Indian Wells. Il ritorno di Nadal, lo spagnolo centra il 22esimo Master 1000 della carriera

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di Cristiano Checchi

Si è concluso come forse nessuno credeva possibile il primo Master 1000 dell’anno. A Indian Wells in mezzo al deserto californiano è stato sicuramente il più atteso, ma non di certo il favorito, a vincere. Rafael Nadal ha battuto ieri notte un grande, anzi grandissimo Juan Martin Del Potro. L’argentino era stato capace di battere in due giorni due di quelli che difficilmente perdono, Murray prima e Djokovic, si proprio Djokovic, dopo. E veramente per un set mezzo nella finale aveva dato l’impressione di riuscire a battere anche il  5 (ora di nuovo 4).

La vittoria per l’argentino sembrava ormai a un passo, vinto 6-4 il primo set e in vantaggio 3-1 nel secondo il più sembrava fatto. Ma subito il contro break Del Potro ha incassato il prepotente rientro di Nadal che alla fine ha vinto il set per 6-3. Nel terzo set Del Potro era visibilmente stanco, Nadal invece sembrava tornato quello di prima, devastante su tutte le palle, combattivo fino alla morte per ogni 15. L’unica pecca per lo spagnolo è stata la bassissima trasformazione di palle break. La chiusura di partita è commovente: prima Del Potro che sotto 5-3 e 0-40 piazza 5 punti di fila di solo cuore per portare il set al decimo gioco. Poi la gioia infinita di Nadal dopo il punto che è valso il match e la definitiva uscita dall’incubo.

Per lo spagnolo la vittoria può essere senza dubbio catalogata la definitiva rinascita, la fine di un periodo terribile che durava da sette mesi. Sì c’era stata la finale di Vina del Mar e la vittoria ad Acapulco, ma tornare sul cemento (seppure il suo preferito, dove aveva vinto già 2 volte) battere Federer e vincere in rimonta contro un Del Potro di questo livello ha sicuramente un altro sapore. Poi ci sono i numeri a far felice una volta di più lo spagnolo: 22esimo master 1000 (+ 1 su Federer) e vittoria in carriera numero 600. Qualcosa d’impensabile solo un mese fa. Nel tennis vince uno solo e si sa, ma mai come stavolta ci sono gli onori della armi da dare per un grandissimo Delpo. L’argentino è stato capace di tornare finalmente ai livelli che gli permisero di vincere uno Us Open nel lontano 2009, in grado di battere uno dopo l’altro due dei fab four e l’impresa di battere anche il terzo non è riuscita veramente per pochissimo. Adesso il circuito si sposta in Florida, dove partirà il secondo 1000 della stagione, quella di Miami. Grandi favoriti, come sempre, Murray e Djokovic con in più questo Del Potro, assenti come noto da tempo Federer e Nadal.

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