Mondiali, muoiono due operai allo Stadio Manaus e il Brasile è ancora nel caos

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di Giovanni Fabbri 

Il Brasile sembra non riuscire a trovare pace nel suo avvicinamento ai Mondiali del 2014. La morte di altri due operai è una notizia destinata a scatenare ancora tantissime polemiche all’interno e all’esterno del paese che ospiterà la manifestazione calcistica più attesa.

Allo stadio Manaus, in Amazzonia, impianto che ospiterà gli azzurri all’esordio mondiale contro l’Inghilterra il 14 giugno, si deve registrare un’altra tragedia. Marcleudo de Melo Ferreire, prima vittima di 22 anni, è caduto da un’altezza di circa 40 metri mentre era impegnato nell’installazione della protezione di uno dei riflettori e deceduto qualche minuto dopo l’arrivo in ospedale a causa delle ferite riportate. Il quarantonovenne José Antonio do Nascimiento invece ha accusato un malore dovuto al grande caldo ed è salito a bordo di un camion provando ad accendere l’aria condizionata, ma è stato colpito da un arresto cardiaco. Due episodi che fanno salire a sette il numero di decessi nei cantieri dei dodici stadi che saranno il teatro dei prossimi Mondiali, salgono a quota tre invece gli incidenti mortali allo Stadio Manaus, agli ultimi due si deve aggiungere quello che costò la vita ad un altro operaio nel maggio scorso.

Una notizia che arriva solo due settimane dopo la morte dei due manovali allo Stadio Itaquerao, impianto in cui è in programma la gara d’esordio della manifestazione. Insomma rimane pienamente aperta la “questione stadi”, la consegna di molti di essi è in ritardo e le condizioni di lavoro non sembrano essere quelle necessarie per il mantenimento delle consegne dettate dalla Fifa. Naturalmente la società incaricata dei lavori per il Manaus, la Andrade Gutierrez, ha precisato che non c’è alcuna responsabilità per gli sfortunati incidenti di questi giorni: “I nostri dipendenti lavorano nel pieno rispetto delle norme di sicurezza previste dalla legge”.

Nel frattempo il governatore Omar Aziz ha comunicato che i lavori rimarranno sospesi fino alla giornata di domani per consentire alla Polizia di effettuare i sopralluoghi necessari. Nel caso in cui risultasse che non siano stati rispettati gli standard normativi necessari, l’azienda responsabile rischierebbe una multa di circa 200.000 dollari. Altro dibbattito che rimane pienamente aperto è quello del clima. Dopo il sorteggio dei gironi, in Italia si è parlato del caldo terribile che incontrerà la nostra Nazionale in Amazzonia.

Il malore di do Nascimiento dimostra che le condizioni climatiche non saranno quelle ideali per giocare un torneo così importante, lo stesso Cesare Prandelli, subito dopo il sorteggio, si era dimostrato pienamente consapevole di questo e aveva affermato che per giocare la gara contro l’Inghilterra bisognerà fare affidamento su veri atleti. Intanto la Fifa si è limitata a confermare l’accaduto con una nota ufficiale, senza commentare o comunicare giudizi di altro genere. Il tempo però corre veloce, il fischio d’inizio della manifestazione dista soltanto sei mesi e i presupposti non sembrano essere rassicuranti.

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