Tennis. Internazionali d’Italia, tutto facile per Federer e Djokovic. Nadal, che brivido

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Chi aspettava il grande tennis non è stato deluso dal giovedì del Foro Italico. IlMaster 1000 di Roma sta entrando nel vivo, e lo fa con i soliti grandi protagonisti. Il maltempo aveva spaventato un po’ tutti, il terrore di dover slittare di un giorno, con conseguenti problemi per le finali, è stato fortunatamente evitato. La gare sono cominciate con poco più di un’ora di ritardo, per buona pace e gioia di tutti. 

Roger Federer, Internazionali Bnl d'Italia, 16 maggio 2013
Roger Federer, Internazionali Bnl d’Italia, 16 maggio 2013

Il primo a scendere sul centrale dopo la pioggia mattutina è stato Novak Djokovic, o meglio, l’uragano Djokovic. Il serbo ha lasciato ben poco a Dolgopolov: un secco 6-1 6-4. Nole non ha faticato e, nonostante anche l’avversario venisse con un giorno di riposo, visto il forfait di Wawrinka al secondo turno, non c’è mai stata partita. Djokovic senza aver sprecato troppe energie nei primi due incontri sfiderà oggi, come secondo incontro sul centrale, il ceco Berdych. Sarà questa una sfida ben più impegnativa di quelle stravinte fino ad ora. Il ceco, numero 6 del seeding, è arrivato ai quarti battendo in due set (7-5 6-2) il sudafricano Anderson.

Se Djokovic ha passeggiato lo stesso non si può dire per Nadal. Il centrale stava per essere spettatore di un evento più unico che raro: alla fine del primo set tra lo spagnolo e Gulbis il punteggio recitava 6-1 per il lettone. Roba da stropicciarsi gli occhi, tanto perfetto Gulbis tanto irriconoscibile Rafa. È stata la partita più bella degli Internazionali, condita dal talento smisurato di Gulbis, purtroppo per lui troppo incostante e umorale in carriera, e dalla grinta, dalla tenacia e dalla fame del solito Nadal. Il secondo e terzo set sono state delle battaglie, e come spesso capita quando si lotta così ha, 99 volte su 100, la meglio lo spagnolo: 7-5 6-4 e il trono romano di Rafa è ancora salvo.

A chiudere il centrale è stato Roger Federer, quello nuovo nel look ma non nel suo splendido gioco, quello anzi è sembrato molto vicino ai tempi migliori. Dopo la lezione di tennis inflitta a Starace è arrivata quella al povero Simon, che tra accelerazioni e smorzate sarà uscito dal campo con il mal di testa. Federer ha strapazzato in poco più di un’ora il francese con il punteggio di 6-1 6-2. C’è poco da commentare quando è questo Federer a scendere in campo, quello impacciato di Madrid sembra essere un pallido ricordo.

I quarti, che prendono il via oggi, tra i qualificati vedono anche il 4 del mondo Ferrer, che ci è arrivato senza dover però disputare l’incontro con Kohlschreiber. Per lui, come terza partita sul centrale, la solita sfida che non riesce mai a vincere, quella con Rafa Nadal.

Gli altri che hanno raggiunto i quarti sono Janowicz, autore di una grande vittoria in rimonta contro Gasquet (3-6 7-6 6-4), che se la vedrà proprio con Federer; Paire, che ha trattato male Del Potro (6-3 7-6), contro Granollers che invece ha eliminato in tre set (6-4 1-6 7-5) Chardy. Nella parte alta del tabellone più che probabile la semifinale da brividi tra Nadal e Djokovic. Per Federer, complice il ritiro di Murray e le uscite di Del Potro e Gasquet, l’approdo alla finale sembra decisamente meno complicato di quello dei rivali.

Cristiano Checchi 

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