Serie A. Seconda giornata: Roma, Fiorentina e Inter a valanga. Si sblocca anche l’Udinese

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La seconda di serie A è stata la giornata dai tanti gol, molti dei quali bellissimi; è stata la giornata di paperoni dagli estremi difensori ed è stata, soprattutto, la giornata della conferma che forse l’epoca delle sette sorelle è destinata a tornare, almeno per la corsa all’Europa. Delle prime sette dello scorso anno vincono praticamente tutte, Lazio esclusa che però giocava contro la Juventus, segno di un forte dislivello tra un gruppetto di 6-7 squadre e le altre.

Roma e Inter, due delle disastrate dello scorso anno, si trovano prime in classifica, entrambe con 5 gol fatti e 0 subiti. Segno di un ritrovato equilibrio per entrambe. L’Inter risollevata dalla cura Mazzarri si è imposta in un campo dove l’anno scorso hanno sofferto praticamente tutti, quello del Catania. Senza Barrientos, Gomez e Lodi i rossoblù non sono più gli stessi della scorsa stagione, Maran se ne sta rendendo conto e lo 0-3 incassato contro l’Inter ne è un’altra dimostrazione. Ma se il Catania non è lo stesso dello scorso anno, va detto di quanto non lo sia neanche l’Inter. Mazzarri ha rigenerato gente come Jonathan e Alvarez. Dal cross del primo è arrivato il gol di Palacio, il secondo invece nel finale ha realizzato un gran gol saltando in slalom 3 giocatori del Catania. In mezzo un altro gol di Nagatomo di testa. Se l’Inter sembra un’altra squadra anche la Roma sembra parente di quella scolorita dello scorso anno. Gli uomini di Garcia hanno incontrato solo due neopromosse, questo è vero, ma comunque si vede qualcosa per poter cominciare a giudicare i nuovi meccanismi della squadra in attesa di avversari più complicati. La difesa soffre poco, ieri De Sanctis praticamente inoperoso, e a centrocampo Strootman, De Rossi e Pjanic sono un trio di altissimo livello, specie se la Roma può godersi il De Rossi visto ieri. La sfida con il Verona presentava le solite insidie che una neopromossa sulle ali dell’entusiasmo può creare a una squadra in via di costruzione. Invece dopo un primo tempo paziente in cui le occasioni da gol sono sfumate per gli interventi di Rafael la Roma ha trovato la via del gol nella ripresa, come a Livorno piazza un uno-due tremendo. Prima Maicon che ha sfrutto a la deviazione di Cacciatore, poi Pjanic ha imitato Totti piazzando un cucchiaio di rara bellezza. La perla finale è arrivata con il destro da fuori area di Ljajic. C’è ancora tutto da dimostrare, ma come si dice? chi ben comincia è a meta dell’opera e la Roma non cominciava così dal lontano 2007.

È stata la giornata ricca di gol e 5 sono arrivati da un’altra del folto gruppetto delle squadre a punteggio pieno: la spettacolare Fiorentina di Vincenzo Montella. Dopo la vittoria con il Catania e la sconfitta indolore in Europa League ai viola mancava solo una cosa, il gol di Mario Gomez. Il tedesco a Genova contro il grifone si è scrollato di dosso le prime critiche ed ha piazzato la sua prima doppietta italiana. La partita non è stata quasi mai in bilico: in 41 minuti vanno a segno Aquilani, Rossi e Gomez. Il Genoa c’ha provato a riprendere la partita, Gilardino ha inventato un gran gol al volo, ma poi ancora Rossi l’ha richiusa. Per l’ex Villareal sembra finalmente arrivata la pace, il debito con la sfortuna è finalmente saldato e l’italo americano sta ripagando la fiducia di tutti con i gol, 3 in 2 giornate. Il Genoa di Liverani (già in bilico alla vigilia del derby) ha poi sperato grazie al rigore segnato da Lodi a 30 minuti dalla fine. Ma al 95’ Gomez ha chiuso, sempre dal dischetto, la questione. Da segnalare la prima espulsione di Montella, uno solitamente tranquillo e che a guardare le immagini non sembra aver fatto nulla di trascendentale neanche in questa occasione.  Non viaggia punteggio pieno come le altre, ma per il Milan di Allegri è arrivata ieri sera la prima vittoria del campionato. I rossoneri, non senza qualche difficoltà, hanno regolato il Cagliari del solito duo Pulga  – Lopez. Con El Shaarawy in panchina per scelta tecnica, è stato proprio il sostituto a segnare il primo gol, quel Robinho dato per perenne partente. Il raddoppio è stato di Mexes che ha comodamente appoggiato a porto vuota. Ma il Milan non può godersi il doppio vantaggio che un gol alla Del Piero di Marco Sau riapre i conti e le paure di subire di un’altra rimonta. Ma questo Milan, con un Matri in più, e con il solito Balotelli ha chiuso l’incontro proprio con il gol del suo numero 45. Passata la nottata il Milan può ripartire aspettando Kaka e, parola di Allegri, anche qualche altra sorpresa.

