Lippi si aggiunge a Capello, Spalletti e Mancini. Pochi campioni in serie A, ma tecnici vincenti fuori

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di Cristiano Checchi

È un anno in cui il campionato italiano offre sicuramente meno spunti tecnici degli anni passati, i big scelgono altre mete dorate, e così i grandi nomi sempre meno si affacciano in Italia, sbeffeggiati anche da chi propriamente grande nome non è, vedi Berbatov. Ma se il campionato vive in questo stato di empasse, dovuto in particolar modo dalla crisi economica, c’è un modello italiano che invece all’estero tira e vince: quello del tecnico. Con i successi di Trapattoni lontani nel tempo ci hanno pensato i vari Capello, con il suo doppio Real Madrid, Spalletti, che è diventato due volte Campione di Russia con lo Zenit, Di Matteo, campione d’Europa in carica con il Chelsea e Mancini, campione d’Inghilterra con il suo City, a ricordare a tutti che anche senza grandi stelle a giocare in casa, l’Italia sa comunque come si vincono campionati e coppe. E almeno questo è un segnale importante.

L’ultimo arrivato- Se il made in Italy già citato non bastasse, ecco allora arrivare il successo più curioso, quello meno seguito da tifosi e appassionati di calcio: quello di Marcello Lippi. Il condottiero delle notti magiche tedesche e delle figuracce sudafricane, ce l’ha fatta, con il suo Guangzhou Evergrande si è laureato campione di Cina, come se quello d’Italia e del Mondo non bastassero già. Dal 16 maggio, giorno dello sbarco in Cina, ad oggi Lippi ha quindi conquistato il titolo con una giornata d’anticipo ( a90 minuti dal termine Lippi conduce la classifica con 58 punti, 5 in più dello Jiangsu Sainty) con in più la possibilità di mettere a segno il double vincendo la finale della Coppa di Cina a novembre contro il Guizhou Renhe.

Una storia particolare quella del tecnico campione del Mondo, che dopo i successi in patria ha cercato l’avventura estera, in un posto che soldi a parte, calcisticamente non ha ancora molto da offrire. Eppure l’avventura non sembrava potesse avere questo epilogo, nel corso della stagione il tecnico è stato molto vicino all’esonero, causa quella Champions League asiatica sfuggita ai quarti di finale, complice anche tanta sfortuna. Champions, che sia europea o asiatica, che resta quindi una vera maledizione per il tecnico toscano, viste le tre finali perse con la Juve a fronte di una sola vinta. Comunque sia andata la Coppa, Lippi ha comunque il sesto scudetto in carriera da festeggiare.

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