Ciclismo. Tour de France: Froome trionfa anche sul Ventoux, Trentin regala una gioia all’Italia

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Il Tour ha già un padrone: Chris Froome. Il britannico della Sky doma il mitico Mont Ventoux  sfiancando la resistenza degli avversari con un ritmo infernale e ipoteca la vittoria finale del Tour de France del centenario.

Froome padrone  –  Contador risulta ora staccatissimo visto che il suo ritardo dal primo posto della classifica è di 4’25’’. Il suo unico obiettivo rimane quello di racimolare la piazza d’onore per ora occupata da Mollema del Team Belkin. Né lo spagnolo, sebbene ringalluzzito dal recupero di un minuto grazie ad un attacco in pianura nella tappa dei ventagli, né il giovane scalatore Nairo Quintana sono riuscititi a tenere la ruota dell’uomo della Sky. Proprio il colombiano che aveva attaccato appena  la strada è iniziata a salire è stato l’ultimo a mollare, cedendo a 1,5 km dal traguardo. Da quel che si è visto oggi, il Tour 2013 può perderlo solo Froome, con le Alpi, inserite nell’ultima settimana per rendere quanto mai entusiasmante la centesima  edizione,  che rischiano di fungere da mera vetrina alle imprese del corridore britannico.

Sprinter – Il più forte velocista di questo Tour de France è Marcel Kittel, ragazzone tedesco classe ’88 che sta mettendo in mostra tutte le sue doti nelle volate di gruppo nelle quali ha conquistato ben tre successi. Perfino uno in più di sua maestà Mark Cavendish, che in questa edizione sta pagando oltremisura le fatiche del Giro d’Italia che l’inglese ha deciso di concludere per conquistare l’agognata maglia a punti.  Per adesso si sono dovuti accontentare di un successo Greipel e Sagan, che però si può consolare con la detenzione della maglia verde, grazie ai suoi frequenti piazzamenti nei primi dieci.

Italiani– Il digiuno è finito: finalmente l’Italia è tornata a vincere una tappa al Tour de France grazie alla grande volata di Matteo Trentin, uno dei talenti più promettenti del nostro ciclismo. Il classe ’89 si è imposto nella 14esima frazione dipingendo d’azzurro  il podio del Tour tre anni dopo l’acuto di Alessandro Petacchi alla Grande Boucle del 2010. Un sospiro di sollievo per i nostri colori visto i risultati esigui raggiunti sin ora,  specie in classifica generale dove il migliore degli azzurrii  resta Davide Malacarne 40esimo.

di Giuliano Corridori 

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