SERIE A. La Roma impatta sulla difesa della Lazio. Rimonta da urlo del Verona sulla Juve, bentornata Inter

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La 23.ma giornata di Serie A è andata in cascina con le solite emozioni, ci si aspettava però forze qualcosa di più, e il pensiero va per forza al derby romano. Hanno però compensato a Verona con gol e spettacolo, mentre a Napoli Benitez è tornato a far sognare il San Paolo.

Lazio – Roma 0-0

La miglior difesa è… la difesa. Il Presidente Claudio Lotito ha parlato di una Lazio che ha costruito e che ha avuto occasioni per sbloccare la partita. Non è stato proprio così. La Lazio ha impostato una partita pensando prima a non prenderle, affidandosi poi alle ripartenze di Candreva e Keita (tolto all’intervallo per la mossa Mauri, ancora più di copertura) sugli esterni. I zero tiri in porta e i tre fuori dallo specchio sono un fardello che attestano l’inconsistenza laziale in zona gol (salvo un contropiede sciupato da Onazi nel finale) ma che non tolgono merito al carattere che ha compensato l’assenza di gioco. Il pragmatismo di Reja conferma il feeling speciale che ha con la Lazio e i risultati stanno arrivando a dargli ragione: prima del match andava bene un pareggio e così è stato.

Inconcludente. Non è stata la solita Roma, però il piglio della squadra che dal primo al novantesimo fa la partita è rimasto intatto. Ritmi un po’ più bassi del solito, ma possesso palla e azioni pericolose costruite sia nel primo che nel secondo. Per colpa di quell’atteggiamento che sembrava quasi un voler entrare in porta con il pallone, la Roma ha visto sfuggire un derby che avrebbe meritato di vincere, ma soprattutto non ha visto avvicinarsi la Juventus. Per Garcia il compito di trarre da questa sfida altre note per correggere una squadra che comunque anche quando non si esprime al meglio mostra potenzialità decisamente importanti.

Verona – Juventus 2-2 (4’, 21’ Tevez, 51’Toni 93’Juanito Gomez)

Sconsiderata. Immaginare la rabbia che Conte riverserà sui suoi in questa settimana è abbastanza facile. I bianconeri hanno gettato al vento 2 punti che alla luce del pareggio romanista nel derby avrebbe potuto mettere realmente fine a ogni discorso sul campionato (+9 sulla Roma in attesa del recupero dei giallorossi contro il Parma). Quei piccoli problemini mostrati già nelle ultime apparizioni meno brillanti, a partire dal successo di Cagliari, hanno avuto l’exploit nella rimonta subita da un grandissimo Verona al minuto 93. Cali di concentrazione che lasciano qualche minima possibilità a chi insegue, ma visto quanto successo dopo l’ultimo vero passaggio a vuoto a Firenze (12 vittorie di fila) le speranze continuano a non essere molte.

Sognatore. Una rimonta per sognare l’Europa, per continuare a tenere il passo di squadre più blasonate e attrezzate per vivere in quella zona di classifica. Il Verona è la più grande sorpresa, insieme alla Roma, di campionato e non sembra, nonostante le cessioni, essere per niente sazio.

Negativo. Peggiore in campo il quintetto d’arbitri, soprattutto di Doveri che ha convalidato due gol irregolari: il secondo di Tevez (con dubbi anche sul primo per la posizione forse attiva di Llorente) e quello di Toni.

Inter – Sassuolo 1-0 (48’ Samuel)

Rediviva. Alla fine il successo per l’Inter di Mazzarri è arrivato: la seconda vittoria dell’era Thohir e la prima dopo il derby di dicembre. L’ 1 a 0 contro il Sassuolo porta la firma di una delle poche colonne rimaste del triplete (per l’occasione anche capitano) e può essere forse un messaggio di rinascita. Fatto sta che nonostante la vittoria meritata contro la penultima l’Inter non si può ancora definire guarita.

Napoli – Milan 3-1 (8’ Taarbt, 11’Inler, 56’ 82’ Higuain)

Prepotente. Si è rivisto il Napoli tritatutto che al San Paolo non vedevano da un po’. La squadra di Benitez si è sbarazzato del Milan (che trova la prima sconfitta dell’era Seedorf in campionato e chiude con Balotelli in lacrime) con la prova di forza che in tanti si aspettavano. Rimontare il gol del vantaggio (bellissimo) di Taarbt è stata una dimostrazione in più: il Napoli si è rialzato per provare a mettere pressione almeno al secondo posto della Roma.

Le altre: Fiorentina – Atalanta 2-0 (Ilicic, Wolski); Udinese – Chievo 3-0 (Di Natale, Fernandes, Badu); Torino-Bologna 1-2 (Immobile, Cristaldo, Cristaldo); Parma – Catania 0-0; Samdoria – Cagliari 1-0 (Gastaldello) Livorno – Genoa 0-1 (Antonelli). 

Con una squadre in perenne emergenza offensiva è tornato però a sorridere Vincenzo Montella. La vittoria sulla solita difficile Atalanta rilancia i viola che restano a -3 dal terzo posto del Napoli. Si riscopre grande l’Udinese che domina contro il Chievo, centra la seconda vittoria di fila in campionato e che in settimana difenderà il 2-1 di vantaggio sulla Fiorentina per centrare una storica finale di Coppa Italia. A Torino è andato in scena un altro capitolo delle strane storie del calcio. Il Bologna orfana di Diamanti ha trovato la vittoria grazie alla doppietta del suo sostituto. Cristaldo ha ribaltato il solito gol di Immobile, allontanando dalle sabbie mobile il Bologna (+ 3 sul Chievo 17.mo) e bloccando per ora i sogni europei dei granata.  Continua incessante il cammino della Sampdoria che dopo il derby ha superato anche il Cagliari. I sardi però hanno da che lamentarsi visto il gol annullato erroneamente e Sau. Stesso risultato è bastato anche al Genoa per rialzarsi dopo la sconfitta nella stracittadina. Il gol vincente di Antonelli fa volare il grifone a quota 30 punti, impensabile per come era cominciato il campionato. L’altro 0 a 0 di giornata è quello tra Parma e Catania, con i gialloblù che continuano ad andare a punti, mentre il Catania continua a occupare l’ultima posto in classifica, giocando per una salvezza giornata dopo giornata sempre più insperata.

Cristiano Checchi 

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