Torna alla vittoria finalmente anche l’Udinese, che vince anche senza i gol di Di Natale. La pratica Parma infatti è liquidata grazie alle reti realizzate da Agyemang Badu, Heurtaux e Muriel, in mezzo la prima rete in gialloblù di Cassano. I bianconeri si sbloccano mentre i ducali nonostante i rinforzi (Cassano su tutti) non sono ancora quelli della scorsa stagione. Bella e importante anche la vittoria dell’Atalanta di Colantuono contro uno spento Torino, che quando non ha la spinta di Cerci (non al meglio, dentro solo per i minuti finali) mostra alcune difficoltà a proporre occasioni. I gol sono di due difensori: Stendardo e Lucchini.

Bella e ricca di emozioni è stata Bologna – Sampdoria. Il 2 a 2 premia tutte e due, tranne il povero Curci che si macchia di un errore grossolano su un tiro comodo di Gabbiadini: il portiere si accartoccia sul pallone lasciandolo però a disposizione di Eder, poi il pareggio di Moscardelli. Detto di due gol normali la sfida ha regalato due euro gol: Kone ha replicato il grande gol contro il Napoli dello scorso anno in mezza rovesciata, poi Gabbiadini ha realizzato il classico gol dell’ex con una punizione magistrale. Nello scontro tra due neopromosse, Sassuolo e Livorno, sono i toscani a festeggiare con un roboante 4-1. Per gli uomini di Di Francesco la serie A si sta rivelando, come previsto, categoria molto difficile e aver preso 4 gol da un’altra neopromossa non è buon segno. Ad aprire le marcature è stato Greco con una bella punizione, poi il pareggio di Zaza prima della goffa papera di Rosati su un tiro cross di Emeghara (il nigeriano ha già cambiato il profilo della squadra di Nicola), il 3 a 1 è stato di Paulinho mentre ancora Emeghara dal dischetto ha chiuso i conti.

Gli anticipi – Sabato erano arrivate anche le vittorie della 2 pretendenti principali al titolo. La Juve aveva strapazzato ancora una volta la Lazio: 4-1 frutto delle reti di Vidal (2 volte) Vucinic e Tevez, l’unico squillo laziale di Klose. La Juve è quindi la solita schiacciasassi, la Lazio ha mostrato invece qualche falla difensiva (2 gol subiti da sventagliata di Bonucci) e in impostazione Biglia ancora non garantisce il lavoro offerto da Ledesma. Il Napoli ha invece festeggiato il primo gol in campionato di Higuain in casa del Chievo. I veronesi per 45’ hanno tenuto la forza d’urto del Napoli la doppietta di Paloschi aveva pareggiato i gol di Callejon e Hamsik. Poi però sempre Hamsik e Higuain hanno chiuso la pratica.

Occorre raccontare anche di quanto accaduto a Roma. Otto steward sono rimasti contusi e uno è stato trasportato all’ospedale durante il prefiltraggio dei tifosi ospiti. Poi, dopo la partita, nella zona di Ponte Milvio il pullman del Verona è stato fatto oggetto di lancio di sassi, i veneti non hanno potuto continuare il viaggio e sono rimasti la notte a Roma.

di Cristiano Checchi 

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