Champions League: Bilancio negativo per le italiane. Vince soltanto il Napoli, pareggia la Juve e perde il Milan

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Bilancio non positivo per le squadre italiane in queste due notti di Champions League. Soltanto il Napoli fa bottino pieno al San Paolo tenendo alta l’asta della bandiera nostrana. Esce sconfitto il Milan dal Camp Nou, punito da una doppietta del solito Messi, e pareggia in casa la Juventus di Conte contro il Real Madrid.

Bene il Napoli che regola un irriducibile Olympique Marsiglia con il risultato di 3-2. Aprono le danze i francesi, in vantaggio con Andre Ayew. Situazione ribaltata velocemente con il gran goal di Gokhan Inler che colpisce la sfera al volo da fuori aria e pareggia il conto; passano pochi minuti e Higuain sigla il 2-1 che corona un’azione da manuale sull’asse Callejon-Pandev. Il Napoli pensa probabilmente di poter gestire il risultato con il possesso palla e subisce invece la rete del pareggio realizzata da Thauvin, ma ancora Higuain fa doppietta girando in porta l’assist di Mertens. Esplode di gioia il San Paolo che vede la propria squadra prima nel girone insieme all’Arsenal con 9 punti. Troppa fatica però per i partenopei che soffrono in casa con l’Olympique dopo averli battuti al Velodrome. Le note positive sono di sicuro l’argentino, Higuain si dimostra infallibile con una doppietta, il Pipita è di vitale importanza per il Napoli, e la rivelazione Mertens, l’uomo in più per Benitez. Decisivo sarà il prossimo scontro in casa del Borussia Dortmund, al Napoli basterà un pareggio per qualificarsi ma non sarà un’impresa semplice. La nota negativa sembra essere la difesa, la squadra di Benitez subisce infatti troppi goal.

Non bene invece la Juventus che fa 2-2 con il Real Madrid. La squadra di Conte va in vantaggio grazie al calcio di rigore procurato da Pogba e trasformato impeccabilmente da Vidal, subisce il pareggio a seguito di un macroscopico errore di Caceres che manda in porta Cristiano Ronaldo, uno che davanti al portiere sbaglia praticamente mai; il vantaggio madrileno porta la firma di Mister 110 milioni, Gareth Bale, sinistro potente e preciso, mentre il definitivo 2-2 lo firma Fernando Llorente, ancora in gol contro il Real. C’è soddisfazione sulla panchina della Juventus, si è consapevoli di aver affrontato una squadra più forte in una partita giocata alla pari con il Real Madrid. La Juventus ha messo in campo la grinta e la cattiveria che da qualche anno la contraddistinguono in un match che ha rischiato di vincere e di perdere allo stesso tempo. Ora la classifica è molto pericolosa, la Juve ha 4 punti e non basterà vincere i macht successivi, dovrà sperare anche nell’aiuto del Real, ma sa anche che se non impazzirà in casa contro il Copenaghen e se riuscirà a lasciare indenne lo stadio di Istanbul avrà il biglietto per gli ottavi di finale in mano. Certo il Real Madrid è una squadra di soli campioni e nomi blasonati, ma c’è amarezza ricordando quando queste partite, almeno in casa, le squadre italiane le vincevano.

Male il Milan al Nou Camp. Affonda la squadra di Allegri per 3-1. Sigla il vantaggio Messi su rigore (bravissimo l’arbitro serbo Mazic a fischiarlo), trattenuta di Abate su Neymar (che di certo non fa i miracoli per rimanere in piedi!) e trasformazione dell’argentino numero 10. Errore pesante invece  quello dell’arbitro serbo sul secondo goal di Busquets nettamente in fuorigioco su palla inattiva. Il primo tempo si chiude 2-1 per i catalani, grazie al goal di Kakà che sullo scadere dei 45 minuti incontra la deviazione fortuita di Pique e riapre la partita. Secondo tempo, dentro Balotelli (inizialmente fuori per scelta tecnica) al posto di Robinho. Il Milan sotto di un goal prova a mettere il naso fuori dalla sua metà campo, ma la musica non cambia e Messi punisce ancora i rossoneri. Molti i punti interrogativi sulla squadra di Allegri. Tralasciando le questioni societarie e venendo al campo, inspiegabile la scelta tecnica dell’allenatore di lasciare fuori l’attaccante più forte “Balotelli faceva la panchina anche all’Inter e al Manchester City” dirà a fine partita. È vero che il centravanti del Milan ha un carattere difficile, ma se non gioca queste partite a cosa serve? Insomma i rossoneri non rischiano per ora di non passare il turno, dopo due partite contro il Barça sono ancora al secondo posto. Ma è  chiaro che la squadra di Allegri ha totalmente rinunciato a giocare il match, restando per tutta la partita in otto dietro la linea del pallone. Certo il Barça è sempre una delle squadre più forti al mondo, ma ieri sera non è sembrato irresistibile, ritmo lento e fragile in difesa, era forse possibile fare meglio?

di Andrea Lorenzini

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