Roma, la Pasqua del Quadraro: occupato il rudere di Via Sagunto

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di Lucia Grazia Varasano

È primavera ed è tempo di rinascita anche per un quartiere come quello del Quadraro, X Municipio di Roma. Una rinascita che parte dal basso, dalla singolare iniziativa di ragazzi, residenti ed anziani che aiutati dalla Consulta di quartiere attenderanno la Pasqua non raccolti in preghiera, ma chini sui terreni in via Sagunto a spalare sporcizia e liberare dai detriti uno stabile abbandonato da più di 40 anni.

Il rudere, di proprietà dell’ATER (ex IACP), simbolo dell’ abbandono e del degrado del quartiere, è considerato da poco parte della “città storica”, eppure questo edificio costruito dal piano regolatore per uso sociale di pubblica utilità «non è mai stato niente» dicono i residenti. Nessun intervento di manutenzione a parte i lavori, iniziati e mai finiti, per ospitare un distaccamento dell’ufficio di igiene della ASL di via Cartagine.

Assemblee popolari, proteste all’ Ater e alla Regione Lazio, i cittadini residenti e la Consulta di quartiere Ina Casa Quadraro, vogliono che lo stabile resti pubblico e si battono da anni per chiederne la riqualificazione con un progetto ambizioso: la realizzazione di una casa anziani, una piccola biblioteca e un cinema teatro che sopperisca alla scomparsa del Folgore, dell Quadraro e del Bristol, tutti e tre chiusi nel giro di 40 anni.

I FONDI: CI SONO O NON CI SONO E SE Sì, DOVE SONO? È una storia che- come insegna la Consulta di Quartiere Ina Casa- parte dalla bocciatura dell’ allora Presidente Francesco Storace del contratto siglato tra Ater (ex Iacp), la Regione Lazio e il Comune di Roma, grazie a cui i cittadini avrebbero ottenuto 1 milione e 900 mila € per la riqualificazione del rudere. Niente di fatto, passiamo alla legislatura Marrazzo: 2 milioni e 380 mila euro stanziati il 16 giugno 2009 attraverso la deliberazione della Giunta Regionale e degli Assessori n. 441 (art. 6 legge regionale n. 9/2005 ratifica accordo relativo al Programma per quartieri svantaggiati del Comune di Roma). <<Nel Luglio 2007 iniziarono i lavori di rilevamento e misurazione attraverso la società ZeTeMa e successivamente nel Luglio 2008 la medesima società ha realizzato il progetto definitivo per il recupero dello stabile tramite i fondi del XIX Dip. Comune di Roma, presentato alla cittadinanza durante due assemblee di quartiere alla presenza del presidente del Municipio X Sandro Medici>> fa sapere la Consulta tramite il sito.

Tutto a posto dunque, cominciano i lavori. Nulla di fatto. Qualche giorno fa spalmati sui muri del quartiere manifesti di protesta in cui trionfava un’immagine della Polverini accompagnata dalla scritta <<Renata Renata Renata i soldi del Quadraro te sei magnata>>. L’ultima Giunta Polverini sarebbe infatti rea di aver fatto retromarcia. <<Durante l’ultimo bilancio regionale della nuova Giunta Polverini, i fondi sono tornati indietro con il silenzio del Comune di Roma che non si è presentato alla Conferenza di Servizi competente>> scrivono sulla pagina facebook.

Ed ora? «Ora cominciamo da soli, stanchi delle solite promesse».

 

 

 

 


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