometa a 5…stelle

0 0
Read Time3 Minute, 46 Second

di Arianna Catti De Gasperi

A pochi giorni dallo show di Beppe Grillo “Te la do io l’Europa” come non ritirare fuori il libro di Dario Fo e Giuseppina Manin che parla proprio di lui e del gruppo M5S?

Infatti noi riproponiamo questo splendido mini-volume, Un clown vi seppellirà , scritto dal drammaturgo, attore, scenografo, blogger, premio Nobel per la letteratura nel 1997 a quattro mani con la famosa giornalista del Corriere della Sera, Giuseppina Manin.

Forse per non sembrare troppo di parte, i due sembrano svolgere in questo libro il ruolo del polizziotto buono e di quello cattivo: Fo assolutamente pro Grillo e Movimento 5 Stelle – anche se a volte ammette errori del suo leader – mentre la Manin cerca di disfare quasi tutte le teorie a suo favore.

Lo stile è quello proprio di una conversazione con un giornalista capace ed intelligente, di un altrettanto acculturato uomo di letteratura. Ne risulta una piacevole lettura, non troppo intensa, da cui però si possono ricavare grandi lezioni di vita sia che votiate per Grillo o meno.

Come dice l’autore stesso, infatti, si tratterebbe du satira, “le persone spiritose si divertiranno… un po’ meno certi politici.”

Ma di cosa parla in sostanza questo volume?

Fo ci dice che l’Italia è un Paese di funamboli in bilico tra queste due scelte. Vogliamo novità: ed ecco lo tsunami grillino. Ma vogliamo anche stabilità: voilà il governissimo. Intanto succede di tutto: presidenti uscenti che rientrano, elezioni non perse ma neanche vinte, ex premier dati per spacciati che risorgono, candidati che cadono crivellati dai colpi dei franchi tiratori. Dario Fo spiega, dall’ottica privilegiata del collega clown, chi è e dove va Beppe Grillo, il castigamatti sbucato dalla Rete per travolgere un intero sistema di potere. Indaga le radici dell’autolesionismo in fase terminale che ha annientato in poche settimane gli eredi dell’onorato Pci. E ricordando altre rivoluzioni e altre piazze, ricostruisce in pochi tratti scanzonati e veri il filo di una narrazione del nostro passato e del nostro presente.

Molto belli e sicuramente interessanti i ricordi personali a partire dalla rivoluzione del 1968.

“Ci sono state due rivoluzioni mondiali, una nel 1948 e una nel 1968, entrambe hanno fallito, entrambe hanno trasformato il mondo” Marco Ravelli (storico sociologo)

“Bene speriamo che stavolta lo si cambi davvero senza dover fallire…” Dario Fo

Tutto il volume è un’ironica riflessione sullo stato dell’attuale politica italiana, con una speciale riflessione sul leader del M5S. Ma come mai puntare proprio si Beppe Grillo nel descrivere la politica italiana? Forse ce lo spiega proprio Dario Fo che nel libro scrive: “Grillo è come uno dei personaggi delle mie commedie. Esce da quella scuola dei Misteri Medievali che gioca con il paradosso e l’assurdo. Un visionario surrealista la cui fantasia e le cui battute hanno avuto il merito di svegliare il Paese dormiente.”
Partendo da uno sguardo sul passato, dunque, possiamo capire meglio il futuro, per quanto bizzarro possa esso apparire.

Quale che sia la posizione politica, bisogna ricordarsi sempre di non limitarsi a guardare solo a destra o a sinistra, rosso o nero, e che per comprendere il calderone di idee che ci vengono riproposte oggi è necessario analizzare tutto, a partire anche da questa “leggera” lettura.

Estratto dal libro:

Buuuuum!!!

Dario! Ma cosa è successo?
Eh, Giuseppina, c’è stato un gran botto…

Tuoni e fulmini a febbraio. Forse una cometa come quella dei Re Magi, in ritardo sull’Epifania.

Facciamo cinque stelle. Tutte comparse d’improvviso in piena notte della Repubblica… Una luce inattesa, abbagliante. Come quella cascata di meteoriti che, solo pochi giorni prima del voto italiano, erano piovute sugli Urali. Un bombardamento siderale, una gragnuola di corpi celesti in caduta libera. Qualcuno si è beccato certi bozzi in testa da tramortire, qualcun altro invece si è svegliato dal coma… In ogni caso, in gran parte non ci siamo ancora riavuti.

Sembrano i segni di un’apocalisse. Di uno sbarco degli alieni.

Difatti sono sbarcati 163 marziani in Parlamento. Ennio Flaiano si sarebbe divertito un sacco. E mica con le antennine verdi in testa. Questi sono giovani, carini, un po’ laureati, un po’ precari, molto emozionati. Anche loro alquanto storditi da quell’atterraggio brusco e improvviso su un altro mondo. Ma determinati a stordire anche di più gli indigeni del posto, quelli che su quei seggi pubblici ci hanno messo radici millenarie, che considerano quella tribuna roba loro. Insomma, i veri ufo, malandati in apparenza, in realtà temibili e insidiosi. Nessun film di fantascienza aveva mai immaginato tanto. Altro che Spielberg, ci voleva Beppe Grillo.

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleppy
Sleppy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *