La Roma presenta Adem Ljajic. Il serbo è fiducioso: “Siamo secondi soltanto alla Juventus”

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“Se parte Lamela servirà un sostituto all’altezza”. Così Rudi Garcia aveva commentato la cessione di Erik Lamela; si può dire che alla fine il tecnico francese è stato accontentato, anche se in un ruolo nel trio d’attacco diverso. Oggi allo Stadio Olimpico la Roma ha presentato il nuovo numero 8: Adem Ljajic. Il serbo, portato a Roma con una trattativa molto veloce, ha così sciolinato le prime parole da romanista, mostrando sicuramente una grande voglia di cominciare la nuova avventura.

Prospettive – E’ ottimista e fiducioso Ljajic per la Roma che sarà. Non ha paura di definire la Roma al pari della altre che possono arrivare seconde, mettendo ancora la Juventus sul gradino più alto. Sul suo carattere definito da alcuni complicato, il serbo assicura di non essere un cattivo ragazzo: “Un giocatore è nervoso quando non gioca, quando si gioca è tutto più facile. Sono uno che vuole giocare sempre, per questo in Italia all’inizio ho avuto un po’ di difficoltà perché non giocavo sempre”. Sull’argomento Delio Rossi il giovane, classe 1991, non è voluto tornare “è storia vecchia e non mi va neanche più di parlarne”. Più loquace sicuramente sull’argomento Lazio: “Non so ancora com’è il derby, ma me ne hanno parlato e l’ho visto spesso in televisione. Alla Lazio ho fatto 6 gol e il mio primo gol in Serie A, speriamo di fargli ancora gol”.

La famosa clausola e Lamela – Con la sincerità di un giovane, Ljajic ha assicurato ancora di non sapere dell’esistenza o meno della famosa clausola rescissoria nel suo contratto. Si è parlato anche di campo ed oltre ad assicurare che quando ci sarà Totti di certo non si avvicinerà per battere le punizioni, non ha voluto poi fare paragoni con Lamela: “Lui è Lamela e io sono io, la differenza è che lui gioca a destra perché è mancino io sono destro e preferisco giocare a sinistra”. Il serbo ha assicurato che giocherebbe in qualsiasi ruolo, anche terzino, quindi Garcia può stare tranquillo, ha però ammesso che predilige giocare a sinistra del 4-3-3, in quel ruolo di alto d’attacco cucitogli a perfezione da Vincenzo Montella (al quale Ljajic non ha lesinato complimenti). L’unica pecca, forse, della sua prima giornata da romanista è quella promessa che tanti calciatori proprio non riescono a non fare: “Io non sono arrivato qua per fare un passo in avanti, voglio giocare 10 anni con la Roma se possibile, vincere qualcosa, so che ci sono delle ambizioni e anche io sono ambizioso”.

di Cristiano Checchi 

copyright foto Mediapolitika Sport

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