Resistere a Mafiopoli. Raccontare l’Italia normale contro le mafie

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di Vincenzo Arena

“Resistere a Mafiopoli” è il titolo del libro in cui Giovanni Impastato racconta la storia di suo fratello Peppino, ucciso a Cinisi nel 1978. Prendiamo in prestito il titolo di questo volume per questa rubrica.

Spiace dirlo ma ormai tutto lo Stivale è Mafiopoli: un’unica grande città fantasma in cui le mafie sono penetrate infettando il tessuto economico, imprenditoriale e sociale delle nostre regioni. “La palma va a nord”, scriveva Leonardo Sciascia negli anni Ottanta. Mai previsione fu più lucida e azzeccata. Nell’elenco dei consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose (Vedi: I comuni commissariati per mafia dal 1991 ad oggi) cominciano a spuntare anche nomi di città del centro e del nord. La vicenda lombarda di un assessore regionale eletto anche con i voti della ‘ndrangheta è l’esempio più evidente di come queste consorterie criminali abbiano agganciato dovunque la politica.

E pur se le Mafiopoli ormai cominciano a spuntare anche al Centro e al Settentrione, come dimenticare le terre vessate del nostro Meridione? La Sicilia, la Calabria, la Campania e la Puglia sono culla di associazioni a delinquere pericolosissime e che si alimentano dalla politica e per la politica. Eppure in queste terre bellissime e disgraziate c’è chi resiste e chi reagisce ai soprusi, chi fa buona imprenditoria e denuncia il pizzo; c’è un associazionismo sano e non strumentale agli interessi mafiosi; in queste terre ci sono anche amministratori con la schiena dritta e giornalisti che parlano di mafia fra minacce e soprusi, costantemente in trincea.

Resistere a Mafiopoli darà voce a queste storie, all’Italia che non fa dell’antimafia una professione ma nei fatti resiste e reagisce alla cultura mafiosa della sopraffazione e della violenza. Vogliamo raccontare in queste pagine dei testimoni di giustizia, dei giornalisti che scrivono di mafia, dei professori che insegnano legalità, dei funzionari pubblici che fanno irreprensibilmente il proprio dovere.  Fare il proprio dovere, esatto! Qualcosa che in un altro Paese sarebbe normalità e nel nostro paese invece ha il sapore della rivoluzione.

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