Champions League: avanti solo il Milan, fuori Napoli e Juventus

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Amara delusione per le squadre italiane in Champions League. Soltanto il Milan agguanta la qualificazione agli ottavi pareggiando 0 a 0 con l’Ajax. Fuori il Napoli nonostante la vittoria sull’Arsenal per 2 a 0 e fuori anche la Juventus punita dalla rete di Wesley Sneijder al 85’ minuto.

Sono soltanto i rossoneri a festeggiare la qualificazione agli ottavi di Champions, ma quanta sofferenza per 96 minuti. Dopo un inizio equilibrato tra le due squadre, espulsione di capitan Montolivo al ventesimo (rosso diretto per l’entrata da dietro su Poulsen)  e gara in dieci tutta in salita. Per più di settanta minuti la squadra di Allegri ha difeso il pareggio superando di rado la metà campo, con il solo Balotelli in grado di alzare il baricentro dei suoi, con numeri, palle recuperate e falli presi. Molto sacrificio per il numero 45 rossonero che ha forse disputato  la migliore prestazione da quando è al Milan per generosità, impegno e concentrazione. Può essere soddisfatto della prova dei suoi anche Allegri, che ha fine gara fa i complimenti ai suoi ragazzi e si toglie qualche sassolino dalle scarpe «quando giochiamo con questa attenzione non prendiamo goal, questo è il mio quarto anno al Milan, quarto anno di qualificazione agli ottavi, raggiunto il secondo obiettivo stagionale». Ma quanta strada potranno fare ancora i rossoneri in Champions League? Lunedì 16 dicembre l’urna di Nyon sorteggerà l’avversaria del Milan e la sensazione è che i club di prima fascia (Manchester United, Real Madrid, Psg, Bayern Monaco, Chelsea, Borussia Dortmund, Atletico Madrid, Barcellona) siano tutti di un livello superiore.

Soltanto applausi al San Paolo per il Napoli che batte la capolista della Premiere, l’Arsenal, per 2 a 0. Prestazione superlativa degli uomini di Benitez, che trovano il vantaggio con Higuain (da campione la girata che accende le speranze del Napoli) e raddoppiano con il pallonetto di Callejon. Ma la prova è totalmente inutile, al San Paolo accade un evento straordinario, ciò che tutti temevano. Mai nella storia della Champions League, una squadra chiude il girone con dodici punti e non riesce a qualificarsi. I tedeschi del Dortmund vincono il girone con la vittoria di Marsiglia. L’Arsenal passa come seconda in virtù della differenza reti e Napoli in Europa League. C’è delusione per De Laurentis, per Benitez e per tutta la squadra che non hanno però davvero nulla da rimproverarsi. «Dispiace, ma ora bisogna rialzarsi dalla delusione e pensare al campionato dove dobbiamo provare a recuperare i punti persi», queste le parole di Benitez a fine gara.

Maledizione Istanbul e maledizione Champions per la Juventus, che affonda nel gelo e nella neve della Turchia. Bastava un pareggio alla Juve che invece non arriva alla fase ad eliminazione diretta. Molti gli alibi possibili per la squadra di Conte. Innanzitutto una partita durata 18 ore. Si perché il match era stato annullato la sera di martedì  per impraticabilità del campo in seguito alla tormenta di neve che aveva colpito Istanbul. La partita viene rimandata alle ore 14:00 di mercoledì, ma le condizioni del terreno di gioco non sembrano migliori. Conte e Mancini interpellati non vorrebbero giocare, «le condizioni sono pericolose per i giocatori», asseriscono all’unisono i due allenatori italiani. Anche l’arbitro Proença sembra, a detta di Conte, contrario a giocare la partita, ma gli ordini superiori del commissario UEFA impartiscono invece che bisogna disputare il match. A fare la partita è il Galatasaray che sfrutta la fisicità di Drogba in attacco capace di deviare tutti i palloni di testa per i suoi compagni, mentre la Juve si affida alle ripartenze di Tevez, il migliore dei suoi insieme a Buffon. E mentre Conte si sgola a bordo campo urlando all’arbitro «This is not football» è proprio su una deviazione di testa di Drogba, all’85’ minuto, che Wesley Sneijder supera Buffon. Anche ieri la Juve ha certamente avvertito la mancanza di Pirlo, fondamentale a centrocampo, sostituito nel ruolo da Pogba, giovane fenomeno, ma non ancora all’altezza del campione italiano. Anche secondo Conte, la Juventus non ha nulla da recriminarsi per le disavventure di Istanbul, il suo rimpianto riguarda infatti le partite precedenti quindi il pareggio con il Copenaghen e il pareggio in casa con lo stesso Galatasaray. Quel che è certo, è che una squadra come la Juve, prima e favorita alla vittoria nel nostro campionato, costruita se non per vincere la Champions almeno per andare abbastanza avanti, esce alla fase a gironi. La domanda è, si può già parlare di stagione fallimentare?

Anche la Juve, come il Napoli, vuole adesso pensare al campionato. Ma entrambe si ritroveranno in Europa League aggiungendosi a Lazio e Fiorentina. La finale di Europa League si disputerà a Torino proprio nello Juventus Stadium. Chissà che questo non sia un presagio e che qualche squadra italiana riesca ad arrivare in finale.

Andrea Lorenzini 

 

 

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